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Giampaolo contesta il manifesto di solidarietà alla città di Parigi

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COMUNICATO STAMPA

Comune di Rutigliano
Gruppo Consiliare*

Ritirate dai muri del Comune di Rutigliano i manifesti di solidarietà alla Repubblica Francese o saranno di sordini politici!

Come ho detto in Consiglio Comunale interrompendo il minuto di silenzio che VERGOGNA alle Autorità della Repubblica di Francia deve essere espressa dalla nostra comunità. I manifesti di cordoglio vengano ristampati con l'aggiunta delle vittime innocenti della Siria.

Sospeso durante il consiglio comunale di giovedì 19 Novembre l’inizio del minuto di silenzio per le vittime della Francia. Non condivisione da parte del capogruppo consiliare Nicola Giampaolo del manifesto commemorativo preparato da tutti i Gruppi Consiliari. «Purtroppo» - secondo l’opinione del capogruppo Nicola Giampaolo - «non ci si è soffermati a quantificare la vera portata delle vittime degli attacchi del fenomeno terrorismo che, anche se non ci piace ammetterlo è stato alimentato dalla presenza bellica occidentale che, cercando di portare democrazia e libertà lì dove ancora faticano a stabilirsi, causa il riversamento dell’odio già presente contro l’occidente».

Il consigliere comunale Nicola Giampaolo, non informato del manifesto ha chiesto che lo stesso venisse ritirato e sostituito con altro che esprimesse una più ampia umanità, solidarietà e cordoglio non solo per le vittime di questi ultimi attacchi verso la Francia ma per tutte le popolazioni innocenti, donne, uomini e bambini anonimi, che soffrono e hanno perso la vita nel raid della stessa Francia verso le popolazioni Siriani. «Il motivo per cui mi è sembrato necessario sospendere il minuto di silenzio, sollevando l’inappropriatezza di quel manifesto, è quello della necessità di allargare il quadro di osservazione dello stato delle cose. Solo in questo modo, possiamo capire che nel condannare il terrorismo di oggi è indispensabile condannare anche quello di ieri.

Che le missioni francesi, inglesi, americane, forse, non abbiano contribuito a produrre il terrorismo islamico? Vogliamo continuare a macchiarci e a non riflettere sulle nostre colpe?». Per quanto riguarda sia il presente che il passato. L’Iran degli ayatollah, la Libia di Gheddafi, la Siria di Hafiz al Assad, etc., tutti presentati all’opinione pubblica mondiale come i nemici da combattere e abbattere “a fin di bene”.

«Condanniamo chi dissemina terrore, chi minaccia i valori di libertà e democrazia. Orgoglioso che l’Italia non sia intervenuta militarmente contro l’Isis e contro la Siria come invece ha fatto la Francia il giorno dopo esser stata attaccata e uccidendo un numero altamente maggiore di persone e bambini solo perché si è voluto attaccare i terroristi con attacchi dicasi mirati, ma facendo vittime solo ed esclusivamente verso persone estranee. Rispondendo con altra guerra verso le popolazioni.

Ma, fino a quando su questo tema l’Europa non avrà le idee più chiare, la nostra lotta contro il terrorismo, seguiterà ad essere perdente e per tale riconoscendo l’Italia come Patria e non riconoscendo l’Europa come entità giuridica e istituzionale. Continuando a sostenere il pensiero culturale e sociale del Pontefice Papa Francesco e delle posizioni di amore e di pace continuamente asseriti e sponsorizzati dalla Chiesa di Roma.

*Comunicato stampa inviato dal consigliere comunale Nicola Giampaolo


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