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Improbabili potature, e i cittadini pagano

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potatura-radicale

 
di Vito Solenne*

Nella prima settimana di gennaio gli olmi di via Mola sono stati potati drasticamente dalla ditta appaltatrice che si occupa della cura del verde urbano a Rutigliano. A guardare quel filare di alberi, accanto al Palazzo di Città, il termine cura risulta poco appropriato. Un intervento che, senza ombra di dpotatura-radicale-1ubbio, ha peggiorato l’aspetto estetico-ornamentale e soprattutto quello fitosanitario.
Quali sono i motivi di tanto accanimento? L’utilizzo del termine accanimento, in questo caso, si dimostra opportuno perché quegli alberi hanno subito lo stesso trattamento esattamente due anni fa e così pure negli anni addietro. Proprio due anni fa a seguito di quella potatura ho spiegato le conseguenze negative di una potatura così drastica, (qui) ma evidentemente c’è chi si è persuaso che debba per forza essere così.

La corretta gestione del verde urbano deve essere una priorità per una pubblica amministrazione, soprattutto perché sono proprio gli alberi a mitigare l’inquinamento atmosferico. Proprio in questi giorni il superamento delle polveri sottili ha fatto scattare la chiusura del traffico in molte città che non ha risolto il problema.

Purtroppo a pagare le inefficienze della pubblica amministrazione sono sempre i cittadini. Già, perché se si avesse un po’ di consapevolezza in più, della materia che si sta trattando, molti errori non si commetterebbero. Come il caso degli alberi da “transumanza” da spostare a piacimento da una zona all’altra del territorio comunale (operazione complessa e delicata) come fossero dei soprammobili, dimenticando che le piante sono ancorate al suolo per mezzo di radici.

Lo scorso anno i pini di via Filippo Giampaolo, ormai adulti, sono stati costretti a fare le valigie e a trasferirsi in via Noicàttaro, ormai passati a miglior vita (in questi giorni si sta provvedendo a farne legna da ardere).  Stessa sorte è toccata ai ligustri di via Dante nei pressi dei campi di calcetto, colpevoli di impedire il regolare svolgimento dell’attività mercatale.
potatura-radicale-2Ritornando agli olmi di via Mola, gli ancora severi interventi di potatura effettuati nelle scorse settimane hanno indebolito ulteriormente le piante mettendo a dura prova la loro capacità di reagire alle ferite inferte sui loro tessuti. Anche per chi non fosse esperto del settore basterebbe osservare la presenza sui fusti di numerose cavità, segno di potature che hanno lasciato grosse ferite pregiudicando i processi di cicatrizzazione. Queste ferite sono l’ingresso ideale di organismi patogeni che possono compromettere la stabilità meccanica di tutta la pianta.

Ma a cosa serve la potatura? Di certo la potatura non serve alla pianta, ma all’uomo per il raggiungimento di determinati obiettivi. Negli alberi adulti le potature servono a eliminare le parti malate o morte della pianta, cercando di riequilibrare la forma della chioma. In linea generale gli interventi di potatura non devono riguardare più del 20-30% della chioma, in quanto sono proprio le foglie a consentire la potatura-radicale-3crescita e la salute dell’albero.

È opinione comune, ma sbagliata, che le potature servano a evitare che rami troppo grandi possano cadere e fare danni oppure che il taglio permetta di ringiovanire le stesse piante. Il taglio determina sempre uno stato di stress per la pianta e che, quindi, deve essere eseguito con criterio e competenza da personale qualificato.

Cosa accadrà agli olmi? In primavera si assisterà a una vigorosa emissione di rami epicormici in corrispondenza dei tagli ma in modo disordinato e con scarsa attaccatura al tronco che richiederà una ulteriore potatura per la scelta dei ricacci più adatti. Inoltre la pianta sin da subito ridurrà l’apparato radicale che deve essere in equilibrio con la chioma sovrastante, ormai ridotta a pochi monconi, a cui seguirà una riduzione della stabilità dell’albero.

È sufficiente chiudere una strada al traffico, occupare la careggiata con grossi automezzi e quant’altro solo per far credere ai cittadini che si sta provvedendo a mantenere la città ordinata? Fortunatamente i cittadini di fronte a tali scempi si rivolgono alle Autorità competenti in materia, come è successo nel comune di Bagnolo Mella (BS), dove a seguito di interventi di potature drastiche del verde urbano alcune associazioni hanno inviato un esposto alla Corte dei Conti chiedendo l’avvio di indagini per danno erariale e danno ambientale a seguito del danneggiamento del patrimonio arboreo pubblico.

*dottore in Scienze Forestali ed Ambientali



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