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Accordo elettorale PD-NCD fatto? Sembrerebbe di si

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inciucio-pd ncd


di Gianni Nicastro

Nel paese da domenica mattina scorsa non si parla d’altro e il comunicato del segretario PD Francesco Tarulli -inviato a Rutiglianoonline- non l’ha smentito, anzi, ha confermato l’ambiguità del partito più importante del centrosinistra, quello che gli dà l’ossatura politica ed elettorale. Nel comunicato c’è un’altra cosa che fa presagire quello che sembrerebbe l’epilogo dell’ultima ora: il termine, il concetto “centrosinistra” non è mai pronunciato. In tutto il comunicato il segretario non pronuncia mai la parola “centrosinistra”, il che non è spiegabile sia in termini politici che in termini elettorali.

Ed è peregrina la tesi che il centrosinistra, come nel PD sostengono, a Rutigliano non ci sia, perché, per non esserci, dovrebbe non esistere il PD a Rutigliano, perché il centrosinistra è il PD, non solo a Rutigliano. Poi c’è SEL (sinistra) e tutta una serie di liste civiche da sempre collocate nell’alveo del centrosinistra. Sostenere che il centrosinistra non esista a Rutigliano riteniamo sia funzionale a una logica di alleanze trasversali giustificate dalla scusa della fine delle ideologie che il gruppo dirigente del PD di Rutigliano sembra aver mutuato da Lanfranco Di Gioia e sposato appieno.

Una mutazione di orizzonte che è fissata in alcuni passaggi del giovane, locale, segretario del partito di Renzi: “Preso atto della situazione (...) il Partito Democratico (...) si rende dunque disponibile all’ascolto e alle proposte di tutte le forze politiche”. Tutte, senza argini non solo ideologici, ma anche di appartenenza politica, elettorale, di schieramento.

Non c’è ancora la dichiarazione ufficiale, la stiamo aspettando, la stanno aspettando i -prevedibilmente- disorientati, forse anche sconfortati, elettori dello stesso PD così come la stanno aspettando i soddisfatti e, sicuramente, entusiasti Valentini, Di Gioia, Martire, Iaffaldano, Milillo, Divella e tutto quell’elettorato, più che di destra, governativo a prescindere.

L’accordo elettorale tra PD e NCD, dunque, sarebbe cosa fatta. Il candidato sindaco che il NCD vorrebbe è l’assessore al bilancio del decennio digioiano, Franco Poli, amico personale di Lanfranco Di Gioia, dunque una garanzia di continiuità col suo decennio.

Il PD starebbe, invece, proponendo -come candidatura a sindaco dell’ “inciucio”- il giovane Lorenzo Diomede, quello a cui il consigliere Mimmo Gigante, qualche giorno fa, ha rinfacciato di presentarsi ogni volta tre mesi prima le elezioni e di sparire immediatamente dopo.

Noi stamattina abbiamo incontrato Oronzo Valentini, consigliere comunale del NCD, gli abbiamo fatto gli auguri per aver prima rotto il centrosinistra, poi imbarcato la sua forza più importante. Insomma questa volta gli ex AN, PDL, FLI, ora NCD, hanno fatto il colpo grosso, non si sono limitati a sottrarre il candidato sindaco al PD, hanno sottratto proprio il PD. A Valentini gli abbiamo, ovviamente, chiesto: è vero che avete fatto l’accordo col PD e che il candidato sindaco è Franco Poli? «No, è falso», ha risposto sfuggente. Oronzo rilasciaci una dichiarazione, ora prendo il registratore. «No, no. Ti faccio un'intervista venerdì o sabato, te lo prometto». Quindi ci vediamo domani mattina. «No sabato, sabato mattina».

Il PD è muto, o al limite parla in codice. Ma dopodomani Oronzo Valentini ci dirà cosa il PD vuole fare da grande.





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