Consiglio comunale: tempi, parole e risorse
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- Pubblicato Mercoledì, 22 Aprile 2015 09:51
- Scritto da Rosalba Lasorella
di Rosalba Lasorella
Il primo tepore primaverile ha scaldato anche i banchi della sala consiliare di Rutigliano, dove lo scorso 15 aprile il Consiglio Comunale ha dibattuto a lungo sui cinque punti all’ordine del giorno.
Ad aprire il confronto una lunga serie di pregiudiziali, incentrate su vecchie polemiche o questioni d’attualità che in molti casi si sono tradotte in vere e proprie provocazioni.
Le (troppe) pregiudiziali
Mentre la consigliera Dominga Lepore difendeva l’operato dell’amministrazione in tema di agricoltura e ambiente (giudicando i continui attacchi del PD come esempi di una «politica che puzza di vecchio»), l’ex candidato sindaco Nicola Giampaolo lamentava il ritardo nella costituzione delle commissioni consiliari e tornava sulla battaglia elettorale (o su un presunto accordo tra maggioranza e opposizione a suo discapito?) pretendendo un resoconto delle spese giudiziarie sostenute.
La preoccupazione per l’embargo francese sui prodotti pugliesi ha animato la pregiudiziale di Vincenzo Damato, al termine della quale Oronzo Valentini ha ricordato l’importanza della diretta radio/web del consiglio comunale («siamo ancora qui, in solitudine, a suonarcela e cantarcela») nonché il diritto della minoranza a rimettere in discussione la sentenza del TAR per proseguire -eventualmente- con il Consiglio di Stato («non ci sono accordi né agganci, ci spinge solo amore di verità»).
A concludere questa prima parte -dopo l’ennesimo richiamo alla pericolosità di via Conversano e all’inutilità di un giornalismo «spicciolo e superficiale»- il Sindaco Roberto Romagno: da lui è venuto l’invito a restare uniti «per fare di Rutigliano un fiore all’occhiello e un punto di riferimento per tutta la nazione».
Comune e Censum S.p.a.
Si giunge finalmente al primo punto all’ordine del giorno, ovvero la "mozione inerente la riscossione di somme a titolo di morosità per i ritardi riversamenti di tributi incassati per conto dell’Ente". Presentata da Oronzo Valentini, la richiesta mira a fare chiarezza su una situazione che si protrae da anni e che sembra non essersi ancora definitivamente risolta. Il riferimento è alla relazione contrattuale instauratasi tra il Comune di Rutigliano e la ditta Eurogest srl (poi Censum S.p.A.), in merito alla quale già nel 2013 (dopo i fatti di Terlizzi) si costituiva una commissione speciale d’inchiesta che –come indicato nella relazione del 29 ottobre 2013- chiedeva al Consiglio Comunale «di esprimere un indirizzo al responsabile dell’Area Tributi».
A seguito della conferenza dei capigruppo tenutasi lo scorso 2 aprile, la relazione del dott. Antonio Chiantera (scarica qui) tenta di sciogliere ogni dubbio, ma secondo Giuseppe Valenzano (PD) «non è abbastanza chiara e nulla dice in più rispetto a circa due anni fa». Sembra, infatti, priva di dati certi e di approfondimenti tali da mettere in luce il reale rapporto tra debiti e crediti in carico al Comune di Rutigliano.
Fatta salva la competenza del funzionario, su cui entrambi le parti sembrano essere pienamente concordi, il dibattito necessita di una ricostruzione degli eventi ed evidenzia uno scenario tanto ambiguo quanto stranamente esplicito. Secondo la «metodologia di calcolo semplificata» utilizzata dal dott. Chiantera, il Comune di Rutigliano vanterebbe un credito di circa 2000-2500 euro nei confronti della Censum S.p.A. Tuttavia, si specifica nel documento, «non può non considerarsi che l’azienda ha svolto per molti anni a favore dell’ente l’attività di gestione della banca dati tributaria […] con conseguenti e consistenti somme dovute dall’ente per i servizi forniti dal concessionario».
In sostanza, il Comune di Rutigliano potrebbe essere chiamato a dare molto più di quello che dovrebbe avere: «la probabilità che una richiesta avanzata dal nostro ente di pagamento di morosità da parte della società concessionaria inneschi un contenzioso dagli esiti quanto mai incerti appare, ad oggi, assai elevata».
Tale prospettiva spaventa la maggioranza, la quale -pur condividendo l’esigenza di ottimizzare le spese pubbliche e riportare in cassa quanto appartiene ai cittadini- preferisce non esporsi. «Non mi sento di assumere una posizione che possa creare un problema all’ente» afferma il Sindaco, racchiudendo così il pensiero dei consiglieri che lo hanno preceduto. Scuotono la testa i membri d’opposizione, convinti che la finanza pubblica sia «basata sulla certezza dei numeri in bilancio» e sul dovere dell’amministrazione di perseguire i valori di trasparenza e legalità.
La mozione, su cui pure aleggiano idee e proposte di emendamento, non raccoglie i voti sufficienti e viene respinta con 11 voti contrari.
Ristoro ambientale, piscina e
consiglio comunale dei ragazzi
Meno controversa (perché meno dibattuta) risulta essere la seconda mozione all’ordine del giorno, introdotta ancora dal leader di NCD e sempre orientata al recupero di denaro pubblico. Non ci sono interventi, non c’è discussione e forse comincia a pesare l’ora abbondante strappata in apertura per le pregiudiziali. Oronzo Valentini ragguaglia il consiglio sull’importanza del ristoro ambientale, riconosciuto dall’assemblea del consorzio ATO BA/5 per i comuni di Conversano, Rutigliano e Mola di Bari. Domanda, inoltre, che il Sindaco promuova tempestivamente una conferenza con i comuni interessati e determini l’esatto importo dovuto all’amministrazione rutiglianese in qualità di «comune contermine alla discarica di Conversano» (e quindi avente diritto al ristoro ambientale).
Anche questa mozione viene rigettata dalla maggioranza e all’opposizione non rimane che proseguire con la presentazione del terzo punto all’ordine del giorno.
L’unanimità sta per essere finalmente conquistata. Sull’urgenza di rimettere in funzione l’impianto natatorio comunale sito in via Adelfia, ancora inattivo dopo l’ultima gara andata deserta (5 dicembre 2013), il consiglio ha, infatti, espresso il massimo consenso e votato in maniera compatta la mozione illustrata da Antonella Berardi.
L’intento è quello di velocizzare la procedura di allestimento del bando e di aggiudicazione della gestione, nell’ottica di un impegno volto a promuovere lo sport e ad incentivare la fruizione delle strutture pubbliche locali. A ciò corrisponde la volontà di rendere la gara quanto più trasparente e partecipata possibile, attraverso un abbassamento del canone di concessione e una garanzia di gestione di durata decennale.
Ritirata l’interrogazione riguardante l’assegnazione dei buoni libro (in quanto già superata mediante apposita determina), la seduta si avvia alla conclusione con l’unanime approvazione del nuovo regolamento per la composizione e il funzionamento del consiglio comunale dei ragazzi. Tale strumento, funzionale allo sviluppo di un’autentica coscienza politica tra i cittadini più giovani, sarà presto attivato e supportato in tutte le sue fasi organizzative.
Si scioglie così una seduta consiliare che avrebbe potuto essere più concreta, se non fosse stata monopolizzata da quell’eccesso di questioni pregiudiziali che, di fatto, non hanno prodotto risultato alcuno.