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Stasera presentazione del libro e musica, al Museo civico

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capuozzo-segreto-maro

Giovedì  10
Presentazione del libro “IL SEGRETO DEI MARÒ”
di TONY CAPUOZZO - Inviato Mediaset
con l’on. Nuccio Altieri, componente commissione Cultura alla Camera
Intervento Musicale con Paola Arnesano, Vince Abbracciante
e Roberto Ottaviano

Il segreto dei marò - Toni Capuozzo
Pagine: 280
Codice: 14477
EAN 9788842556138
Collana: Testimonianze fra cronaca e storia - Le nuove guerre

Potete credere per principio a Latorre e Girone quando dicono: «Siamo innocenti». Potete, sempre per principio, non credergli. Potete considerare le contraddizioni dell’indagine indiana importanti, oppure marginali. Ma chiedetevi: com’è possibile che dopo tre anni e mezzo i due marò non siano stati ancora rinviati a giudizio?

Il 15 febbraio 2012 nell’Oceano Indiano due pescatori vengono uccisi da una raffica di colpi sparata da una nave mercantile. Nello stesso giorno la Enrica Lexie, petroliera italiana con a bordo un Nucleo Militare di Protezione, ha respinto un tentativo di abbordaggio. Nel giro di poche ore la nave italiana inverte la rotta e viene fatta ormeggiare nel porto di Kochi, e qualche giorno dopo i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengono arrestati. Comincia così il «caso marò», una vicenda che è diventata un limbo giudiziario fatto di inchieste approssimative, estenuanti dibattiti sulla giurisdizione e sull’immunità funzionale, rinvii e nulla di fatto.

Toni Capuozzo ricostruisce gli eventi, a cominciare dalla legge che consentì l’impiego di personale militare a bordo di navi mercantili. Spiega il groviglio giuridico che ha intrappolato due Paesi amici, l’Italia e l’India, e il peso degli interessi economici e politici che hanno condizionato la vicenda, gli errori di tre governi e cinque ministri degli Esteri italiani. Ma soprattutto ricostruisce l’incidente del 15 febbraio facendo emergere tutte le contraddizioni e le lacune dell’inchiesta indiana e avanzando un’ipotesi di innocenza dei due militari, mai fatta propria dalla diplomazia italiana. Latorre e Girone hanno sempre detto: «Siamo innocenti». Ma nessuno finora gli ha creduto. Perché?
L'Autore
Toni Capuozzo, nato in Friuli da padre napoletano e madre triestina, laureatosi in Sociologia a Trento, è giornalista dal 1979. Ha seguito, per la carta stampata (da «Lotta continua» a «Reporter», da «Panorama Mese» a «Epoca») e per la televisione (Studio Aperto, Tg4, Tg5), i conflitti in America Latina, Africa, Medio Oriente, Balcani e Asia. Dal 2001 cura e conduce il settimanale Terra!. Tra le sue pubblicazioni Il Giorno dopo la guerra (1996), Occhiaie di riguardo (2007), Adiós (2007) e Le guerre spiegate ai ragazzi (2012). Nel 2009 ha messo in scena, con Mauro Corona e Luigi Maieron, Tre uomini di parola, uno spettacolo i cui proventi hanno finanziato la costruzione di una casa-alloggio per il centro grandi ustionati di Herat (Afghanistan).

Curriculum M° Roberto Ottaviano
Direttore Artistico Associazione “Nel Gioco del Jazz”

Presente nel panorama musicale da quasi trent'anni, Roberto Ottaviano (compositore, sassofonista, didatta) ha fatto il suo debutto discografico come leader nel 1983 con "Aspects" per la Tactus Records, presentando un ensemble forte di personalità come Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu e Carlo Actis Dato ed un lavoro tra scrittura ed improvvisazione già maturo ed avanzato per la produzione musicale italiana presente in quel periodo.Da allora viene considerato unanimemente, per scelte, progettualità e distacco dalle mode, come una fra le voci europee più significative, anche se di certo un po’ scomodo ed imprevedibile 'outsider', ponendosi inevitabilmente all'attenzione di musicisti e critica internazionale grazie ad una quindicina di albums a suo nome, una cinquantina in collaborazione con altre formazioni e la partecipazione a numerosi festivals in Europa, Stati Uniti, America Latina, Asia ed Africa.

