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Gara ponte gestione dei rifiuti a Rutigliano, perplessità sulle scelte dell’amministrazione

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di Gianni Nicastro

Il 31 ottobre scorso è scaduto il contratto per la gestione del servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti sottoscritto nel 2011 da comune e ditta Gassi-Esposito. Qualche giorno prima della scadenza la giunta comunale ha deliberato la prevista proroga del servizio, nelle more dell’attivazione della gestione unitaria nei sei comuni dell’ARO BA/7. La proroga è di un anno e va dall’1 novembre 2020 al 30 ottobre 2021.

In questo anno di proroga dove essere messo a punto un nuovo progetto della gestione dei rifiuti sulla base del quale espletare la gara ponte per un appalto di due anni che dovrebbe traghettare il comune di Rutigliano verso la gestione unitaria in ARO. La progettazione di questo nuovo servizio, e degli atti di gara, è stata affidata “in via diretta”, a un costo di 5.500 euro, allo studio Cincavalli-De Pacale Ingegneri Associati sulla base dell’art. 36 del Codice degli Appalti.

Nella determina di affidamento si legge che “lo studio Cincavalli–DePascali Ingegneri Associati ha prodotto il proprio curriculum professionale attestante l’ampia e documentata attività svolta per le varie amministrazioni locali, ivi inclusa la progettazione per conto dell’ARO BA/7”. E’ vero che lo studio Cincavalli ha svogara-ponte-rifiuti-rutigliano-2lto, o svolge, la sua attività per le varie amministrazioni locali; è vero anche -come si legge nel suo curriculum- che questo Studio ha progettato per conto di privati, società proprietarie di discariche nella provincia di Bari e appaltatrici di servizi di gestione dei rifiuti o che, comunque, operano, o hanno operato, nel settore.

Lo studio Cincavalli ha progettato, come si legge nella citazione, il Piano industriale per la gara d’appalto della gestione unitaria dei sei comuni ARO BA/7, piano approvato a febbraio 2015 e ratificato dal consiglio comunale di Rutigliano il 7 maggio successivo con il voto contrario di Giuseppe Valenzano, attuale sindaco, allora consigliere di opposizione.

Il consigliere Valenzano, insieme ad altri consiglieri di opposizione, a novembre di quello stesso anno, ha presentato una mozione (qui) che andava a modificare, eliminare e ridurre gli esorbitanti  costi della gestione dei rifiuti previsti per il comune di Rutigliano dal Piano industriale progettato dalla Cincavalli associati. In considerazione delle tante criticità contestate, quella mozione chiedeva anche la “convocazione di un consiglio comunale per l’annullamento in autotutela del piano industriale e di tutti gli atti ad esso connessi”. La mozione porta la firma di Giuseppe Valenzano, Antonella Berardi, Domenico Altieri, Nicola Giampaolo, Michele Martire e Oronzo Valentini. Ai consiglieri Valenzano, Berardi… nel 2015 non è riuscito di annullare in autotutela quel piano perché la maggioranza che reggeva l’amministrazione Romagno2 vi si oppose.

E’ stato, poi, il commissario prefettizio del comune di Noicattaro a sospendere l’efficacia della delibera con la quale questo stesso comune aveva approvato il Piano industriale in questione. Una sospensione dovuta agli eccesivi costi che il Piano prevedeva per la gestione del servizio nel comune di Noicattaro. Sia il comune di Noicattaro che quello di Rutigliano, allora, riuscirono ad ottenere un abbattimento dei costi (rispettivamente di 500mila e 340mila euro) a fronte, però, di una diminuzione dei servizi.

Lo stesso piano è stato fortemente contestato dall’attuale sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato, sin dal momento del suo insediamento ingaggiando una battaglia sia contro il Piano che contro la gara d’appalto che ne è seguita e aggiudicata nel 2017. Gara poi definitivamente annullata attraverso un procedimento di riesame attivato dallo stesso ARO BA/7. Insieme alla gara d’appalto, l’ARO, nel 2018, ha revocato anche il Piano industriale progettato nel 2015 da Cincavalli e associati, perché “non risultava più adeguato agli sviluppi gestionali recenti”, perché “presentava una serie di criticità, prima fra tuttgara-ponte-rifiuti-rutigliano-1e i proventi decisamente più elevati di quelli realmente sostenuti dagli stessi Comuni nell’ambito delle procedure di gara ponte medio tempore espletate” e “per tutte le criticità tecnico – economiche emerse e recepite nelle motivazioni degli atti trasmessi dai Comuni facenti parte dell'Ambito di raccolta ottimale ARO n.7 di Bari…”, così si legge nella delibera ARO n. 1 del 19 marzo 2019 (qui).

Ora, alla luce di questo portato storico, forse era più opportuno affidare la progettazione della gara ponte per il comune di Rutigliano ad altri tecnici, una opportunità suggerita anche da un’altra questione, direi più importante.

Nell’ambito dell’aggiornamento e adeguamento del Piano industriale ARO revocato, affidati allo stesso studio, Cincavalli e associati hanno rielaborato i vari quadri economici dei sei comuni da cui si desumono i costi della gestione sia per comune che complessivamente. In riferimento al comune di Rutigliano, in ambito ARO, Cincavalli ha previsto un costo annuale della gestione dei rifiuti di 2.400.000 euro per gli stessi servizi -che l’attuale gestore svolge da oltre nove anni- con in più la raccolta del vetro a domicilio dal costo preventivato di 83.000 euro l’anno. In sede ARO, dunque, la gestione per il comune di Rutigliano verrà e a costare 600.000 euro in più del canone che attualmente paga alla Gassi-Esposito (1.700.000 euro, costo canone annuo aggiornato a dicembre 2018).

Come riportato più su, il comune ha affidato la progettazione della gara ponte allo studio Cincavalli che ha già progettato la futura gestione dello stesso servizio, in forma associata in ARO, a un costo di 2,4 milioni di euro. La domanda è la seguente: potrà lo stesso studio elaborare un progetto di gestione dei rifiuti e dell’igiene urbana con costi magari più bassi rispetto a quelli già pianificati in sede ARO per lo stesso comune di Rutigliano? E’ difficile, perché sarebbe come dire che si può progettare un servizio che costi meno di quello che lo stesso studio Cincavalli ha preventivato in sede ARO per lo stesso comune.

La perplessità è tutta qui. Dal momento che il progettista lo si poteva scegliere ad incarico diretto, senza gara o manifestazione di interesse, sarebbe stato meglio, forse, incaricare un progettista, o uno studio associato, diverso. Avremmo, in questo caso, finalmente ottenuto un confronto di congruità tra il progetto presentato da Cincavalli in sede ARO per il comune di Rutigliano, e il progetto della gara ponte redatto da uno o altri diversi progettisti per lo stesso comune di Rutigliano. Un’occasione di “verifica” che l’amministrazione Valenzano non avrebbe dovuto perdere.

 

 

 

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