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I cittadini di via Adriatico, al buio e con la strada divisa

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di Gianni Nicastro

Qualche giorno fa è arrivata in redazione la segnalazione di un cittadino che abita su via Adriatico, parallela di via Mola. La strada, da sempre, è divisa da un setto di cemento alto una trentina di centimetri che la stringe fino a renderla quasi impraticabile. Una metà è asfaltata, l’altra è in terra battuta. Due sono gli enti proprietari di quella via, il comune e l’AQP.
Siamo andati sul posto a parlare con chi ci ha fatto la segnalazione, il sig. Gianfranco Papeo, residente  sulla strada in questione.via-adriatico-1

Qual è il problema di via Adriatico sig. Papeo?
«Allora, la situazione qui è quella di trentacinque anni fa. La stradastrada è sempre stata così come lei la vede, divisa a metà, un parte è dell’Acquedotto Pugliese, l’altra parte è di proprietà del comune».

La parte non asfaltata è dell’aquedotto?
«Sì, infatti se vede più giù la strada è divisa da un cordone di cemento. A maggio dell'anno scorso siamo stati convocati sul comune a parlare con il vicesindaco e l’ass. Defilippis e ci è stato detto che prendevano la situazione in esame nel prossimo bilancio. Ci avevano detto che sarebbero intervenuti. Ancora sotto Natale ci avevano assicurato che alla fine di febbraio avrebbero fatto qualcosa sulla strada. Avrebbero messo l’illuminazione, eliminato il cordone di cemento che divide la strada. Insomma, avrebbero abbozzato un progetto per fare qualcosa, siamo arrivati a Marzo e non si è visto ancora niente.
Allora ci è stato detto di rendere nota questa cosa a Rutiglianoonline per almeno far arrivare la nostra voce al Comune. Ci hanno sempre promesso, anche in passato i candidati sindaco, che avrebbero fatto qualcosa però poi, alla fine dei conti, non si è fatto niente, la strada è ancora così. Quando piove ci riempiamo di pozzanghere di fango».

via-adriatico-2Vedo che qui non avete il problema dei rifiuti abbandonati, anche se siamo in una zona periferica.
«Sì, rifiuti abbandonati non ce ne sono. Più che altro, paghiamo la TARES, ma per quanto riguarda quella comunale io pago per un servizio che non ho, non ho l’asfalto, non ho... Nella TARES, come lei ben sa, sono previsti i lavori pubblici...».

Sì, i servizi indivisibili, strade e illuminazione in modo particolare. Quindi, voi quest’anno vi ritrovate a pagare i 30 cent. in più a metro quadro per un servizio che in realtà non avete.
«Infatti, noi non abbiamo illuminazione. La sera qui siamo completamente al buio, se non fosse per luce che abbiamo sui portoni la strada sarebbe completamente buia».

E per quanto riguarda, invece, il servizio di raccolta dei rifiuti?
«Per la raccolta dei rifiuti non ci sono problemi, passano...».

Siete serviti dalla raccolta differenziata.
«Sì».

Sin dall’inizio o dopo che hanno esteso il servizio, allargato il perimetro.
«Sin da quando è partita la raccolta differenziata, su questo non c’è niente da dire».

Dopo l’intervista al sig. Papeo abbiamo interpellato l’ing. Carlo Ottomano, responsabile della manutenzione per l’ufficio tecnico comunale, e l’assessore Pasquale Redavid, con cui i cittadini di via Adriatico si sono incontrati a maggio scorso. Ci sono novità interessanti, a breve nel prossimo articolo.


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