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L’iraq dopo Saddam, mostra fotografica e concerto

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COMUNICATO STAMPA
 

"Come Luna nuova"
 Concerto per oud e live electronics di Adolfo La Volpe
24 Novembre - Castello di Mola di Bari - Ingresso gratuito

 
La Cooperativa Camera a Sud è lieta di invitare al concerto per il finissage della mostra fotografica Non scherzare con la corda del boia. L’iraq dopo Saddam, un progetto di Savino Carbone che esplora le conseguenze della Seconda Guerra del Golfo a vent'anni dal suo inizio.

Il concertocome-luna-nuova-1
“Come Luna Nuova” è una suite in sette movimenti per oud e live electronics, un canto sospeso tra l’antico ed ilmoderno, tra il molto vicino ed il molto lontano, liberamente ispirato ai versi del grande trovatore caucasico del XVIII secolo Sayat-Nova, la cui poesia
d’amore, “sospesa tra le illuminazioni della bellezza e il dolore della storia”, dialoga oggi con l’opera dalle brucianti istanze rivoluzionarie di Muzaffar Al Nawab, poeta iracheno del XX secolo. Similmente l’oud, strumento dalle origini nobili e remotissime, incontra le nuove tecnologie ed in esse si completa e si trasfigura in una luna nuova, “che cresce e in cerchio si perfeziona”.

Il musicista
ADOLFO LA VOLPE - polistrumentista, compositore, improvvisatore, sound artist. Ha tenuto concerti in Italia e all’estero, inciso –tra progetti personali e collaborazioni- circa settanta album, pubblicati da etichette discografiche italiane, olandesi, inglesi e canadesi, e suonato –tra gli altri- con Eugenio Colombo, Gianni Lenoci, Steve Potts, Stefano Battaglia, Daniele Di Bonaventura, Pino Minafra, Paolo Damiani, Michele Rabbia, William Parker, Karl Berger, Kent Carter, Markus Stockhausen.come-luna-nuova-2
Pratica e studia alcune musiche di tradizione e gli strumenti musicali ad esse correlati (oud, tar, chitarra portoghese, bouzouki irlandese, saz, banjo, cetra corsa, etc.) ed è attualmente membro di numerosi ensembles attivi in ambiti artisticamente diversi, dalla world music e musiche di tradizione alle nuove musiche di derivazione jazzistica, al rock ed all’improvvisazione radicale. Ha composto ed eseguito musica per danza contemporanea, teatro, cinema.

La mostra
Non scherzare con la corda del boia. L’iraq dopo Saddam ﻻ ﺗﻌﺒﺚ ﺑﺤﺒﻞ اﻟﺠﻼد, è un percorso fotografico che racconta l’Iraq contemporaneo, un paese ancora segnato dalle cicatrici di un conflitto in cui hanno perso la vita un milione di iracheni. Da Mossul a Basra, l’opera di Savino Carbone, attraverso un bianco e nero lontano dal tempo della cronaca, ci conduce tra le rovine e i fantasmi della guerra, offrendo una visione intima di una società che si rifonda ogni giorno, tra riti collettivi e lotte identitarie, e che oggi assiste alla rinascita delle pratiche sciite, sotto l’egida dell’Iran, la cui influenza è sempre più forte dopo la vittoria contro lo Stato Islamico nel nord. Sospeso tra le ingerenze del regime degli Ayatollah e delle politiche statunitensi, Carbone si muove in un Iraq che fatica a trovare stabilità e, come in una grande Tecla, assiste impotente al fallimento di tutti i tentativi di ricostruzione, rivelandosi come il grande laboratorio del Medio Oriente contemporaneo.

La mostra sarà visitabile fino al 24 novembre 2024, presso il Castello di Mola di Bari, con ingresso gratuito. Si tratta di una produzione a cura della Coop. Camera a Sud Impresa Sociale, con la collaborazione di Voga Art Project e il sostegno del Ministero della Cultura e di SIAE nell'ambito del programma "Per Chi Crea", con il patrocinio del Comune di Mola di Bari.

Camera a Sud Impresa sociale

 

 

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