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Lampade votive come l’anno scorso, ma questa volta il salasso è passato

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di Gianni Nicastro

La ditta appaltatrice dell’impianto, della rete elettrica e dell’illuminazione votiva nel cimitero ci ha provato l’anno scorso ad aumentare le tariffe, senza riuscirci. Anzi, l’aumento lo aveva già praticato ad ottobre 2016 portando -già allora- a 13,42 euro l’ottavaria e a 27,15 euro la luce perpetua. Qualche giorno dopo la pubblicazione di un articolo su Rutiglianoonline settimanale, di denuncia di quegli aumenti, la stessa ditta li ha ritirati ripristinando le tariffe del 2015 (€ 10,22 l’ottavaria, € 20,92 la perpetua, come si evince dalle foto dei manifesti affissi al cimitero l'anno scorso qui sotto pubblicate).

Quest’anno l’aumento c’è stato e nella stessa entità di quello tentato l’anno scorso. Si è passati, dunque, da 10,22 a 13,42 euro (+ 31,3%) dell’ottavaria e da 20,92 a 27,15 euro (+ 29,78%) della perpetua. Questo aumento ha suscitato lamentele tra i cittadini, in modo particolare tra quelli che hanno più di un defunto in tombe distinte. Per una tomba il costo delle due luci è di 40,57 euro, costo che, ovviamente, si moltiplica per chi ha i propri defunti in più tombe.
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Abbiamo chiesto agli operatori della cooperativa che gestisce il servizio il motivo dell'aumento e della sua entità, la risposta è stata: “le tariffe non aumentano da sette anni”. In sostanza, siccome non aumentano da sette anni, tenetevi l’aumento del 30% da un anno all’altro. Sulla base di quale calcolo, ragionamento o indice si sia applicato questo aumento, l’operatore non ce lo ha saputo dire, ci ha riferito solo che l’aumento è stato autorizzato dall’amministrazione comunale. Circa i dettagli e qualsiasi altra informazione, siamo stati rimandati all’ufficio di ragioneria del comune presso il quale, certo, ci siamo recati. Qui il direttore di ragioneria ci ha informato della situazione.

Le tariffe sono aumentate a causa dell’aumento congiunto di energia elettrica e manodopera, due voci che hanno avuto, dal 1996 ad oggi, un incremento complessivo del 217%. In 21 anni la correte elettrica è aumentata del 116%, la manodopera del 101%; stiamo parlando, dunque, di un aumento medio annuo della bolletta elettrica del 5,52% e di un aumento medio annuo della manodopera (1 unità di 5° livello) del 4,8%. Dall’ufficio di ragioneria ci è stato detto che la ditta ha presentato tutta la documentazione a supporto degli aumenti e che le verifiche fatte dallo stesso ufficio li hanno confermati.

Abbiamo a che fare, comunque, con una concessione del servizio alla Cooperativa Elettricisti San Giuseppe che risale al lontano 1977, un contratto allora stipulato della durata di 18 anni. Nel 1995 questo contratto è stato rinnovato alle stesse condizioni per altri 18 anni e con solo l’aumento dell’aggio corrisposto annualmente al comune, che è passato dal 5 al 10%.

Nel 2006 lo stesso contratto è stato rimodulato e ai 18 anni del ’95 si sono aggiunti altri 6 anni, 23 anni -quindi- più i 18 precedenti. Insomma, è da 39 anni che a Rutigliano “l’impianto e l’esercizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica per l’illuminazione delle tombe, dei monumenti, delle cappelle e dei loculi” sono in concessione alla stessa dita. Saranno 41 gli anni di concessione alla scadenza del contratto. Una situazione che, negli anni, non ha permesso al comune di ridefinire le condizioni e i termini contrattuali attraverso l'indizione di gare di appalto basate sul criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

Stiamo parlando di una concessione che nel 2016 ha prodotto un introito di 146.000 euro, il 10% del quale la cooperativa lo ha girato al comune sotto forma di aggio.

Ora, la concessione alla Cooperativa Elettricisti San Giuseppe scade tra due anni, esattamente il 31 ottobre 2019, forse è arrivato il tempo di affidare il servizio attraverso una vera e propria gara d’appalto. Una gara globale che potrebbe comprendere tutto quello che riguarda il cimitero, dai servici cimiteriali all’impianto ed esercizio della rete di distribuzione dell’energia elettrica e relativa gestione delle luci. Un appalto dall'importo complessivo presunto di oltre 200.000 euro da aggiudicare col criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, appunto, che generalmente mette insieme risparmio e qualità del servizio.


L'aumento del 13 ottobre 2016
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Il passo indietro del 19 ottobre 2016

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L'aumento di ottobre 2017

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