Delliturri, rush finale per la corsa alle regionali
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- Pubblicato Venerdì, 29 Maggio 2015 20:04
- Scritto da Michele Pesce
Per dirla alla Jan Struther, “Solo le parole valgono a fissare uno stato d’animo?”. Osservando la partecipazione vivace e sentita dei cittadini di Rutigliano, sembrerebbe proprio di sì. Era una sala Monsignor Di donna gremita, infatti, quella che sia venerdì scorso che ieri sera ha fatto da cornice all’incontro della cittadinanza con Franco Delliturri, candidato consigliere regionale con la lista “Oltre con Fitto” a sostegno del candidato governatore Francesco Schittulli.
Ospiti d’eccezione, tra gli altri, l’onorevole Nuccio Altieri e l’ex Presidente della Regione Puglia ed ex parlamentare di “Forza Italia” Raffaele Fitto, oggi esponente del gruppo “Conservatori e Riformisti” aderente al partito Conservatore del Primo Ministro inglese David Cameron.
In entrambe le occasioni, una serie di brevi interventi da parte di vari esponenti del centrodestra rutiglianese hanno fatto da corollario al discorso di Delliturri, consigliere comunale di maggioranza nel governo Romagno-bis ed ora aspirante alla carica di consigliere per i prossimi cinque anni anche nell’Assemblea di via Capruzzi.
Leitmotiv di entrambe le serate, la tornata elettorale dello scorso anno, sintomo che le polemiche innescate all’indomani dalla riconferma al primo turno da parte di Roberto Romagno alla guida della giunta di Piazza Kennedy non si sono mai totalmente placate. Una querelle a cui non è riuscito a porre fine neanche il TAR Puglia, che il 25 marzo scorso aveva respinto il ricorso promosso dall’opposizione nel quale si chiedeva il riconteggio di alcune schede contestate allo scopo di portare i due schieramenti al ballottaggio.
E a tal proposito, proprio in questi giorni aveva suscitato un certo clamore il manifesto, affisso per le strade di Rutigliano, dal titolo “Il voto tradito”, con il quale le liste collegate all’ex candidato sindaco Minguccio Altieri annunciavano pubblicamente la rinuncia a proseguire la battaglia amministrativa innanzi al Consiglio di Stato, non mancando però di rimarcare l’irregolarità di quello scrutinio e la conseguente illegittimità della carica ricoperta dall’attuale Primo Cittadino.
«Quel manifesto è penoso» – ha affermato senza mezzi termini Matteo Colamussi, già consigliere comunale a Rutigliano – «C’è ancora qualcuno che non accetta la sconfitta, nemmeno dopo una sentenza».
A fargli eco, lo stesso Sindaco Roberto Romagno, che ne ha per tutti: «Si tratta di un’offesa ai cittadini di Rutigliano. Noi non abbiamo tradito alcun voto. C’è un risultato politico ed ora anche giudiziario. I veri traditori stanno dall’altra parte, perché sono loro ad aver abbandonato un percorso politico condiviso con me per un intero quinquennio e precedentemente per altri dieci anni, e sono loro a non voler appoggiare l’unico candidato di Rutigliano in consiglio regionale. Al di là del rispetto istituzionale che gli si deve, un caro signore che in passato ha rappresentato Rutigliano si sta ahimè dimostrando una persona poco corretta perché, utilizzando facebook, continua a sferrare attacchi nei confronti di una persona che oggi sta ricoprendo il suo stesso ruolo istituzionale. Non si può mettere in discussione la mia onestà intellettuale. Si parla di indagini, di procure, ma si tratta di una mistificazione mediatica continua che deve finire».
