Antenne, lama e due consiglieri fuori dai rispettivi partiti
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- Pubblicato Lunedì, 09 Novembre 2015 12:07
- Scritto da La Redazione
Un consiglio comunale interessante quello di giovedì scorso, per i due punti che si sono discussi e per le dichiarazioni fatte da due consiglieri, Antonio Troiani (maggioranza) e Oronzo Valentini (opposizione). Ma partiamo dai due punti trattati (sulle dichiarazioni dei due consiglieri scriveremo a parte), uno approvato con un'astensione, il Piano di installazione delle antenne e relativo regolamento comunale, l’altro, l‘ordine del giorno sulla lama San Giorgio, rinviato con un voto contrario.
Il punto sulle antenne è stato introdotto dall’assessore all’ambiente Giuseppe Valenzano che, poco dopo, ha ceduto la parola al dott. Giacomo Arzelà, tecnico della società convenzionata col comune di Rutigliano -Polab s.r.l. di Pisa- per la redazione dei PIC e il monitoraggio dei campi elettromagnetici sull’intero territorio comunale, che ha illustrato il Piano spiegandone i contenuti ai consiglieri comunali. Dopo l’illustrazione e i vari interventi, il Piano e il regolamento sono stati approvati quasi all’unanimità (Nicola Giampaolo si è astenuto), il che significa che si è dotata la città di strumenti regolamentari e pianificatori che garantiranno dalla installazione incontrollata delle antenne di telefonia mobile cellulare e di altro tipo.
Un’approvazione arrivata con anni di ritardo, dopo un’inchiesta giornalistica che ha denunciato l’installazione “selvaggia” su un terrazzo privato in pieno centro cittadino e la totale assenza di controllo e iniziativa da parte del comune.
Simone contro Valentini
Su questa vicenda, in consiglio comunale, giovedì scorso, si è consumato uno scontro polemico tra Stephi Simone (Impegno per Rutigliano) e Oronzo Valentini (ex NCD ora Rutigliano Protagonista). «Quando qualcuno dai banchi dell’opposizione vuol far credere di dire soltanto la verità, be’... la verità bisogna dirla tutta» ha detto Simone, aggiungendo che l’amministrazione Romagno il Piano l’avrebbe approvato sin dal 2013 quando arrivò in consiglio comunale, ma l’opposizione allora ne chiese il ritiro e «il garante», di questo ritiro, «da parte della maggioranza fu proprio Oronzo Valentini», ha “accusato” il consigliere di maggioranza.
A questo punto Valentini si è inalberato, ha cercato di smentire Simone invitandolo a leggere con più attenzione i verbali di quel consiglio comunale. Quando, poi, gli è stata concessa la parola per “fatto personale” l’ex consigliere del NCD si è ulteriormente difeso: «Sono stato tacciato di responsabile per il fatto che il PIC non è stato aggiornato; io dal 2014 non sostengo più l’amministrazione Romagno. Siamo al 2015, avete avuto un anno e dieci mesi di tempo per approvare il Piano tranquillamente, senza che nessuno vi bloccasse». Valentini ha rincarato dicendo che all’epoca andava ogni giorno agli uffici comunali a dire che il PIC era scaduto e che bisognava aggiornarlo e approvarlo. Insomma, ha rigettato al mittente l’accusa di aver ritardato di circa tre anni l’approvazione di strumenti importanti di regolamentazione e pianificazione del territorio.
Al di là di questo quadretto polemico, tutti si sono complimentati con il tecnico del Polab per l’interessante illustrazione e con l’assessore Valenzano per aver risolto il problema. Da oggi, dunque, i gestori telefonici dovranno adeguare le loro richieste di installazione al Piano comunale e al regolamento approvati e vigenti.
Si è passati poi al punto sulla lama San Giorgio e lo scarico della foga depurata di Casamassima. Qui la consigliera del PD, Antonella Berardi, ha chiesto una sospensione di dieci minuti del consiglio comunale per approfondire l’argomento alla luce degli ultimi sviluppi, un approfondimento che, tra l’altro, c’era già stato in commissione consiliare qualche giorno prima alla presenza della stessa consigliera. La sospensione è stata accolta all’unanimità e i consiglieri, col sindaco, si sono quindi appartati nella sala giunta. E’ durata circa un quarto d’ora. Al rientro il sindaco ha relazionato sulle decisioni prese.
