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Risposta al "manifesto" di Alleanza Civica"

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museo-archeologico

di Antonio Fortunato

Quando si iniziò a “parlare” della costituzione di  “Alleanza Civica” espressi e manifestai il mio interesse e plauso ad una iniziativa che, avendo caratteristiche di novità,  partendo dal basso e dando voce ai cittadini, sarebbe potuta diventare forza scardinante di un vecchio e sempre uguale sistema politico “rutiglianese”.
Ho apprezzato il “decalogo”, sicuramente, più che altro, una dichiarazione di intenti … parole d’ordine (… anche se personalmente avrei previsto anche la messa a disposizione, per fini sociali, di ogni indennità e gettoni di presenza di eventuali  consiglieri ed amministratori).

Avrei sicuramente apprezzato di più  Alleanza Civica, se al decalogo fosse seguita una concreta  “presenza” su fatti concreti, se ci fosse stata una  partecipazione alla vita sociale e politica della città, se si fosse  “tuffata” sui problemi reali e concreti dei cittadini, se si fosse “presentata” alla cittadinanza con volti e programmi.

Oggi  si fa viva, su “Rutiglianoonline”,  con una serie di domande su argomenti certamente importanti e suggestivi, ma, ancora una volta, senza il “coraggio di apparire”, senza esprimere il proprio pensiero in merito, quasi senza volersi “sporcare le mani” o con la paura di “bruciarsi” prima della competizione elettorale.
Ed allora, analizziamo e vediamo, con spirito critico ma costruttivo, quali potrebbero essere le indicazioni positive e i limiti obiettivi ad una “ripartenza” e reviviscenza del Museo, del Mercato Coperto, del Cinema, della Piscina, dell’ Istituto Tecnico.

Tale analisi non può essere, evidentemente, compiuta ed esaustiva, troppe informazioni e dati mancano, troppo e molto ci sarebbe da scrivere! Certo è che il “complesso” Museo-Mercato Coperto-Piscina-Istituto Tecnico e, non dimenticherei, Palazzo San Domenico, avrebbero potuto, o potrebbero diventare, per Rutigliano, uno spettacolare, attrattivo e fruibile polo culturale, sociale, civico e sportivo.

Quali sono i limiti (certamente solo alcuni, più evidenti ed immediati) -oltre agli errori progettuali e di pianificazione esistenti sin dalla loro avvio ed al mancato successivo utilizzo dei fondi FAS-  che impediscono o rendono difficile e complicata la rinascita di questi contenitori?

Museo
Premesso che non conosco le motivazioni che ne impediscono l’apertura, ne posso immaginare almeno un paio. Il patrimonio ed i reperti archeologici, se pur trovati nel territorio di Rutigliano, sono di proprietà dello Stato; al momento di costruire il museo è mai stato stipulato un protocollo di intesa Stato/Comune per il rientro di tali reperti? E come siamo messi con le misure di sicurezza? Certamente mancano le uscite di sicurezza che ne impediscono, a mio parere, l’utilizzo della struttura, non solo come museo, ma anche come contenitore culturale e sociale. Per renderlo fruibile si dovrebbe, quantomeno prevedere la chiusura della stradina laterale e intervenire sulla struttura con uscite e scale di sicurezza su tale stradina!

Mercato Coperto
Questa struttura nasce con una idea progettuale sin dall’inizio “perdente” ed è inutilizzato -come tantissimi altri nei vari comuni- proprio perché pensato come punto di presenza di commercianti che in realtà non sono “stanziali”, ma sono degli ambulanti che girano di piazza in piazza. Così come è strutturato attualmente è di difficile utilizzo. Forse, con un po’ di fantasia e con interventi mirati e limitati potrebbe diventare sede delle varie Associazioni di Protezione Civile, di Soccorso, Patronali,  Animaliste,  o di nuove attività  o start up, ecc. -attualmente sparse sul territorio-  a cui il comune potrebbe dare ospitalità,  senza erogare più i contributi che annualmente distribuisce.

Piscina
Sulla rinascita e riutilizzo di questa struttura la vedo “dura”. Essa è lo splendido esempio di “cattedrale nel deserto”. Bella struttura, ma scelta urbanistica e collocazione territoriale assai infelice, discretamente lontana dal paese e con costi di gestione notevolmente onerosi, su una provinciale dal gran traffico, non raggiungibile dai mezzi pubblici (che a Rutigliano non esistono!) e che costringe gli utilizzatori e ad usare la macchina e i genitori dei ragazzi a doverli accompagnare e andarli a  riprendere. Nell’attuale situazione non pare si possa “reggere” e non è sostenibile economicamente!

Istituto Tecnico
E’ necessaria ed opportuna la costituzione di un unico polo scolastico Scientifico/Ist. Tecnico. Il rischio della perdita dell’autonomia del Liceo Scientifico, nei prossimi anni, è notevole (minore natalità!); l’operazione di “concentrazione”, tentata in precedenza, non è riuscita sia per un ritardo nell’affrontare la questione, sia, forse, per mancanza di comunanza di interessi. Sarebbe opportuno che tutte le forze politiche ed i cittadini si esprimessero in tutti gli ambiti per la “concentrazione” dei due istituti.

Cinema
La proprietà è privata; ovviamente la sua fruibilità è subordinata ad un ritorno di tipo economico per il proprietario!

Palazzo San Domenico
Trovo che questo sito avrebbe potuto avere notevoli potenzialità come luogo di aggregazione sociale per manifestazioni ed incontri se solo si fosse intervenuto per una sua accorta ristrutturazione utilizzando i Fondi FAS, come hanno fatto molti altri Comuni che hanno reso fruibili e disponibili alla cittadinanza ed ai  turisti  Castelli e Palazzi  di pregio.  Ma non tutto è perduto!
Qui mi fermo, anche se ci sarebbe molto e ben altro da dire.



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