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Gara appalto ARO BA 7, annullata l’aggiudicazione alla Tekra

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Un fatto eclatante, straordinario. Un epilogo che nessuno si sarebbe aspettato ad aprile scorso, quando la gara d’appalto della gestione unitaria dei rifiuti dell’ARO BA 7 -di 117milioni di euro su nove anni- è stata aggiudicata in via definitiva alla Tekra Srl di Angri (SA). Gara d’appalto e aggiudicazione che hanno suscitato tante perplessità e critiche, in modo particolare dal sindaco di Noicattaro Raimondo Innamorato, allora presidente dell’assemblea ARO.

Ieri, 6 novembre, si è concluso il procedimento di riesame degli atti di gara avviato a giugno scorso dal dirigente dell’ufficio comune ARO, Domenico Pignataro, e dal commissario ad acta dell’agenzia regionale sui rifiuti, Gianfranco Grandaliano.

Nelle “Determinazioni conclusive”  si legge che gli “esiti del riesame a cui si è pervenuti” dispongono, “per le ragioni sopra riportate (…) l’esclusione dalla gara della Tekra S.r.l. (…) dell’ATI Ecotecnica-Igeco Costruzioni (…) dell’ATI Sangalli-Gassi” e “l’annullamento (…) dell’aggiudicazione definitiva in favore della Tekra srl e dell’intera graduatoria disposte con determinazione n. 254 del 24/04/2017”.
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Non solo è stata annullata l’aggiudicazione definitiva dell’appalto alla Tekra, è stata anche decretata l’esclusione dalla gara di tutte e tre le ditte che, sole, erano state ammesse allo scrutinio dell’offerta economica il 22 febbraio scorso. La “gara -dunque- deve dichiararsi deserta per intervenuta estromissione di tutti i concorrenti”, è la conclusione a cui sono arrivati Pignataro e Grandaliano nella determina di ieri dell’ARO n. 7 “Entroterra Pianura”.

Ma prima della frase conclusiva, a proposito dell’annullamento dell’aggiudicazione, nella determina si legge ancora che “in disparte il fondamentale ripristino della legalità violata, sussiste altresì un'evidente interesse pubblico all'adozione di tale provvedimento di secondo grado, ossia  quello di garantire che una gara pubblica sia affidata a soggetti effettivamente  in possesso dei requisiti di partecipazione per un verso, e la necessità di prevenire ingiustificati esborsi di denaro  pubblico per  l'altro. Come rilevato dall'ANAC con la deliberazione del 2/03/2016 n. 215, una  rigorosa verifica sui requisiti soggettivi delle imprese che concorrono  all'affidamento degli appalti, specie nel settore della gestione  dei  rifiuti, è indispensabile a ‘garantire  l'apertura del   mercato  ad  operatori   economici moralmente   idonei a contrarre  con  le Amministrazioni  ed efficienti nell'erogazione dei servizi con un minor  esborso di risorse pubbliche e riduzione di tariffe all'utenza’ ”.

E’ necessario, quindi, fare un’altra gara d’appalto, il problema è stabilire se la nuova gara d’appalto deve essere fatta sulla scorta del contestatissimo Piano industriale alla base della gara annullata, o debba essere messo in discussione anche quel piano.

Secondo il sindaco di Noicattaro, sin da sempre contrario al Piano industriale e molto critico nei confronti della relativa gara d’appalto, quel piano deve essere annullato o, perlomeno, deve essere annullato per quel che riguarda il comune da lui amministrato.

Un concetto chiaro, ribadito nella conferenza stampa che lo stesso Raimondo Innamorato ha tenuto alle 19:30 di oggi nel suo ufficio, conferenza stampa alla quale ha partecipato Rutiglianoonline e altre testate giornalistiche locali.

A breve un approfondimento sulle articolate conclusioni -16 pagine- del procedimento di riesame e sulla conferenza stampa tenuta dal sindaco di Noicattaro.


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