L’intervento (e l'impegno) del sindaco
«Durante la sospensione io ho informato i consiglieri di aver ricevuto una telefonata e una richiesta da parte dell’assessore regionale Giannini, che è l’assessore competente in merito alla questione che stiamo trattando qui oggi. Nella telefonata l’assessore mi chiedeva la possibilità di avere un incontro interlocutorio con il comune e, quindi, i rappresentanti che il comune avrebbe ritenuto opportuno coinvolgere i consiglieri comunali, magari anche qualche rappresentante del comitato salviamo lama San Giorgio, l’AQP e lui stesso. Ci ha chiesto questo incontro al fine, probabilmente, dico, poter individuare, trovare, delle soluzioni senza necessariamente dover andare ad approvare un ulteriore ordine del giorno che, di sicuro, non va a modificare la posizione del consiglio comunale, ma va solo ha rimarcare una posizione già espressa con un consiglio precedente. E, vogliamo chiarirlo, la posizione del consiglio comunale è, e rimarrà, il no assoluto a ogni e qualsivoglia tipo di sversamento, quindi, anche quello per eventuali situazioni di emergenza, in lama San Giorgio. Praticamente, la lama deve sparire completamente dall’ipotesi di qualsiasi tipo di sversamento e non essere interessata dai reflui del depuratore di Casamassima. Rispetto a questa richiesta, io ho chiesto all’intero consiglio comunale la possibilità di aggiornare i lavori, quindi la discussione e l’approvazione di questo ordine del giorno che non sarà in alcun modo modificato nei contenuti, ma che rimarrà praticamente lo stesso rispetto a quello oggi in discussione, ho chiesto di poter riaggiornare i lavori del consiglio comunale a una decina di giorni. Quindi, io chiedo al consiglio comunale di autoconvocarsi -e adesso stabiliamo anche il giorno- di autoconvocarsi e, in questo frangente, dare la opportunità all’assessore Giannini e ai tecnici dell’AQP e ai rappresentanti del consiglio comunale di poter avere questo incontro magari cercando, individuando, in quella sede, possibili soluzioni all’annoso problema che vede questo comune combattere da ben quattro anni. Quindi, fermo restando la totale volontà del consiglio comunale di non consentire in alcun modo qualsiasi tipo di intervento all’interno della lama e, quindi, qualsiasi tipo di condotta o di sversamento all’interno della lama, io vorrei che il consiglio comunale potesse assicurare ed evitare uno scontro, anche, istituzionale perché io sono dell’idea i problemi spesso possono essere risolti col confronto e con il dialogo senza andare necessariamente a uno scontro che potrebbe, forse, non consentirci quello che potremmo anche ottenere in maniera, diciamo, tranquilla e bonaria o, magari, consentendo all’assessore Giannini di poterci incontrare. Rispetto a questo, ho detto, la posizione del coniglio comunale, così come già stato fatto, rimane ferma, non si sposterà di una virgola rimarrà per il no assoluto allo sversamento in lama. Però chiedo al consiglio comunale di poter assicurare all’assessore Giannini la possibilità di incontrarci e di provare a cercare insieme a lui le soluzioni tecniche al problema. Tra l’altro sento di dover dare questa opportunità all’assessore in considerazione della disponibilità dallo stesso manifestata in più occasioni e, quindi della voglia di ascolto e di dialogo che ha sempre dimostrato e sono convinto che, attraverso un incontro, forse, potremmo trovare le soluzioni definitive al nostro problema visto che passi avanti nel frattempo ne sono stati fatti. Di questo ho informato anche il rappresentante del comitato lama San Giorgio che sembrerebbe non aver avuto nulla in contrario, pur assicurando e garantendo lo stesso e l’intero comitato che il consiglio comunale non rivedrà per nulla le proprie posizioni ma, al contrario, rimarrà fermo su quelle già espresse con la precedente delibera e che avremmo oggi, con questa delibera, rimarcato ulteriormente».
Per chi non avesse capito
A questo punto c’è stato un intervento fuori microfono di qualcuno al quale il sindaco ha ribattuto confermando ulteriormente la posizione: «Non cambierà... non si sposta di una virgola, la posizione è questa e rimane questa. Quindi, se l’incontro porterà e sortirà dei risultati che ben vengano, se non sortirà i risultati sperati si va avanti con questa posizione e il consiglio comunale, che si autoconvoca, sarà chiamato ad esprimersi su questa delibera che non sarà per nulla modificata nei contenuti, ma che rimarrà la stessa con il no assoluto allo sversamento in lama».
Una posizione chiara, dunque, di contrarietà allo sversamento in lama anche come proposto dalla regione ultimamente (“troppo pieno” delle trincee drenanti) e che il rinvio del punto non modificherà in nessun modo. Questo è l'impegno che ha preso non solo il sindaco, ma tutti i sedici consiglieri comunali sia in sala giunta, nei confronti del comitato, sia in consiglio comunale, nei confronti dell’intera cittadinanza.
Il no di Altieri al ritiro del punto
Il ritiro dell’ordine del giorno sulla lama, poi, è stato messo ai voti. E’ passato con l’unico voto contrario del consigliere di opposizione Minguccio Altieri, che voleva si andasse all’incontro con Giannini con l’ordine del giorno approvato, per meglio far intendere alla regione che il comune di Rutigliano può discutere con chiunque ma è fermo, inamovibile, sulla posizione del no allo sversamento in ogni modo e luogo della lama a Rutigliano.
Il consiglio si è, infine, autoconvocato tra il 16 e il 19 novembre per l’approvazione dell’ordine del giorno sulla lama e la discussione degli altri punti ritirati e rinviati.