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Illuminazione votiva e allacciamenti, a Rutigliano le tariffe più alte. Inchiesta

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lampade-votive-inchiesta


di Gianni Nicastro

A ottobre scorso il concessionario delle lampade votive e degli allacciamenti, la cooperativa Elettricisti San Giuseppe, ha aumentato del 30% le tariffe, un aumento che ha suscitato lamentele e indignazione tra i cittadini utenti. Il comune di Rutigliano, che quegli aumenti ha autorizzato, ha già detto a Rutiglianoonline che il maggior costo delle tariffe è dovuto all’aumento del costo dell’energia elettrica e del costo contrattuale del personale che, nel caso della citata concessione, riguarda 1 addetto di 5° livello. Per maggiori dettagli circa l’aumento dei costi, si veda l’articolo che abbiamo pubblicato il 4 novembre scorso (qui). Ricordiamo che a Rutigliano il servizio è esternalizzato, gestito dalla “San Giuseppe” sin dal lontano 1977 senza soluzione di continuità.
Rispetto a quanto accaduto, ci siamo posti una domanda: 27,15 euro di canone annuale per le votive e 21,03 euro per l’allacciamento sono costi congrui? Per rispondere a questa domanda è necessario vedere quello che succede altrove, nei comuni vicini a Rutigliano e anche un po’ più distanti. E' quello che abbiamo fatto.
Diciamo sin da subito che, dalla indagine, qui pubblicata, viene fuori che i cittadini utenti del cimitero di Rutigliano pagano le tariffe più alte, a volte anche il doppio, delle tariffe che pagano i cittadini di altri comuni.
Cominciamo col comune più vicino (per tutti i comuni i costi qui riportati sono annuali).

Noicattaro
La riscossione dell’illuminazione votiva la gestisce direttamente il comune, gli allacciamenti, la manutenzione e la sostituzione delle lampade sono affidati a una ditta esterna a un costo di 24.000 euro Iva inclusa. Il canone è di € 20,00 per la lampada votiva, e di € 15,00 per l’allacciamento. Il costo annuale dell’energia elettrica (la lampade-votive-inchiesta-1bolletta Enel) è di circa 8.000 euro con il 30% del parco lampade a LED. Non sappiamo quanti allacciamenti si fanno (generalmente siamo nell’ordine di 100-150 l’anno), calcolando, quindi, solo le lampade votive attivate su 4.200 utenze, il comune di Noicattaro introita ogni anno 84.000 euro (le tariffe sono ferme dal 2012).

Mola di Bari
Qui fino al 2014 la tariffa dell’illuminazione votiva era di € 15,25 e di € 10,33 quella dell’allacciamento. La gestione delle votive e degli allacciamenti, con relativa manutenzione, era affidata a una ditta esterna a un costo che, in riferimento agli anni passati, si aggirava intorno ai 20.000 euro/anno.
Nel 2015 Mola esce da un appalto trentennale di tutto il servizio (riscossione canone e allacciamenti), per assumere direttamente la riscossione del canone che gli utenti pagano attraverso bollettini postali. Da un paio d’anni la manutenzione è affidata sempre alla stessa ditta, ma con appalti trimestrali dal costo di 10.253 euro.
Il comune oggi sta pensando all’indizione di una nuova gara d’appalto che, per ora, non è ancora definita bene, anche se, dallo stesso comune, ci dicono che il costo a base di gara dovrebbe aggirarsi intorno ai 100.000 euro per due-tre anni.
Nel 2016 la tariffa dell’illuminazione votiva è stata portata a 15,00 euro, non è aumentata, anzi, è diminuita anche se solo di 25 centesimi; l’allacciamento è rimasto a € 10,33. Le utenze sono 8000. Sempre nel 2016 il comune ha riscosso 90.000 euro su un gettito potenziale di 120.000, ci dicono che questo gap potrebbe essere dovuto a utenze che vengono meno e ai ritardi nei pagamenti.
Il costo complessivo dell’energia elettrica (bolletta Enel) è di circa 15.000 euro l’anno con lampade a incandescenza.

Conversano
La tariffa 2017 della votiva è di € 13,50, anche l’allacciamento è di € 13,50. da molti anni qui la riscossione è interna e la manutenzione delle lampade e dell’impianto è affidata, a preventivo, alla stessa ditta appaltatrice della pubblica manutenzione. Da una delibera di giunta comunale del 22 dicembre 2016 (n. 194) con oggetto “Lampade votive presso il Cimitero comunale-Fissazione tariffe nuovi allacci e canone anno 2017”, si evincono gli introiti e i costi per il 2017, che sono i seguenti:
- spesa personale (quota parte) € 16.500
- manutenzione impianti lampade votive € 19.000
- consumi energia € 21.000lampade-votive-inchiesta-4
- consumi servizio elettronico incassi MAV € 5.628
- Totale € 62.128
Introiti = € 62.000
Tasso copertura: 100%”.
Le lampade utilizzate sono del vecchio tipo, a incandescenza. Il numero delle utenze non ce lo abbiamo ma, dal momento che nella delibera citata si legge che “le predette tariffe rivengono dall’analisi dei Costi ed Introiti” presumiamo che le utenze siano all’incirca 4.600.

