Mozione di sfiducia a Maggiorano, sta arrivando dall’opposizione
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- Pubblicato Venerdì, 19 Febbraio 2016 10:05
- Scritto da La redazione
Qualcosa si muove in quel dell’opposizione consiliare e politica. Ieri sera si sono visti come non capitava da tempo. Una iniziativa mossa da Rutigliano Protagonista, la lista civica di Lanfranco Di Gioia, che oggi annovera, tra le sue file, il consigliere comunale Oronzo Valentini.
I presenti all’incontro: oltre al movimento digioiano con i suoi due leader (gli stessi Di Gioia e Valentini), il PD con Antonella Berardi e Giuseppe Valenzano, Rinascita Civica con l’avv. Giovanni Lorusso, Nicola Giampaolo. Un incontro allargato, quindi, alle forze politiche che si riconoscono nell’opposizione all’amministrazione comunale, oltre che a tutti i consiglieri di minoranza.
Gli assenti tra i consiglieri: Michele Martire e Minguccio Altieri. Il primo ha da tempo rotto i ponti con una parte dell’opposizione, in modo particolare con il suo vecchio sodale Oronzo Valentini, il secondo assente più per questioni di metodo che politiche. Minguccio Altieri, anzi, da tempo sta chiedendo di riannodare le fila di una iniziativa politica che riporti la minoranza a svolgere con più incisività il suo ruolo di opposizione dura e, quando sia il caso, anche costruttiva all’amministrazione Romagno.
Al di là dei distinguo, ieri si è discusso delle possibilità di una agenda comune di iniziative politiche e una delle iniziative, che potrebbe vedere compatta l’opposizione (con qualche dubbio su Michele Martire) è la mozione di sfiducia al presidente del consiglio comunale Michele Maggiorano (FI) per come ne viene fuori dalla sentenza del TAR del 12 febbraio scorso.
Questo il passaggio in cui i giudici amministrativi censurano il comportamento di Maggiorano: “Ad abundantiam, appaiono largamente condivisibili i motivi di opportunità fatti rilevare dalla difesa della società ricorrente a carico della posizione del consigliere comunale, geom. Maggiorano, che al di là di un formale motivo di astensione, bene avrebbero potuto essere spontaneamente valorizzati dall’interessato al fine di evitare anche solo il sospetto di una sua parzialità personale nella vicenda in esame, riverberandosi detto comportamento come una ferita inferta alla credibilità istituzionale dell’organo consiliare di appartenenza e del Comune di Rutigliano, come Ente preposto alla gestione sana e corretta degli interessi di tutta la comunità rutiglianese”.
Una “ferita inferta alla credibilità istituzionale dell’organo consiliare” che l’opposizione non vorrebbe fa passare sotto silenzio.