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Libri in jazz, stasera "La sabbia ci salverà"

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Stasera ore 20:00, Museo Civico Archeologico P.zza XX Settembre Rutigliano

Presentazione del libro “LA SABBIA CI SALVERÀ”
di Donato Romito e Roberto Ottaviano
con Gianvito Altieri, assessore comunale alla Cultura
Intervento musicale con Lisa Manosperti e Eugenio Macchia

La sabbia ci salverà
Donato Romito è un commercialista con la passione per la scrittura, oltre che per la musica: così nel 2012, in pena crisi economica (non ancora peraltro risolta), concepisce un libro in cui si cimenta a trovare una soluzione, senza alcuna presunzione.e dai due direttori artistici Roberto Ottaviano,. Ne è venuto fuori “non un trattato di economia”, ci tiene a precisare, ma un romanzo che mette insieme tanti spunti autobiografici, non necessariamente cronologici. A reggere il filo della trama è un personaggio fantastico, una mummia, mentre onnipresente è  il deserto con le sue dune. “La sabbia ci salverà” è il titolo: Romito, nel corso della presentazione, non preannuncia il finale naturalmente, e mette in guardia contro i poteri forti, che sono esclusivamente economici e mettono in moto le potenze mondiali, condizionandone il comportamento. Dopo aver letto un passo del testo in cui si lascia cogliere dall’emozione, l’autore cita la sua passione per gli scacchi, che gli consente di vedere il mondo in maniera differente, e sottolinea il legame bipolare fra sogno e realtà, a volte antitetico e misterioso come nel film “Peggy Sue Got Married” di Ford Coppola.

Una volta ultimata l’opera, prima di darla alle stampe Romito l’ha passata a Ottaviano per avere il parere di un amico, il quale vi ha trovato l’ispirazione per associarvi delle musiche. Il punto di partenza in comune è ancora il sogno/realtà  una dicotomia in grado di annullarsi. Ma soprattutto: “Ho immaginato che a un viaggiatore solitario – dice il maestro Ottaviano – sotto il cielo stellato del deserto arrivino echi antichi dall’umanità. Il testo parla di memoria, di sentimenti forti e così ho pensato a una musica che lo integrasse.” Ma un jazzista è legato all’improvvisazione e Roberto aveva bisogno di un approccio classico per una connotazione senza tempo. E’ entrato allora in campo Pietro Laera, che si è lasciato pienamente coinvolgere nel progetto del libro/disco alla ricerca di un canto universale. Insieme i due musicisti hanno selezionato con cura nove brani vocali dalle melodie “criptiche”, esplorando il repertorio classico (Satie, Handel, Faurè, Bizet) e quello tradizionale con arie nordiche, medievali, barocche. E’ nato così, nei nuovi arrangiamenti per pianoforte e sax soprano, un cd, “Dreams made on Sand”,  che segue il testo nella sua frammentarietà ma di cui si coglie l’unità solo nella visione complessiva, una “casa intesa come immagine finale” (come sostiene lo psicoterapeuta Antonio Coco, intervenuto alla presentazione).

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Lisa Manosperti
Eugenio Macchia

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