Intervista al sindaco sul PIP e sulla lettera della Divella
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- Pubblicato Venerdì, 18 Dicembre 2015 17:43
- Scritto da La redazione
A margine del consiglio comunale di martedì scorso 15 dicembre abbiamo intercettato il sindaco per una breve intervista sul controverso punto aggiuntivo all’ordine del giorno relativo all’art. 13 delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del PIP di via Adelfia.
Un provvedimento, approvato da soli otto consiglieri di maggioranza (Franco Delliturri, in polemica con la proposta di delibera, è uscito dall’aula al momento della votazione), con cui si è deciso di superare l’art. 13 prima citato che nel PIP di via Adelfia consente “l’insediamento di imprese produttive industriali, con esclusione di quelle che esercitano lavorazioni producenti gas, esalazioni insalubri o comunque pericolose (...)”.
Questo provvedimento, la mattina dello stesso giorno del consiglio, ha spinto la F. Divella S.p. A. a scrivere -e recapitare- una lettera a tutti i consiglieri comunali, lettera con cui la Divella ribadisce la “palese illiceità” della proposta di delibera e avverte sugli “evidenti profili di reato a carico di coloro che stanno perpetrando un chiaro disegno criminoso diretto a danneggiare in modo irreparabile la società”. Su tutto questo abbiamo, appunto, sentito il sindaco di Rutigliano Roberto Romagno.
Cosa ne pensa, sindaco, della lettera che la Divella ha mandato ai consiglieri comunali.
«Sono alquanto sorpreso, non me l’aspettavo. Mi ha colto di sorpresa, ne prendo atto. Sicuramente, nei contenuti non mi ci ritrovo perché, comunque, non è un comportamento né criminoso, né un atteggiamento persecutorio nei confronti di chicchessia, tutto qui».
Le Norme tecniche di Attuazione del PIP sono del 2001. Se non è in relazione alla Magel, come mai il problema ve lo state ponendo proprio in questo momento? Il superamento dell’art. 13 è in relazione all’insediamento della Magel nel PIP o no?
«Non è sicuramente in relazione e, sicuramente, la necessità, che è venuta fuori, di fare chiarezza rispetto, comunque, agli insediamenti che sono nel PIP di via Adelfia, rispetto anche ad una situazione che oggi, purtroppo vede, come parti interessate due realtà imprenditoriali ma che, probabilmente, potrebbe riguardare altre realtà imprenditoriali già esistenti all’interno del PIP. Tra l’altro, voglio dire, secondo me stiamo facendo un provvedimento che rimette negli organi competenti realmente deputati a valutare se le attività sono o non sono insalubri, se possono o non possono insediarsi sui territori e, quindi, a tutelare la salute dei cittadini e dell’ambiente circostante».