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Un residente di via Adriatico: «Il sindaco ci ha preso per i fondelli»

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di Gianni Nicastro

Via Adriatico, una questione perennemente aperta a Rutigliano. Una strada divisa in due da un setto di cemento perché di due diverse proprietà, comune e Acquedotto pugliese. Non asfaltata nel primo tratto e poco illuminata la sera. Insomma una situazione di disagio che puntualmente i cittadini portano all’attenzione di Rutiglianoonline sia con segnalazioni dirette, sia attraverso la pagina facebook.
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Noi abbiamo più volte trattato la questione poco prima della campagna elettorale delle comunali del 2014 (qui e qui), abbiamo anche intervistato il vicesindaco di allora, Pasquale Redavid, il quale -all'epoca- ci ha detto che la soluzione dei problemi di via Adriatico era a portata di mano, che c’era un accordo di massima con L’AQP per allargare la strada, che l’avrebbero asfaltata...

Fatte le elezioni, riconfermato Roberto Romagno, insediati consiglio comunale e giunta, passato esattamente un anno da allora, la situazione in via Adriatico è la stessa: strada divisa, non asfaltata, scarsa illuminazione.

Risollecitati, siamo tornati qualche giorno fa in quella via, abbiamo intervistato un altro cittadino residente. «Non è successo nulla. Sono quindici anni che ci promettono: “se ci date il voto la prima cosa che dobbiamo fare è questa”. Però non hanno fatto mai niente sia nella prima votazione che nella seconda in cui è uscito questo sindaco e non ha fatto mai niente» ci ha detto subito il signore incontrato proprio sotto casa sua, alquanto arrabbiato.

Mi faccia capire, vi hanno promesso di aggiustare la strada nel caso voi li aveste votati.
«Se noi avessimo dato il voto, la prima cosa che avrebbero fatto sarebbe stata la strada, e io sto parlando già di dieci anni fa riguardo a questo sindaco. E’ uscito lui, abbiamo fatto le riunioni a casa mia con tutta la gente della strada, gli abbiamo dato il voto la prima e la seconda volta, però la strada è rimasta ancora così. Se voi la vedete non è neanche pulita, se fate qualche foto vedete in che condizioni stiamo».

Ma voi, dopo, siete ritornati a chiedere conto di quelle promesse?
«E ci prendono sempre per i fondelli, tanto per non dire per il ...».

Quindi, da dieci anni siete in questa situazione...
«E’ da venticinque anni che stiamo in queste condizioni, non da dieci anni. Andate a vedere più avanti, rendetevi conto su dove camminano le persone che abitano lì».

Non si è mosso nulla, dunque.via-adriatico-2-2
«Ci hanno sempre promesso, però ci hanno preso sempre per i fondelli e basta».

Un anno fa l’ex vicesindaco, in una intervista, ci diceva che erano in trattative con l’AQP per utilizzare l’altro tratto di strada. Non se n’è fatto nulla...
«Sempre prima delle votazioni ci hanno detto “stiamo in trattative, abbiamo convinto l’AQP, abbiamo fatto tutto”, ci hanno fatto vedere il contratto del costruttore, sempre per avere il voto, ma dopo del voto non si è fatto più niente».

E le luci, almeno l’illuminazione funziona?
«Sì, le hanno messe, ma non funzionano».

E’ buio la notte qui?
«La notte è buio, non passa il netturbino a pulire, non passa mai nessuno».

Ma la ditta passa la notte a raccogliere i mastelli della differenziata?
«La raccolta differenziata sì, passano a mano e la portano fino alla strada».

Il servizio di raccolta dei rifiuti ce l’avete quindi.
«Sì, ma a pulire la strada no».
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In conclusione, voi siete ancora con la strada tagliata a metà, le buche, l’asfalto che non c’è e con l’illuminazione che non funziona.
«E neanche asfaltata la strada. Le persone che abitano là camminano sulla strada non asfaltata e quando piove tutto quel macello viene di qua. E così stiamo, ma è da trent’anni che noi abbiamo costruito e ci promettono, promettono, però stiamo sempre in queste condizioni. Vengono sempre prima delle votazioni, mai dopo. L’ultima volta avevano promesso e avevano mandato già il costruttore con la pala meccanica, addirittura, avevano preso le misure, cosa dovevano fare, come lo dovevano fare. E allora ci siamo detti me... finalmente si sono decisi. Gli abbiamo dato il voto, però, dopo le votazioni sono scomparsi, non si è fatto vedere più nessuno».

Mi sta dicendo che prima delle elezioni...
«Prima delle elezioni...».

E’ venuto proprio il sindaco qui a fare le riunioni, in questo quartiere...
«A casa mia. Mi conosce (il sindaco n.d.r.), anche a casa dell’avvocato, basta che chiedete quante volte abbiamo fatto la riunione all’avvocato che veniva a chiamarci, c’erano i biscottini, proprio per avere il voto...».

Vi hanno promesso in quella sede che il problema lo avrebbero risolto?
«Prima delle votazioni abbiamo fatto le riunioni anche sul comune ed è venuto lui e noi eravamo tutti là, 70-80 persone, e ci ha promesso che faceva la strada e tutti quanti gli abbiamo dato il voto, ma non un voto, tutti; chi ha i figli, chi ha la moglie, fratelli, sorelle... Però ci ha preso per i fondelli, non lo sto dicendo io... si vede là».




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