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Il sindaco Giuseppe Colonna querela per diffamazione una ventina di cittadini

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IL SINDACO DI MOLA DI BARI NEL NOVEMBRE SCORSO QUERELO’ NUMEROSI CITTADINI. CON UNA RISPOSTA CIVILE E DEMOCRATICA, OLTRE 1.100 PERSONE HANNO FIRMATO UNA PETIZIONE, GIA’ INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, AL PREFETTO E AL PROCURATORE CAPO DELLA REPUBBLICA DI BARI PER CHIEDERE IL RISPETTO DELLA LIBERTA’ DI PAROLA E DI STAMPA, PROTETTI DALLA COSTITUZIONE

Se allo storico prof. Luciano Canfora hanno manifestato solidarietà circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini firmatari di un documento di sostegno nel processo che lo vedrà contrapposto alla premier Giorgia Meloni, a Mola di Bari si sono mobilitati in oltre 1.100 intorno al Comitato per l’emergenza democratica.

Infatti, non è una novità che il Sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, abbia querelato nel novembre scorso una ventina di cittadini molesi, tra cui il referente regionale di un’associazione nazionale per la tutela dei disabili, il direttore responsabile di un giornale locale, il presidente di un sodalizio per la tutela di beni paesaggistici e storici rurali, e alcuni attivisti ambientalisti e di cittadinanza attiva, con accuse di diffamazione su blog e stampa on line.
Il “Comitato per l’emergenza democratica”, prontamente costituitosi a Mola all’indomani delle querele a raffica del Sindaco Colonna, dopo aver organizzato un incontro pubblico presso il Castello Angioino, tenutosi nel dicembre scorso, ha raccolto 1.110 firme di adesione, circa il 10% dei votanti alle ultime elezioni comunali, al testo di una petizione di sostegno e solidarietà, secondo le norme europee, tutte apposte con documento di riconoscimento valido e, quindi, con un impegno diretto in prima persona, non facile in tempi di adesioni meramente virtuali.
La petizione, per la difesa del diritto di pensiero, parola, critica politica e libera stampa, protetto dall’art. 21 della Costituzione, è stata inviata, insieme alle numerose firme, con comunicazione ufficiale dello scorso 11 marzo, via posta elettronica certificata, dallo studio legale dell’avv. Sciannameo di Mola di Bari, al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella, nella sua qualità di primo difensore dei valori costituzionali, al Prefetto di Bari dott. Francesco Russo, con richiesta di incontro, garante del buon andamento degli Enti locali, e, per conoscenza, al dott. Roberto Rossi, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Bari.

Un tentativo di bonaria composizione della vicenda, scaturito da un documento votato all’unanimità da oltre cento cittadini presenti all’assemblea pubblica dello scorso dicembre, è stato respinto dal Sindaco Giuseppe Colonna, sebbene il contenuto mirasse all’istituzione di un tavolo di concertazione tra il Primo cittadino e i rappresentanti dell’associazionismo e della stampa locale, allo scopo di definire un comune protocollo di comunicazione per prevenire i conflitti, basato sul reciproco rispetto, pur nella differenza dei ruoli e nell’autonomia di giudizio e di iniziativa pubblica.

Mola di Bari, 2 aprile 2024
Comitato per l’emergenza democratica di Mola di Bari

 

Commenti  

 
0 # Urla 2024-04-04 17:16
non è che solo perché si scrive sui social, possiamo buttare fango su tutti.
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0 # Picchio 2024-04-04 17:14
Pero non si sa da cosa scaturisce questa situazione, prego dire qualcosa
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0 # Urla 2024-04-04 17:12
Se non si cade nelle offese... i giudizi ci stanno, è la maleducazione che non trova scuse
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0 # Cittadino 2024-04-04 13:55
Le offese immorali come sulla presidente del consiglio sono da censurare.
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0 # Feccia 2024-04-04 09:35
Questi sono i signori acculturati di sinistra..non si può esprimere il proprio pensiero
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0 # Non ho stato io 2024-04-04 09:15
Il solito atteggiamento * di qualcuno *. Ma sta finendo...
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