Casamassima
Tariffe 2017: votive € 14,50 allacciamento € 12,00. Passare il punto luce dalla terra al loculo costa € 6,50. Il canone lo riscuote direttamente il comune, la manutenzione è affidata a una ditta esterna a un costo di 7.800 euro/anno. Alla stessa ditta viene riconosciuto a parte l’introito che deriva dagli allacciamenti (circa 1.500 euro/anno). Le utenze sono 4.500, il costo annuo della bolletta Enel è di circa 12.000 euro con la totalità di lampade ad incandescenza.


Turi
La tariffa dell’illuminazione votiva per il 2017 è di € 15,75, per l’allacciamento non c’è nessuna tariffa. La riscossione è affidata a una ditta esterna che fornisce il “software finalizzato alla gestione integrata delle entrate tributarie comunali (TARSU/TARES- ICI/IMU – COSAP – PUBBLICITA’) e servizio a domanda Lampade Votive”, si legge in una determina dell’ufficio tributi (la n. 36 del 19.04.2017).
La manutenzione è appaltata a una ditta esterna a un costo di 3.000 euro/anno. Dal comune ci dicono che è in itinere una nuova gara d’appalto per l’affidamento dello stesso servizio a un costo a base di gara che si aggirerà intorno ai 5.000 euro/anno.
Le utenze sono 3051 e 1.800 sono gli utenti, l’ammontare complessivo dell’introito è di 47.845 euro Iva compresa.

Nei cinque comuni limitrofi a Rutigliano sopra analizzati abbiamo potuto indagare più a fondo perché siamo stati nei rispettivi uffici comunali a raccogliere dati e informazioni. Ci sono altri comuni dell’area metropolitana di Bari, e anche oltre, di cui conosciamo solo le tariffe perché reperite da internet. Quindi, Adelfia  ha deliberato a marzo scorso una tariffa di 10:00 euro -Iva compresa- dell’illuminazione votiva e di  2 euro il “canone novembre”. La delibera consultata non riporta nessuna tariffa per gli allacciamenti; vi si legge, ancora, che le “tariffe consentono la copertura integrale del costo del servizio”.

A Toritto il comune riscuote direttamente attraverso bollettino postale un canone annuo della votiva di € 18,00. Il “contributo allacciamenti” è di tre tipi: “nuova utenza loculo o sarcofago € 8,00 - nuova utenza su tomba a terra € 9,00 - cappelle private o monumenti € 20,00”.

A Bari le tariffe sono state aggiornate nel 2015 per il 2016, tariffe decise in una giunta del 30 dicembre di quell’anno dal cui verbale si legge quanto segue: “Oggetto: servizio di illuminazione votiva. Tariffe aggiornate ai sensi della deliberazione consiliare n. 45/2015. (…). Su proposta dell'assessore al Patrimonio Vincenzo Brandi, la Giunta ha approvato l'aggiornamento delle tariffe per il servizio di illuminazione votiva nei cimiteri comunali, riscosse dalla cooperativa Ariete:
Canone annuale: € 16,00 IVA inclusa, nell'aliquota al 22%. Nuovo allacciamento o riattivazione lampade votive in caso di interruzione del servizio per mancato pagamento canone: € 20,14 IVA inclusa nell'aliquota al 22%.”
lampade-votive-inchiesta-3
A Spinazzola le tariffe 2017 sono queste: loculo € 16,00 - sarcofago, cappella, edicola € 17,60 - nuovo allaccio € 19,90. Anche in questo paese della BAT i canoni li riscuote direttamente il comune.

A Nardò (Lecce) il costo dell’illuminazione votive “è di 24 euro, una cifra di parecchio superiore alla media che si riscontra nei cimiteri di molti altri comuni della provincia” si legge sul Quotidiano di Puglia on line in un articoli del 26 agosto 2017 di Giuseppe Tarantino dal titolo “Cimitero, appalto per l’illuminazione: si va verso la revoca”, revoca riferita a una gestione trentennale nelle mani di un'impresa alla quale sono stati contestati “inadempimenti relativi agli impianti di illuminazione votiva”. L’articolo riporta alcune dichiarazioni del sindaco di Nardò, in quella conclusiva il sindaco dice che «lavoreremo da subito per garantire la fornitura del servizio ad un costo molto più basso ed in linea con altre realtà». Dall’articolo, quindi, si evince un dato importante: nella provincia di lecce la tariffa media è “parecchio” inferiore ai 24 euro.

