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Scrutatori sorteggiati, ennesimo miracolo delle elezioni

di Brigida Forte

Ieri mattina la commissione elettorale ha scelto gli scrutatori per le imminenti elezioni comunali con il metodo più equo che c’è: il sorteggio.
Erano anni che si andava avanti con la lottizzazione degli scrutatori tra maggioranza e minoranza, che si sceglievano amici, parenti, amici degli amici, potenziali elettori.

C’è da dire che nelle ultime consultazioni elettorali politiche l’opposizione ha chiesto insistentemente, senza ottenerlo, il sorteggio contro quella spartizione. L’anno scorso è andata, quindi, a finire che l’intera maggioranza e l’amministrazione comunale si sono accaparrati l’intero parco scrutatori (vedi qui).

Dunque, ieri nella sede del Consiglio comunale si è proceduto al sorteggio. C’era pubblico nella sala e qualcuno è anche intervenuto. Una signora ha proposto la nomina degli scrutatori tra i presenti nella Sala. Un ragazzo ha fatto riferimento ad altri Paesi limitrofi dove gli scrutatori sono stati eletti tra disoccupati e studenti. Un altro ancora ha accusato la commissione elettorale di aver dormito questi mesi dato che poteva formare una lista con persone disoccupate e attingere da questo elenco dopo aver fatto i controlli sulla veridicità dello stato di disoccupazione.

Alla fine la Commissione elettorale ha deciso, appunto, per il sorteggio perché anche se avesse voluto procedere con la nomina dei disoccupati dall'elenco fornito dal Centro per l'impiego, nessuno avrebbe potuto certificare la veridicità dell’effettivo stato di disoccupazione.
Sono state chiamate tre persone dal pubblico per l'estrazione dei numeri, ad ogni numero un nome iscritto nell'elenco comunale degli scrutatori.