Sindaco e vicesindaco da Franco Delliturri, per ricucire e parlare di appello
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- Pubblicato Domenica, 28 Febbraio 2016 10:50
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
Venerdì scorso, di sera, c’è stato un incontro tra Franco Delliturri, il sindaco Roberto Romagno, il vicesindaco Pinuccio Valenzano e qualcun altro. Un incontro, ci dicono, avvenuto presso l’ufficio dell’esponente del MAR in un momento particolare, di grande difficoltà dell’amministrazione comunale e della sua maggioranza. «E’ stato solo per capire se c’era la possibilità di dialogare: fissate un incontro con tutti quanti, ci vediamo e ne parliamo. Niente di particolare», ci ha detto ieri mattina Franco Delliturri. Lo abbiamo intervistato.
Avete parlato del ricorso in appello contro la sentenza del TAR?
«No, no...».
Tu cosa ne pensi... Insomma, fai parte della maggioranza, pensi che facciano ricorso?
«Mi pare che stanno valutando, io ho detto valutiamo insieme, nel senso che voglio sentire l’avvocato, i tecnici che ne pensano. Non è che si fa il ricorso così, giusto per farlo. Voglio anche capire la situazione com’è...».
Quindi avete parlato anche di questo ieri sera.
«No no, credimi, lo sai, io sono sempre sincero. Era solo per capire se c’era la volontà di dialogare, di parlare... Sanno la mia posizione un po’ critica. Insomma, riunite la maggioranza, è inutile che parliamo in tre. Voglio parlare con tutti quanti, voglio capire gli altri come la pensano».
Sono venuti per capire se ci sono le condizioni per parlare con Franco Delliturri?
«Con tutte le forze politiche, se si può andare avanti. E’ stato solo questo, senza entrare nel merito. L’importante è vedere se questa benedetta riunione si fa, non si fa...».
Quindi una riunione nella quale si discuterà se fare o no il ricorso in appello...
«Ma penso di sì, penso di sì».
Quando si terrà questa riunione?
«Questo me lo devono far sapere... non è stato deciso niente. Io per dire un sì o un no voglio capire con i tecnici se ci sono le condizioni per poter addivenire alla sottoscrizione, o adesione a un ricorso... Io devo anche capire se posso aderire o meno, sono valutazioni che si faranno. Io penso che sia anche legittimo che uno si difenda da una sentenza».
Però, che lo chiedano a te che sei uscito, hai abbandonato l’aula con l’opposizione il 15 dicembre scorso, mi sembra che chiedano un atto difficile da parte tua, o no...
«Non è che è difficile. Io l’ho detto anche nel consiglio comunale: un provvedimento che non è stato discusso in maggioranza... su che cosa, su quale motivazione... Come non sapeva la cittadinanza non lo sapevo neanche io, per cui si arrivava alla eliminazione dell’articolo 13. Voglio capirlo».
Tra l’altro la Magel, con la sua lettera, ha preso le distanze pubblicamente da quella vicenda, perché ha detto che lei non c’entra nulla con l’eliminazione dell’articolo 13.
«Ma... questo, Gianni, a buon intenditor poche parole, non lo so questo...».
Hai letto anche tu quello che ha scritto la Magel.
«L’ho letto anch’io, mi meraviglia... non lo so se... appunto, voglio capire adesso, è una cosa soltanto valutata da qualcuno dell’amministrazione o spinta da qualcuno. Questo non lo so, ecco perché voglio capire».
Insomma, l’amministrazione elimina l’articolo 13 senza discutere con la maggioranza, ora invece chiama a riunione tutta la maggioranza per decidere sull’appello. Ti sembra un atteggiamento corretto questo?
«Tutta la maggioranza... chi ha firmato deve continuare, chi non ha firmato deve valutare le cose...».
No, ti chiedevo se è politicamente corretto che l’art. 13 sia stato eliminato, da parte dell’amministrazione, senza consultare la maggioranza, ora l’appello lo vuole fare consultando tutti, compreso chi non era d’accordo.
«E’ chiaro, è chiaro, perché vogliono la coesione di tutta la maggioranza; io ho detto va bene, discutiamone prima, non dico né sì, né no, valutiamo per carità. La difesa è una cosa legittima, però deve essere anche legittimo per noi. Voglio capire quali sono le motivazioni e come viene articolato il ricorso».
Nel caso il sindaco e la giunta dovessero optare per il ricorso, il tuo assessore di riferimento, a questo punto, si presenterà in giunta e lo approverà?
«Se tutta la maggioranza decide per il sì dovrebbe aderire anche lui, se la maggioranza non trova la coesione ognuno valuterà per conto suo. Penso che sia legittimo, non è che posso costringere qualcuno a fare una cosa che non ha idea di fare».
Quindi, nell’eventualità, sul ricorso, dovesse esserci l’unanimità nella maggioranza, l’assessore Berardi sarà presente in giunta.
«Sarà presente per difendere soltanto se è vero o no il discorso che ha fatto il TAR, perché nessuno dice che quella è la vera verità, bisogna capire qual è la vera verità».
Di fronte a una sentenza così decisa, così forte, qual è la tua opinione personale.
«Guarda, Gianni, questa è una sentenza del TAR, non è di un giudice ordinario; insomma, penso ci siano delle differenze. E’ una valutazione che hanno dato loro, non lo so se è politica o, entrando nel merito, cosa volessero dire. Però con quella non è che uno viene condannato o meno».
E’ una sentenza, non è una condanna.
«Si vocifera un penale, o una cosa del genere, e mo’ voglio capire se è vero, non è vero. Io forse ne so meno di voi sinceramente. Aspettiamo i risultati, aspettiamo questo chiarimento; io è chiaro che resto sulle mie posizioni di neutralità o al di fuori proprio... Che ti devo dire».
Cioè, tu rimani comunque sulle posizioni del 15 dicembre rispetto a questa vicenda...
«Al momento sì, al momento sì, confermo, sì. Poi si vedrà, nella discussione che ci sarà con persone competenti, tecnici, avvocati, e si valuterà attentamente la cosa. Non voglio creare danni a nessuno. A Rutigliano se si possono aprire cento aziende che siano salubri io sarò il primo ad alzare non una mano, due mani. Però, se ci sono dei problemi, questo me lo devono garantire gli altri, io non sono un tecnico della materia sinceramente».
Ho capito.
«Io devo valutare i provvedimento a favore della cittadinanza, che siano corretti, legittimi e onesti».
Possiamo dire, in conclusione, che Franco Delliturri è sulle posizioni del 15 dicembre, ma se su questa vicenda c’è unanimità nella maggioranza Franco Delliturri sarà d’accordo col ricorso?
«Unanimità con chiarimenti legittimi sulla faccenda, non è che solo se mi dicono tutti siamo d’accordo io aderisco così, senza condizioni. Voglio capire bene la cosa, se ci saranno dei chiarimenti legittimi che mi convincono, per carità, perché no».