Cronaca del consiglio comunale di ieri, prima parte
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- Pubblicato Martedì, 28 Gennaio 2014 17:50
- Scritto da La redazione
Si è conclusa ieri l’esperienza di consigliere comunale di Vittorio Berardi, entrato in consiglio nel 2009 con il seggio che la coalizione cede al candidato sindaco perdente. Allora il seggio, al professore, glielo ha ceduto Antonio Dioguardi, primo dei non eletti della lista Arcobaleno che, con la decadenza dell’ex candidato sindaco del centrosinistra, siede ora in consiglio comunale. Di questi due punti, e delle dichiarazioni fatte dal consigliere Oronzo Valentini nella sua pregiudiziale, per questione di lunghezza dell'articolo, scriveremo più diffusamente nella seconda parte della cronaca.
La solita “efficienza” dei microfoni
L’assise comincia con un imprevisto molto "prevedile" che tiene in scacco l’assemblea per trenta minuti: il mal funzionamento dell’amplificazione dell’aula. I microfoni gracchiano, sibilano in modo assordante e il presidente dell’assemblea, Matteo Colamussi, la sospende per “tre minuti” e, comunque, per il tempo necessario all’arrivo di Nicola Valenzano (Radio Canale 103) con una cassa e qualche microfono wireless.
In quei trenta minuti di problemi tecnici si consuma un acceso battibecco tra Colamussi e il consigliere di opposizione Mimmo Gigante, il quale rinfaccia al presidente l’atavico malfunzionamento dei microfoni e l’incapacità dell’amministrazione a ripararli in via definitiva o a dotare la sala consiliare di un civile, elementare, impianto fonico. Insomma, per via dei microfoni, si rischia lo slittamento del consiglio comunale direttamente alla seconda, prevista, convocazione. Alla fine l’intervento tecnico di Nicola Valenzano risolve il problema e il consiglio finalmente comincia.
Ritiro del punto
Interviene subito il presidente che ritira l’11° punto all’ordine del giorno perché lo vuole approfondire. Si tratta dell’aggiornamento del PIC (piano comunale di installazione stazioni radio-base per la telefonia mobile) e della modifica all’art. 6, comma 1, del regolamento comunale per il PIC che istituisce un Forum consultivo con tutta una serie di figure, tra queste anche le società telefoniche. La modifica vorrebbe eliminare dal forum i gestori telefonici. Comunica che si è costituito, come da noi abbondantemente annunciato, il gruppo consiliare del Nuovo Centro Destra (NCD) composto dai cinque consiglieri dell'ex FLI, gruppo al quale il presidente ha augurato un buon lavoro.
Le pregiudiziali
Il consigliere del PD Giuseppe Valenzano riferisce sul Piano di dimensionamento della Rete scolastica approvato dalla regione Puglia, piano che insiste sull’accorpamento dell’ITC di Rutigliano con quello di Turi, e chiede all’amministrazione se non sia il caso di impugnare questa decisione. Gli risponde il sindaco dicendo che l’assessore regionale Alba Sasso ha completamente ignorato le istanze del comune di Rutigliano, non solo.
La regione ha «istituito due corsi -dice ancora il sindaco- di indirizzo scientifico presso altri due licei, Triggiano e Conversano; soluzione, questa, che sicuramente in futuro metterà a serio repentaglio, a rischio, l’autonomia del liceo scientifico di Rutigliano fortemente voluta e per la quale questa comunità si è battuta».
Rispetto a questo problema Roberto Romagno si è «interfacciato» con il dirigente del locale liceo scientifico e, riferisce, «loro credo stiano valutando l’opportunità di ricorrere» e, per quanto riguarda il comune, il consiglio comunale -sempre secondo il sindaco- dovrebbe decidere quali provvedimenti assumere.
Antonio Troiani, consigliere dei Moderati, pone il problema dei perni lasciati sui marciapiedi dopo lo smontaggio dei parcometri, perni che rappresentano un pericolo per i cittadini. Anche qui il sindaco rassicura che, quanto prima, si attiverà presso gli uffici competenti per farli rimuove. A questo punto il consigliere socialista Pasquale Coletta chiede all'assemblea di fare un minuto di silenzio per il Giorno della Memoria che ricorreva proprio ieri 27 gennaio, gesto puntualmente onorato, in piedi, dall’intero consiglio e dal pubblico presente.
Scadenza TARES, TOSAP e pubblicità
Dopo le pregiudiziali si passa all’ordine del girono. Si approvano, come di rito, i verbali delle sedute precedenti, appresso il sindaco fa le sue comunicazioni (punto 2 e 3) sul prelevamento dal fondo di riserva. Da questo fondo sono stati prelevati circa 44.000 euro per spese correnti e smaltimento rifiuti. Sulla decadenza di Vittorio Berardi e sulla surroga con Antonio Dioguardi (4° e 5° punto), come detto prima, scriveremo a parte.
I punti 6, 7 e 8. Approvata, all’unanimità, la prorogata della scadenza dei termini del pagamento dei tributi comunali. L’imposta sulla pubblicità si paga entro il 30 giugno 2014, la TOSAP entro il 1° luglio successivo, il saldo TARES slitta dal 31 gennaio al 28 febbraio prossimo. Qui l’assessore Nicola Mastrocristino comunica che i contribuenti potranno pagare il saldo TARES in due rate -compresa la quota servizi indivisibili- se supera i 1000 euro.
La necessità di spostare alla fine di febbraio la scadenza del tributo che ha fatto imbestialire i contribuenti, soprattutto negli altri comuni, è dovuta all’ingente mole di avvisi (circa 7000) e alle difficoltà del sistema postale a farli recapitare in tempo, cioè in congruo anticipo rispetto alla stessa scadenza. Insomma, continua l’atteggiamento soft che l’amministrazione comunale, sulla TARES, ha assunto sin dall’inizio.
Dopo i tributi il consiglio comunale è sospeso e rimandato al prosieguo preventivamente fissato per mercoledì 29 gennaio prossimo alla stessa ora, 16:30, a causa della febbre "a 38" del presidente del consiglio e di impegni improrogabili di tre consiglieri del NCD. Microfoni permettendo.