E a chi in questi giorni lo accusa di aver firmato un accordo per lo sversamento dei reflui in lama San Giorgio, il nuovo Consigliere alla citta di Metropolitana di Bari replica: «Ho dovuto farlo dietro pressione e minaccia del prefetto Nunziante. La scelta peraltro è stata avallata dallo stesso Michele Emiliano, il quale si era invece opposto all’iniziale idea del collettore intercomunale. Vedo i 5 stelle e i loro miseri tentativi di organizzare incontri in piazza, riempiendosi la bocca di populismo e perbenismo, ma come mai al momento opportuno non si sono assunti la responsabilità di decidere delle sorti del governo cittadino? Non lo hanno fatto perché per loro è più facile contestare. Noi oggi andiamo avanti uniti per portare alla regione Puglia un nostro concittadino che conosce esigenze, realtà imprenditoriali e territorio di Rutigliano e che ascolterà le nostre istanze, comprese quelle relative all’ambiente».
Delliturri, invece, ha colto l’occasione per rimarcare l’importanza di un voto di coscienza, che non guardi più alle ormai desuete ideologie di partito: «La mia presenza in Regione sarà determinata e determinante. Se voi siete davvero rutiglianesi e volete bene alla vostra cittadinanza, avete l’obbligo morale ed il dovere di votarmi, altrimenti siete voi i veri traditori di Rutigliano. Invito i rutiglianesi a fare un esame di coscienza: lasciate stare le ideologie politiche, io non ci credo più, credo solo nelle persone». Anche Delliturri, poi, è tornato sulla questione legata al manifesto commissionato dall’opposizione, non lesinando frecciate a vecchi Protagonisti della scena locale: «Mi risulta sia stato controfirmato se non addirittura firmato testualmente da una certa persona. Questa è la dimostrazione dell’affetto che lui nutre per me, dopo che l’ho fatto governare per dieci anni. Lui ora deve continuare a stare a casa perché è quello che merita, se la gente ha preferito noi significa che noi siamo capaci di governare meglio».
Non meno piccato l’intervento di Altieri: «Emiliano ha messo in atto la stessa operazione fatta qui a Rutigliano lo scorso anno: una grande armata brancaleone, da destra a sinistra tutti accomunati da un’unica grande sete di potere. Qui, poi, gli stessi che si erano alleati con il PD alle comunali, quest’anno sono stati buttati fuori anche da Alleanza Popolare, che oggi assieme a noi appoggia Schittulli. Forza Italia non esiste più. A Rutigliano è rappresentata da due persone che come si suol dire “non hanno neanche il voto della moglie”. Il centrodestra è unito da quest’altra parte».
«Dobbiamo mandare a casa la sinistra dal governo di questa Regione» – il messaggio cristallino dell’ex delfino di Berlusconi, Raffaele Fitto, accolto non proprio benissimo da alcuni rutiglianesi che ne ricordavano gli alterni trascorsi giudiziari e che qualcuno ha prontamente liquidato come “quattro sfigati buoni solo a diffamare” – «Francesco Schittulli è l’unico candidato che può rappresentare una valida alternativa alla sinistra. La Poli Bortone dal 2009 si è candidata in tutte le elezioni a tutti i livelli cambiando ogni volta partito e coalizione. Stiamo parlando di una kamikaze pronta a farsi esplodere all’interno di qualsiasi coalizione a prescindere, alla base non c’è alcun progetto politico».
Fitto ha poi concluso il suo intervento andando a toccare uno dei grandi nervi scoperti della Destra italiana: «A Berlusconi ho posto una questione politica, ma è stato inutile. Noi vogliamo andare oltre, a cominciare dalle primarie del centrodestra nel 2017, dando ai cittadini la possibilità di scegliere il proprio candidato».
A poco più di 24 ore dal voto, crediamo sia giusto evidenziare gli sforzi profusi da questa redazione, l’unica a Rutigliano, che come sempre ha inteso dare voce e spazio in egual misura a tutti gli schieramenti in campo e non solo. A tal proposito, condanniamo in maniera ferma le stigmatizzazioni assolutamente deplorevoli e inopportune fatte nei confronti della libertà di pensiero e di espressione da parte di alcuni esponenti politici o presunti tali: nessuna opinione, se autentica e personale, può essere svilita e offesa solo perché non condivisa, soprattutto se a farlo è chi invece dovrebbe essere d’esempio per gli altri in ragione dell’importante ruolo che ha ricoperto in passato e che riveste tuttora. E adesso, da bravi, silenzio.