Ripartizione degli assessori, la maggioranza Valenzano2 divisa a metà
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Luglio 2024 12:43
- Scritto da Gianni Nicastro
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di Gianni Nicastro
Le postazioni importanti, i cinque assessorati e la presidenza del consiglio, dividono la maggioranza tra PD, Amiamo Rutigliano e Denominatore Comune -sulle posizione dello stesso PD che rivendica due assessorati- e Rutigliano Attiva, M5S e MAR che vogliono quelle sei postazioni distribuite equamente tra le sei forze politiche della stessa maggioranza. La situazione non è di poco conto e ripropone con forza la questione della pari dignità delle forze politiche che compongono una coalizione quando questa, poi, si ritrova a vincere le elezioni.
Sulla pari dignità capita, spesso, che le amministrazioni cadono in corso d’opera o, addirittura, non partano o partano male, con criticità importanti che possono degenerare in rottura nel corso dei cinque anni. Succederà qualcosa di simile qui da noi? Dipende, da come il PD reagirà a questa nuova situazione, che ha rotto l’idillio della vittoria.
Ieri, in un incontro di coalizione, consumata la rottura sulla ripartizione, il partito più votato si è riservato di decidere, se addivenire alla richiesta di sostanziale pari dignità delle tre liste “dissidenti” o insistere sulla rivendicazione del peso specifico, quello meramente elettorale, di ogni lista. Nel secondo caso resterebbe fuori dalla ripartizione il MAR di Franco Delliturri. In quest'altro caso, se pur il resto della coalizione, alla fine, dovesse condividere la posizione dei due assessorati al PD, l’amministrazione Valenzano2 partirebbe con una criticità. Quanto importante sarà questa criticità lo dimostrerà il modo con il quale Franco Delliturri “digerirà” l’essere escluso dalla giunta comunale e anche dalla presidenza del consiglio.
Ora, come mai si è venuta a creare una simile situazione? Non c’erano accordi -magari scritti- tra le liste che componevano la coalizione di Giuseppe Valenzano circa la questione che oggi li sta dividendo?
Proprio perché si trattava di una coalizione composita le cose andavano messe in chiaro sin da allora: uno vale uno o uno vale per quanti voti prende? Per le tre liste “dissidenti” l’accordo c’era, sia pure tacito, non scritto; per le altre tre non c’era nessun accordo.
Generalmente, in queste situazioni i rapporti di forza giocano un ruolo importante. MAR, M5S e Rutigliano Attiva valgono quattro consiglieri su dieci, sul piano elettorale valgono 2311 voti (dati “Eligendo”) il 38,14% della coalizione. Se a questi si aggiunge il peso (519 voti) della lista esclusa dalla ripartizione dei seggi, quindi dalla giunta, Impegno per Rutigliano, si arriva al 45% della coalizione. Una maggioranza con sei consiglieri -più il voto del sindaco- e con il 45% della coalizione “scontenta”, non va da nessuna parte.
Faccio notare una cosa politicamente interessante. In realtà il problema ce l’ha solo il MAR, elettoralmente ultimo partito; rimarrebbe fuori dalla giunta se dovesse passare la linea del PD e delle sue due liste satellite. Ieri il M5S e Rutigliano Attiva hanno solidarizzato con il MAR pur avendo la certezza di un assessorato a testa; una solidarietà che prefigura, o potrebbe prefigurare, un fronte politico dentro la maggioranza contrapposto al fronte PD-satelliti. Come ho sostenuto nell'analisi elettorale del voto amministrativo (qui), per metà questa maggioranza è diversa da quella -ubbidiente e costantemente allineata- dei cinque anni passati. Una metà politicamente non assimilabile all'area PD come lo sono, invece, Amiamo Rutigliano e Denominatore Comune.
Due criticità importanti (assessorati e autonomia) per lo schieramento di maggioranza e una bella gatta da pelare per il PD, partito che più di altri ha vinto le elezioni e che deve scegliere tra la rivendicazione, legittima, del proprio peso elettorale e la maturità politica di rinunciarvi nel bene generale della coalizione e, quindi, della futura amministrazione comunale.
Cosa sceglierà il PD, lo sapremo domani mattina se ci sarà dato di sapere, o a breve, o comunque entro il 20 luglio prossimo, giorno entro cui deve tenersi il consiglo comunale per la scadenza della presentazione e approvazione del Piano Economico Finanaziario (PEF) della TARI.
Aggiornato alle ore 13:47
Commenti
Può andare in opposizione senza problemi.
Roba da prima Reppublica
Onestà
...una fetta di torta a Palmino...
C'è da scegliere se avere una giunta equamente rappresentativa o rappresentativa sulla base del peso elettorale. Ponendo che gli assessorati siano 6 (includendovi anche la presidenza del consiglio) il "manuale cencelli" vuole che 2 -e non più di due- vadano al PD, 1 ad Amiamo Rutigliano, 1 a Rutigliano Attiva, 1 al M5S, 1 a Denominatore comune. Esauriti i 6 assessorati il MAR rimane fuori dalla spartizione cencelliana. A questo punto se il direttivo del PD stasera dovesse decidere che il riferimento sia il manuale Cencelli e MAR, M5S e Rutigliano Attiva dovessero insiste per l'inclusione anche del MAR la rottura è inevitabile. Si tratterà di vedere fino a che punto le tre liste "anticencelli" siano disposte a forzare la situazione. Io ritengo che, alla fine, prevarrà il buon senso e la ripartizione sarà equa; nel caso contrario -e le norme lo permettano- il 19 luglio Valenzano si presenta in consilio comunale senza giunta, approvano il PEF-TARI e rimandano le trattative sulla composizione della giunta. Alla fine la quadra la troveranno perchè l'alternativa, fermo restando l'irrigidimento delle posizioni, è il commissario e le elezioni.
Così come agli altri un assessorato.