I Moderati di Romagno sul piede di guerra, ma il casus belli ancora non si capisce
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- Pubblicato Lunedì, 21 Ottobre 2024 00:05
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Dopo cinque mesi della Valenzano2 i Moderati per Rutigliano, la lista civica di Roberto Romagno che ha portato in consiglio comunale lo stesso Romagno, Nicola Mastrocristino e Chiara Giuliano, ha un sussulto di opposizione. Comincia Romagno dalla sua personale pagina Facebook, con un post piuttosto duro pubblicato il 12 ottobre scorso: “Non permetterò a nessuno di sminuire o manipolare la mia intelligenza; adesso basta!”. Qui Romagno è arrabbiato, ma non si capisce con chi. Con chi ce l’ha, il mondo lo viene a sapere il 16 ottobre successivo attraverso un post della sua lista civica dal titolo: “Aggiornamento dai Moderati per Rutigliano”.
“Il nostro gruppo consiliare- esordisce il post- è impegnato a fondo nell'analisi di una vicenda che sta sollevando molte perplessità, sia per la mancanza di trasparenza amministrativa, sia per alcune decisioni che appaiono incoerenti, ambigue e al limite della legalità”. Insomma, qui la cosa è seria, si denunciano “decisioni al limite della legalità”. Cosa è successo, cosa ha fatto l’amministrazione comunale? Il post dei Moderati non ce lo dice, continua con “Stiamo esaminando con attenzione gli atti ufficiali e i documenti correlati, con l'obiettivo di far emergere tutte le contraddizioni e le criticità che questa situazione presenta”. Ancora il fatto non c’è, non si sa quali decisioni siano al limite della legalità.
“I comportamenti riscontrati -continua il post- appaiono quanto meno insoliti, e alcune scelte amministrative sembrano discostarsi dai principi di buona gestione e chiarezza che dovrebbero guidare ogni azione pubblica”. Qui i Moderati si fanno più moderati, scompaiono le decisioni al limite della legalità, che sono quelle che hanno destato più preoccupazione nei lettori di quel post. “Riteniamo -concludono- che sia nostro dovere fare piena luce su quanto accaduto e fornire ai cittadini le risposte che meritano. Restiamo vigili e determinati nel nostro impegno per garantire trasparenza e correttezza nell'interesse della comunità”.
Ora, se avessero dato pienamente corso alla conclusione del post avremmo saputo di cosa si tratta, qual è il fatto che ha suscitato un post così polemico, quali sono le decisioni al limite della legalità prese dalla Valenzano2. “Trasparenza”, “correttezza” e “piena luce”, infatti, avrebbero voluto che si spiegassero ai cittadini i dettagli della vicenda. Invece no.
Il 18 ottobre, finalmente, i Moderati, dalla loro stessa pagina Facebook, abbozzano una spiegazione. “Domande semplici, risposte tardive: le ombre dietro la delibera n. 166” è il titolo del nuovo post pubblicato dopo che “molti” lettori avevano, giustamente, chiesto chiarimenti sul primo post. Qual è il problema? “(…) le nostre perplessità sono legate alla delibera di giunta n. 166 del 14 ottobre (https://bit.ly/3U8MPP1)”. “Non solo -continua il post- le decisioni prese con tale delibera sono discutibili, ma anche la procedura e i tempi seguiti sollevano dubbi seri”.
Segue una “cronistoria” sul gruppo consiliare che, alla fine di settembre, manda una PEC al sindaco a cui chiede risposte a “semplici domande”. Le risposte non arrivano e, dopo vari solleciti, “solo il 15 ottobre, successivamente alla adozione della famigerata delibera n. 166”, i Moderati ricevono «un sussulto di risposta con la quale, timidamente e con termini aleatori e imprecisi, si è cercato di giustificare il proprio comportamento "reticente", evidenziando e amplificando in tal modo i punti oscuri della vicenda».
Quali siano i “significativi elementi di questa oscura vicenda”, nel secondo post, quello del 18 ottobre, non è ancora dato sapere. Ma è strano che i Moderati, avendo avuto risposte -sia pure timide, aleatorie e imprecise- dal sindaco il 15 ottobre, queste stesse risposte non le abbiano riferite nel post del 16 ottobre, quello che ha lanciato "l’allarme”.
Il problema, dunque, è la delibera 166 del 14 ottobre, che ha ad oggetto la “Concessione blocchi spogliatoi e sistemazione arredi impianto natatorio”. I blocchi spogliatoi sono quelli della tensostruttura abbattuta per far posto ai parcheggi del costruendo palazzetto dello sport. Nella delibera si legge che “l’ A.S.D. Audax Rutigliano Calcio” ha chiesto all’A.S.D. Giovani Aquile Rutigliano “la possibilità di disputare le proprie partite in casa presso il proprio centro sportivo sito in Rutigliano alla via Bigetti s.n.c”. Quindi "il sig. Didonna Vito Nicola, presidente dell' A.S.D. Giovani Aquile Rutigliano”, con una nota dell’11 settembre scorso, ha richiesto al comune “la concessione in comodato d'uso gratuito” del blocco spogliatoi. Con la stessa delibera la giunta ha concesso, sempre in comodato d’uso gratuito, “gli arredi dell’impianto natatorio comunale (armadietti e panche) alla scuola media A. Manzoni”.
Qual è il lato “oscuro” di questa vicenda, il comodato d’uso gratuito? Non credo, è una pratica concessa alle pubbliche amministrazioni. I tempi e la procedura? Nei due post, però, non si dettaglia nulla circa i tempi e la procedura. A questo punto aspettiamo il terzo post su Facebook dai Moderati per Rutigliano, che -ovviamente- fanno bene a fare opposizione, ma ci vorrebbe più chiarezza e completezza di informazione quando si denunciano fatti “al limite della legalità” e, forse, non limitarsi solo a qualche post su Facebook.
Sarebbe importante riportare la politica innanzitutto nei suoi luoghi storici, nel paese, tra i cittadini e nell’aula consiliare. E’ qui che la politica deve essere esercitata, poi può anche sbarcare sui social per dargli una eco più ampia, ma è nella vita reale che si fa la politica, l’opposizione.
Commenti
E bravi ai Moderati!
A differenza della Dx rutiglianese emigrata a Bari
Il comodato è stato concesso al richiedente!
Continua a non capirsi un c...o!