Traffico illecito di rifiuti, 550mila euro alle forze dell’ordine
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- Pubblicato Giovedì, 10 Marzo 2016 10:15
- Scritto da Vito Solenne
di Vito Solenne
Lunedì scorso presso la Sala Giunta della regione Puglia, il governatore pugliese Michele Emiliano e l’assessore all’Ambiente Domenico Santorsola hanno rinnovato la convenzione con le Forze dell’Ordine per contrastare la gestione illecita dei rifiuti.
Il protocollo è stato sottoscritto dal generale Sergio Pascali, Comando Carabinieri Tutela Ambiente (Ccta), dal gen. Giovanni Cataldo, Comandante della Legione Carabinieri Puglia, dal primo dirigente Giuseppe Silletti, Comandante per la Puglia del Corpo Forestale dello Stato (Cfs), dal gen. Giuseppe Vicanolo, Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza (Gdf), dal direttore Giorgio Assennato, dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell'Ambiente (Arpa) e dal direttore Vito Felice Uricchio, del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto di Ricerca sulle Acque (Cnr-Irsa).
«Abbiamo sottoscritto un accordo che consideriamo importantissimo con tutte le forze dell’ordine, in particolare con la polizia giudiziaria che si occupa di ambiente, il Cnr e l’Arpa» ha detto Emiliano.
La convenzione riguarda l’accordo siglato nel 2007 quando la regione Puglia decise, per la prima volta, di sostenere economicamente le forze dell’ordine e le strutture scientifiche per contrastare il traffico illecito dei rifiuti. I fondi a disposizione provengono dal Piano Operativo Nazionale (Pon) “Legalità” 2014-2020, un programma di investimenti dedicati solo alle regioni del Mezzogiorno per interventi a supporto dell'economia legale.
Quasi 3mila i siti inquinati individuati dal 2007 al 2015, tra discariche abusive e rifiuti abbandonati. Nel 2015 si è assistito a un calo del 70% dei siti rilevati rispetto al 2014. «Il trend di riduzione dei reati scoperti in campo ambientale è la spia della deterrenza ottenuta grazie alle azioni compiute dalle Forze dell’Ordine aiutate anche dall’accordo con la Regione» ha dichiarato con soddisfazione l’assessore Santorsola. Della stessa opinione il Direttore del Cnr-Irsa, secondo il quale «i reati segnalati calano, e ciò dimostra l’importanza strategica della convenzione».
Cosa prevede l’accordo per il monitoraggio del territorio regionale? Il territorio viene perlustrato dall’alto attraverso l’utilizzo di elicotteri che incorporano dei sensori ad alta risoluzione in grado di effettuare delle rilevazioni aeree, a cui seguono dei sopralluoghi da parte di pattuglie terrestri. Le informazioni sono raccolte su apposite schede di rilevazione e i siti individuati sono georeferenziati con l’ausilio di un software (PerimSiti) appositamente predisposto dal Cnr-Irsa.
L’Arpa Puglia interviene nei casi di maggior rischio potenziale, attraverso indagini analitiche e verifica dei livelli di contaminazione. L’attività degli investigatori non si limita solo a stanare i trasgressori ma anche ad aggiornare le banche dati sui siti potenzialmente contaminati, sui siti classificati come discariche abusive, sulla verifica di avvenuta rimozione e ripristino ambientale.
Alla Guardia di Finanza la Regione concederà per l’anno in corso 262mila euro, al Ccta 100mila euro, alla Legione Carabinieri Puglia 50mila euro, al Cfs 28mila euro, all’Arpa 70mila euro e al Cnr-Irsa 40mila, principalmente per l’acquisto e il mantenimento di mezzi e strutture tecniche per l’osservazione, l’indagine e il monitoraggio.
Il Governatore ha sottolineato come «la Regione ricava dalle sanzioni nei confronti di chi ha violato le norme, molto di più di quanto spende per la convenzione». Secondo la Guardia di Finanza nel 2015 sono state accertate violazioni in materia di ecotassa per discariche abusive per 8,4 milioni di euro. Dal 2007 ad oggi 32 milioni di euro sono stati accertati e quasi 7 milioni effettivamente incassati dalla Regione.
L’impegno delle forze dell’ordine, dunque, e l’entusiasmo di Emiliano che considera la Puglia da «maglia rosa» nell’accertare i reati ambientali. Chissà se gli abitanti del quartiere Tamburi a Taranto sarebbero d’accordo con l’ex magistrato.