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Agorà 5 stelle, l’onorevole Brescia a Rutigliano

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cinque rutigliano


di Michele Pesce

Erano circa un centinaio i coraggiosi che venerdì pomeriggio hanno sfidato la pioggia e la temperatura non proprio mite per assistere all’Agorà organizzata dai membri dell’Associazione “Rutigliano 5 stelle”.
Presenti all’evento, tra gli altri, il portavoce Giuseppe Brescia, deputato e membro della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione alla Camera.

Dopo una breve introduzione affidata all’attivista locale Gaetano Vavalle, si sono susseguiti una serie di brevi interventi da parte di 6 dei 14 candidati consiglieri regionali, nell’ambito della Provincia di Bari, alle elezioni del 31 maggio prossimo, che vedranno in prima fila per il M5S la candidata Presidente Antonella Laricchia, 28enne studentessa laureanda in Architettura al Politecnico di Bari.

Tra i vari contributi, da Daniele Amendolare a Claudia Gentile, da Cosimo Albanese a Fabio Leli ed Alessandra Palazzo, decisamente significativo quello di Elisabetta Pani, 39enne barese insegnante di musica, soffermatasi su uno degli aspetti più preoccupanti che stanno carattterizzando il nostro momento storico, non solo politico ma anche sociale.

«Oggi siamo circondati da una vera e propria cultura mafiosa, che si serve della violenza psicologica per condizionare le nostre azioni e le nostre scelte» - ha esordito la Pani, con un chiaro riferimento ai due presunti episodi di voto di scambio che in questi giorni hanno visto protagonisti due candidati consiglieri PD - «Questo fenomeno può essere sconfitto solo potenziando il sistema dell’istruzione e soprattutto restituendo una dignità economica ai cittadini attraverso il reddito di cittadinanza. Per far questo però, serve un’autentica rivoluzione culturale».

Seppur al momento si tratti ancora di ipotesi di reato tutte da verificare, fa in effetti specie sentir parlare di “tariffario” per rappresentanti di lista, invitati peraltro a “portare” quanti più voti possibili a fronte di un “rimborso spese” di trenta euro (ricordiamo che ai rappresentanti di lista non spetta alcuna indennità in denaro e che l’art. 416-ter del codice penale punisce con la reclusione da 4 a 10 anni chi eroga denaro in cambio della promessa di procurare voti).

Sotto questo aspetto, sicuramente, un sostegno sociale che si traduca in un reddito minimo per le fasce più povere delle popolazione, in questi giorni auspicato dallo stesso ex capogruppo del Partito Democratico alla Camera Roberto Speranza, potrebbe contribuire se non ad eliminare il fenomeno quanto meno ad arginarlo, mettendo ogni singolo individuo nelle condizioni di rifiutare questo genere di accordi.

Incisivo anche l’intervento di Giuseppe Brescia, più incentrato su diversi temi caldi di attualità presenti nell’agenda parlamentare, tra cui la vergognosa questione dei vitalizi ai condannati, la vicenda Ilva-Riva a Taranto e non ultimo il nodo legato allo sblocco, da parte della Consulta, della perequazione sui trattamenti pensionistici di importo superiore a tre volte il minimo Inps (circa 1.500 euro lordi che si tradurrebbero in rimborsi fino a 4.200 euro), che il Governo Renzi ora vorrebbe archiviare un “simpatico bonus” da 500,00 euro: «La loro specialità è la truffa semantica: inventano formule come “simpatico bonus” e “buona scuola” solo per indorare una pillola velenosa. Parlo ai pugliesi ai quali tra qualche mese deturperanno le coste con la TAP ed ai rutiglianesi che presto potrebbero accogliere i reflui nella lama San Giorgio: anziché votare per chi fa solo i propri interessi, il 31 maggio votate per voi».

Al di là degli schieramenti politici, dei personalismi e delle promesse, noi della redazione di Rutiglianoonline auspichiamo solo il rispetto delle regole e della dignità, perché tra una settimana si possa andare alle urne ad esprimere un voto davvero libero e consapevole, così come stabilito dall’art. 48 della nostra Carta Costituzionale.

 

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