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Mimì Saffi, un pezzo di storia e di cuore rutiglianese

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MIMI’ SAFFI
CON LUI SCOMPARE UN PEZZO DI STORIA E DI CUORE RUTIGLIANESE
7 Aprile 2015

di Saverio CIAVARELLA

Il giorno della vigilia di Pasqua è scomparso un protagonista importante della vita sociale e politico-amministrativa della nostra città.
Mimì Saffi nato a Rutigliano, l’ 11 Ottobre del 1923,  ha sempre abitato e vissuto nel cuore del cuore del Centro storico rutiglianese, all’ombra dell’ alto campanile che sovrasta la Cattedrale.

 In quel centro storico, laddove, ancora oggi, gli antichi odori e sapori mediterranei riempiono l’aria e il respiro della gente semplice e operosa e laddove, di domenica, il profumo intenso del rosso sugo di ragù preparato dalle mamme, puoi mangiarlo col pane, lo stesso colore rosso delle idee e delle inseparabili cravatte di Mimì.

Ancora giovanissimo, si guadagna la vita facendo l’operaio con la qualifica di conduttore di caldaie a vapore presso l’oleificio della ditta Costa di Genova, sulla provinciale Rutigliano-Mola e, quando questa chiude i battenti, egli si industria a fare il fioraio. Mette su con fatica e con intelligenza una piccola impresa artigiana. Mimì è tenace, rigoroso e altruista. Queste doti, lo rendono molto popolare in tutta la Comunità e lo portano, giovane, a Consigliere  Comunale. A tale carica viene eletto la prima volta il 25 Maggio 1952 con 756 voti di preferenza, nella lista del Partito Comunista Italiano, restando in carica fino al 22 Novembre 1953 (Sindaco - Angelo Raffaele Di Giesi).

E’ rieletto nelle Amministrative del 26 - 27 Novembre 1961 (Sindaco – Filippo Giampaolo). Ancora Consigliere nelle Amministrative del 28 Novembre 1965 (Sindaco – Pasquale Moccia) e del 22 Novembre 1970.
L’ultima sua elezione a Consigliere Comunale risale al 16 Novenbre 1975 e rimane in carica fino al 21  Giugno 1981.
Dal 15 Ottobre 1973 al 19 Dicembre 1975, Saffi, ricopre anche l’incarico di Assessore effettivo con delega ai settori Assistenza e Lavoro, nella giunta guidata dal sindaco Nicola Ciavarella.

Mimì Saffi, dall’Aprile del 1990 al Marzo 1993, ricopre anche l’incarico di Consigliere anziano facente funzioni di Presidente dell’Istituto Pubblico di Assistenza e Beneficenza “Monte dei Poveri” ex IPAB, ora Azienda Pubblica di Servizi alla Persona (ASP).
E’ stato per molti anni, Presidente della locale Associazione Nazionale Combattenti e Reduci e dell’Associazione musicale AMBIMA.
Mimì Saffi aveva due grandi passioni: la politica e la musica.

Amava follemente e suonava il basso tuba, strumento musicale bello ma così pesante che solo lui e le spalle e il fiato del gigante Golia potevano trasportare e suonare così a lungo durante i concerti bandistici.
Grande voglia di giustizia sociale, passione civile, estremo difensore del bene comune, spirito di servizio, rappresentante delle classi meno abbienti. Mimì Saffi, fino alla fine dei suoi giorni, è rimasto sempre coerente con le sue idee magnificamente espresse nel titolo del film di Elio Petri  “ La classe operaia va in paradiso” del 1972.

E’ stato uomo tutto di un pezzo. Le cose non le mandava a dire… le diceva personalmente e in faccia, nel bene e nel male!
Molto caratteristici e al cardiopalma erano i comizi tenuti da Mimì Saffi negli anni ’50 – ‘60 e ‘70,  in Piazza Roma prima e dopo, in Piazza Cesare Battisti, che per tutti i politici del tempo hanno costituito palestre affollatissime di vis oratoria, di “fossa dei leoni”. Quando Mimì arringava i concittadini con la sua voce possente, utilizzando efficacemente molti termini dialettali, il tono della sua voce era così alto che saltava la corrente del microfono e degli altoparlanti, si scioglievano persino le corde che tenevano legate le campane dell’antistante Cattedrale sì da farle suonare da sole, impazzite, in piena sera.

Credo che lassù il basso tuba di Mimì Saffi troverà un posto nel celeste coro e nel concerto degli angeli laddove si suona solo musica perenne e divina. Intanto, qui sulla Terra, la centenaria ed annuale Processione del SS. Crocifisso che si svolgerà nel prossimo mese di Settembre, senza la figura e il basso tuba di Mimì, sarà per tutta la Comunità Rutiglianese, un po’ più triste!