Potremmo fare altri esempi, ma per non allungare l’inchiesta ci fermiamo qui. Abbiamo preso in considerazione una decina di comuni, cinque sono territorialmente confinanti con Rutigliano, cinque vanno oltre e molto oltre; un campione, dunque, alquanto rappresentativo.
I dati qui raccolti ci danno un’idea piuttosto chiara di quello che succede altrove confrontato con quello che succede a Rutigliano i cui dati, riferiti al 2017, sono i seguenti: illuminazione votiva € 27,15 - allacciamento € 21,03. La luce ottavaria -€ 13,42- è un costo in più che qui non consideriamo perché il confronto è con comuni che l’ottavaria non ce l’hanno. Le utenze sono 4.000, il costo della bolletta Enel lo abbiamo chiesto al comune che non ce lo ha fornito perché non lo conosce neanche lui. Ci siamo rivolti al presidente della cooperativa concessionaria del servizio, il quale non ha voluto dirci quanto -la sua cooperativa- paga di corrente elettrica al cimitero di Rutigliano perché ritiene che questo costo sia «un dato sensibile di impresa». Ci ha detto, comunque, che da quattro anni tutte le lampade votive sono a LED e che una lampada consuma 1,5 Wh. Conoscendo il numero delle utenze abbiamo calcolato una bolletta Enel che dovrebbe essere di 11.500 euro/anno considerando un costo a KWh simile alle utenze domestiche, che è di € 0,22.

Dal confronto, come riferito più su, viene fuori che Rutigliano ha le tariffe della votiva e degli allacciamenti più alte; abbiamo il sopetto che siano le più alte, o tra le più alte, della Puglia. Il canone medio della votiva dei dieci comuni qui considerati è di 15,77 euro, 11,38 euro in meno del canone che i cittadini pagano a Rutigliano. In altri termini a Rutigliano il lumino perpetuo ha un costo più alto di oltre il 72% rispetto ai comuni qui presi in considerazione. Sull’allacciamento la situazione non è dissimile: il costo medio dei comuni qui considerati è di 14,74 euro, 6,29 euro in meno rispetto a Rutigliano, comune nel quale i cittadini pagano il 42,67% di allacciamento in più rispetto ai cittadini dei comuni qui citati. lampade-votive-inchiesta-2

Perché a Rutigliano questo servizio comunale costa più, molto più, che altrove? La risposta sta in quello che di diverso succede negli altri comuni. In tutti quelli qui confrontati la riscossione dei canoni e la gestione della manutenzione e degli allacciamenti sono separate, il canone lo riscuote il comune direttamente, gli allacciamenti e la manutenzione sono affidati a ditte esterne o, come nel caso di Conversano, a ditte che già gestiscono un servizio comunale. L’altro dato interessante è quello dell’autosufficienza tra entrate e spese di gestione, in alcuni casi tra le due voci c’è un saldo in attivo che introita completamente il comune. Molti dei comuni confrontati escono da una gestione del servizio che complessivamente era da decenni affidata a una ditta esterna perché hanno trovato molto più conveniente la riscossione diretta e l’affidamento esterno in toto, a corpo o a preventivo, degli allacciamenti e della manutenzione dell’impianto elettrico.

A Rutigliano la situazione oggi è esattamente quella che era nei comuni qui confrontati, votive e allacciamenti sono affidati in concessione a una cooperativa di elettricisti con un contratto stipulato 39 anni fa, nel lontano 1977, e che scadrà ad ottobre del 2019. Il concessionario l’anno scorso ha introitato di canone complessivamente 146.000 euro riversando al comune un aggio del 10%, cioè 14.600 euro. Quest’anno la ditta dovrebbe chiuderlo con un introito maggiore considerando che le tariffe sono aumentate del 30%.

E’ difficile pensare che i costi di gestione del servizio (corrente, manutenzione, allacciamenti, ricambi) qui siano diversi che negli altri comuni, i servizi sono uguali, i costi dell’energia pure. Riteniamo che gran parte dei rimanenti 131.400 euro del 2016 si sia tradotto in profitto, legittimo profitto, per la cooperativa in questione. Un profitto che, con una diversa gestione del servizio, potrebbe introitare il comune restituendolo ai cittadini sotto forma di abbassamento delle tariffe. Ma perché questo succeda bisogna che Rutigliano faccia quello che hanno fatto non solo i comuni qui presi in considerazione, ma tanti altri comuni in Italia, gestisca direttamente la riscossione delle tariffe e affidi all’esterno la manutenzione e gli allacciamenti attraverso una gara basata su costi congrui, allineati agli altri comuni.

A fare questo necessario salto di qualità non sarà certo l’attuale amministrazione comunale. Alla scadenza del contratto con la Cooperativa Elettricisti San Giuseppe -ottobre 2019- questo salto di qualità toccherà farlo a una diversa amministrazione comunale, quella che verrà fuori dalle elezioni amministrative che si saranno svolte qualche mese prima. Ma la Romagno2, certo, potrebbe cominciare a preparare la svolta in modo da anticipare i tempi alla futura amministrazione comunale.


 

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