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A Rutigliano vince Schittulli, Delliturri sotto i 2000 voti, bene il M5S

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Francesco Schttulli sopra a Michele Emiliano di 29 voti, la cifra dell’oncologo ex presidente della giunta provinciale è di 2646 voti (36,22%), quella dell’ex sindaco di Bari è di 2617 voti (35,82%). Fosse dipeso da Rutigliano, dunque, il presidente della regione Puglia oggi sarebbe Schittulli, ma, come è noto, in Puglia non è andata così. Emiliano ha vinto le elezioni regionali, e questo lo si sapeva sin da sempre, con il 47,39%; il dato è ancora parziale, mancano circa un migliaio di sezioni su poco più di 4000 al momento della stesura di questo articolo.

A Rutigliano la candidata del M5S, Antonella Laricchia, ha preso 1465 voti (20,05%) e si piazza al terzo posto tra i presidenti più votati, la Poli Bortone al quarto con 526 voti (7,20%).

Ma il dato più interessante qui da noi è quello della lista “Oltre con Fitto” e del locale candidato unico Franco Delliturri. La coalizione fittiana ha preso complessivamente 2764 voti, gran parte dei quali li ha intercettati “Oltre con Fitto” 2260 voti (32,46%). La performance elettorale di Franco Delliturri non ha retto le aspettative, ha intercettato 1894 voti, pochi se si considera il bacino elettorale messo a sua disposizione dalla coalizione che a maggio del 2014 ha fatto rivincere le elezioni amministrative a Roberto Romagno, un bacino di 5835 voti.

E, in effetti, gli strateghi locali della sua campagna elettorale, all’inizio, davano il candidato fittiano a 5000 voti, qualche giorno fa la dote l’avevano abbassata a 4000, ieri hanno sperato nei 2500 voti che non sono arrivati. Roberto Romagno e tutta l’amministrazione comunale, insieme alle otto liste della coalizione amministrativa, sono riusciti a malapena a far prendere al candidato Delliturri 5 voti in più di quelli presi a Rutigliano da Pinuccio Valenzano (1889) nelle regionali del 2010 candidato nella “Puglia per Vendola” e appoggiato dalla sola sua associazione Arcobaleno.

Il risultato del leader del MAR, perenne ago della bilancia a Rutigliano, quello che ha fatto vincere per due volte Lanfranco Di Gioia e per altre due volte Roberto Romagno, non è stato, dunque, all’altezza delle aspettative, probabilmente né lui, né il suo presidente candidato Schittulli entreranno nel consiglio regionale. L’altro candidato locale, Antonio Galizia, in coalizione sempre con Schittulli, gli ha distolto 236 voti, preferenze che a Delliturri avrebbero fatto superare la soglia dei 2000 voti.

FI, come era prevedibile, tracolla a 362 voti (5,20%), meno prevedibile era il tonfo del PD, partito di Giovanni Giannini, portato a Rutigliano un paio di volte. I 981 voti presi ieri danno l’idea di un termometro che si abbassa ad ogni elezione prossima al territorio. Il confronto diretto è con le regionali del 2010, qui il PD a Rutigliano ha preso 1036 voti, i 2803 voti delle europee presi appena un anno fa sono un sogno ormai sbiadito, un sogno sono anche i più modesti 1364 voti presi nelle ultime elezioni comunali.

La colpa di questa emorragia di consensi sarà giustificata con la presenza di due liste che Emiliano ha allestito probabilmente anche in funzione di un certo ridimensionamento del PD regionale. Di sicuro è così, ma non è tutto così. La lista “Emiliano sindaco di Puglia” ha preso 713 voti (10,24%), voti che non sono arrivati tutti dal PD. Più della metà di quei voti, 397, sono preferenza ad Onofrio Introna, e a Rutigliano tutti sanno da dove vengono quei circa 400 voti al presidente uscente del consiglio regionale. E’ il pacchetto elettorale che ogni volta Angelo Radogna confeziona al suo leader politico regionale, di cui è segretario particolare.

Poi c’è l’eccellente risultato del M5S e della sua candidata presidente Antonella Laricchia. 1241 voti alla lista (17,82%) fanno del movimento di Grillo il secondo partito a Rutigliano dopo quello di Fitto, un riflesso diretto del trend nazionale. La cifra della candidata presidente del M5S è di 1465 voti, Antonella Laricchia è andata bene anche come preferenza di lista, 202 voti. Le politiche, le europee e le regionale, ora si aspetta il partito dei “cittadini portavoce” al vaglio della prossime comunali, il vero banco di prova a livello locale.

Questa è, invece, la dislocazione del peso elettorale per macro aree politicamente omogenee: centrodestra 3185 voti, centrosinistra 2472 voti,  M5S 1241 voti, sinistra radicale 35 voti.

Nonostante il suo travaglio interno, il centrodestra conferma la sua egemonia politico-elettorale a Rutigliano, il centrosinistra non è completamente dissanguato, la sinistra radicale non esiste più, emerge il M5S.

Ma la vera, straordinaria, performance elettorale di queste elezioni regionali l’ha fatta il partito dell’astensione, un esercito di 7795 elettori che si è astenuto, è rimasto a casa, ha ritenuto non valesse la pena recarsi alle urna. Un dato impressionante che interroga la politica, i partiti e le persone che la fanno, la occupano, da sempre.

Clicca qui per tutti i risultati delle regionali 2015


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