Cimitero, la Ditta Franeco detta le sue regole
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- Pubblicato Martedì, 18 Aprile 2017 10:24
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Della “svolta” sulla gratuità delle sepolture in campi camuni e del fatto che l’appaltatore abbia restituito i soldi delle inumazioni perché, appunto, gratuite come da art. 2 del regolamento comunale, abbiamo scritto sul settimanale che è in edicola. Ma non passa giorno che il cimitero e la sua nuova gestione non siano al centro della discussione nel paese. Siamo, dunque, qui a riferire di un’altra questione.
Il 6 aprile scorso l’appaltatore dei servizi cimiteriali ha recapitato una lettera a tutte le agenzie funebri di Rutigliano, per conoscenza al responsabile comunale del servizio, e al custode del cimitero. Si tratta di una “comunicazione servizio tanatologico” che riporta sette regole, le seguenti:
- “Comunicare, al custode cimiteriale, l’avvenuto decesso di una persona con un preavviso di almeno 24h prima della tumulazione;
- Programmare i servizi di tumulazione e/o inumazione nelle ore mattutine dalla 08.00 alle 12.00 dal lunedì al venerdì;
- Le salme che accedono al cimitero nelle ore pomeridiane o nei gg festivi, vengono sostate nella Chiesa cimiteriale fino al primo giorno utile lavorativo;
- Nelle ore pomeridiane sono vietati tali servizi tranne che per esigenze legate a motivi di salute o partenze da parte solo esclusivamente di parenti stretti (un/a figlio/a) della salma e comunque dietro autorizzazione da parte dell’ufficio comunale;
- Per lo svolgimento del servizio di tumulazione la scrivente dispone di adeguata attrezzatura tale da poter permettere l’esecuzione del servizio anche con 2 unità senza pretese alcuna;
- Per quanto concerne lo smontaggio di lapidi all’interno delle cappelle private deve essere effettuato da incaricati dei familiari, in quanto di proprietà privata. (PER IL SOLO SMONTAGGIO E RIMONTAGGIO LAPIDE);
- La fornitura della cassettina per raccolta resti spetta alla Franeco S.r.l. come da C.S.A.”.
La cosa che ci lascia perplessi di questa lettera è che il suo contenuto si configura come una sorta di “regolamento” cimiteriale; ma la potestà regolamentare di un servizio pubblico, come quello del cimitero, non è prerogativa del consiglio comunale? Una ditta appaltatrice può imporre regole a questo livello?
Al di là di questi interrogativi, che giriamo alle autorità comunali, di quelle sette regole ce ne sono alcune probabilmente in contrasto con la normativa nazionale. La regola sulla quale nutriamo seri dubbi è la terza, quella che vorrebbe far sostare “nella Chiesa cimiteriale fino al primo giorno utile lavorativo” le salme che arrivino nel cimitero “nelle ore pomeridiane o nei gg festivi”.
Domanda: può la chiesa fungere da luogo di sosta delle salme? E se il giorno dopo “le ore pomeridiane” è festivo, ed è festivo anche il successivo giorno, un feretro può rimanere due giorni e due notti nella chiesa? Questa regola, per quello che abbiamo potuto verificare, non trova riscontro né nel regolamento di polizia mortuaria regionale, né in quello nazionale, il D.P.R. 285/1990 nel quale, anzi, leggiamo che “Ogni cimitero deve avere una camera mortuaria per l'eventuale sosta dei feretri prima del Seppellimento”. Quindi, il luogo di sosta dei feretri è la camera mortuaria, non la chiesa; e il problema è che nel cimitero di Rutigliano non c’è la camera mortuaria.
Ci risulta, infine, un po’ strano il passaggio finale della quinta regola: “Per lo svolgimento del servizio di tumulazione la scrivente dispone di adeguata attrezzatura tale da poter permettere l’esecuzione del servizio anche con 2 unità senza pretese alcuna”. Cosa significa “senza pretesa alcuna”? Chi potrebbe avanzare pretese alla Ditta Franeco?
Con l’ultima regola l’appaltatore fa sapere che “la fornitura della cassettina per raccolta resti spetta alla Franeco S.r.l. come da C.S.A”. E’ vero che nel capitolato, in relazione ai resti di esumazioni ed estumulazioni, si legge di “deposito in cassette di lamiera zincata (fornita dall’impresa aggiudicataria dei Servizi)”, non si legge, però, che questa fornitura debba essere a pagamento per l’utenza.