Notizie DI GENNARO, “IL KILLER DELL’AMORE”
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- Pubblicato Venerdì, 17 Giugno 2011 11:54
- Scritto da Rosalba Lasorella
Esiste una terapia capace, più di altre, di alleviare la sofferenza. Una terapia insolita eppure straordinariamente efficace, assolutamente gratuita e caldamente raccomandata. E’ la terapia del sorriso, quella di cui ha parlato ieri l’infermiere Francesco Di Gennaro, ospite del Comune di Rutigliano in occasione della presentazione del suo libro “Infermiere di professione, comico per vocazione”.
L’incontro, moderato dal giornalista Gianni Capotorto, ha permesso all’autore, infermiere presso il Policlinico di Bari, di dare al suo
pubblico un assaggio di quella comico-terapia dinanzi a cui ancora emergono perplessità e diffidenze e che, tuttavia, riesce dove medicine e cartelle cliniche falliscono.
«Essere infermieri comici –ha confessato Di Gennaro– non significa essere infermieri di grado inferiore; al contrario significa essere grandi professionisti». Sì, perché sorridere del dolore, strappare una risata in una corsia d’ospedale, raccontare una barzelletta poco prima di un importante intervento, non è certo facile.
Il rischio, come racconta l’autore nel libro che ripercorre le sue vicende, è di non essere compresi o, peggio, di apparire stupidamente incapaci di assolvere al proprio dovere.
Ma il “Patch Adams" di casa nostra non si arrende dinanzi a nulla ed è sostenuto da colleghi e pazienti che si lasciano sedurre (e guarire) da un’ironia contagiosa, immediatamente percepibile, come hanno evidenziato l’Ass. Gianvito Defilippis e l’Ass. Angela Redavid, intervenuti alla presentazione.
La comico-terapia richiede un intenso lavoro su sé stessi, un’operazione di sdrammatizzazione finalizzata a scovare la speranza nella disperazione, a riportare la gioia negli occhi di tutti, dai più grandi ai più piccoli, perché «nella sofferenza siamo tutti un po’ bambini».
Francesco Di Gennaro uccide la tristezza, o almeno ci prova, perché lui è il “killer dell’amore” e le sue battute sono veri e propri proiettili che stordiscono ed insieme assopiscono. Esattamente come fa un sorriso.