Nato a Bari il 21 Dicembre 1957, si appassiona ben presto a tutta la musica e ne diventa un fanatico divoratore. Sentendo forte l'esigenza di cominciare a produrre personalmente quei suoni e quelle visioni che tanto lo appassionano comincia a studiare a 14 anni la batteria ed il flauto come autodidatta, passando successivamente al clarinetto che studia per cinque anni con Antonio Di Maso presso il Conservatorio N. Piccinni di Bari. Ma è il saxofono che in realtà lo interessa e quindi inizia il suo apprendistato come autodidatta facendo tesoro dei consigli di alcuni maestri di Banda e, alla vecchia maniera, cercando di carpire dai dischi delle sue prime fonti di ispirazione, Lester Young e John Coltrane, l'importanza del suono, degli accenti e della creatività. Grazie al fortuito incontro con Steve Lacy, suo modello e mentore, ne approfondirà  sistematicamente lo studio in particolar modo sul soprano, nel periodo '80-'86 tra Parigi e l'Italia.

Contemporaneamente a Perugia con il grande virtuoso classico Federico Mondelci metterà a punto una preparazione tecnica per così dire 'pura' partendo dalla tradizionale scuola francese che lo porterà a conseguire il Diploma nel 1984. Tra la fine degli anni '70 e la prima parte degli '80 frequenterà inoltre alcuni stages con Evan Parker e con Jimmy Giuffre. Per l'armonia e la composizione classica studia con Walter Boncompagni e frequenta alcuni stages tenuti da Giacomo Manzoni e Luigi Nono. In occasione di alcuni soggiorni statunitensi studierà invece armonia, arrangiamento e composizione jazz con Ran Blake, Bill Russo, e George Russell frequentando con quest'ultimo  anche un Workshop di una settimana in Austria.

Nonostante la sua città in quegli anni non offrisse che pochissime occasioni per entrare in contatto con la musica afroamericana, Ottaviano compirà le sue prime esperienze Jazzistiche all'interno di una big band locale che ospiterà periodicamente alcuni illustri musicisti di passaggio tra i quali Buck Clayton, Ernie Wilkins, Benny Bailey, Sal Nistico e grazie ai quali avrà modo di entrare nel vivo delle questioni dell'improvvisazione, riprendendole poi in seno ad un altro organico orchestrale, la Mitteleuropa Orchestra di Andrea Centazzo in cui vi militeranno fra gli altri Gianluigi Trovesi, Radu Malfatti e Carlos Zingaro.

Parallelamente all’attività di musicista, Ottaviano affiancherà inoltre quella di organizzatore portando sulle scene pugliesi per la prima volta artisti del calibro di Anthony Braxton. Muhal Richard Abrams, Richard Teitelbaum, Frederic Rzewsky, Alvin Curran. E’ stato l’inventore ed il direttore artistico del Festival Internazionale “Time Zones” che ha ospitato Jon Hassell, Laurie Anderson, David Sylvian, Michael Nyman, Terry Riley, Meredith Monk, John Zorn e tantissimi altri,  imponendosi come modello culturale di incrocio fra culture sonore. Sebbene l'evoluzione musicale di Ottaviano, di cui più volte è stata evidenziata la vena fortemente lirica ed italiana è certamente legata alla grande storia afroamericana, tuttavia egli ha sempre cercato come compositore ed improvvisatore di adattarvi una chiave di lettura personale ed avere un rapporto dialettico con questa tradizione estetica e filosofica credendo fermamente che uno dei suoi insegnamenti principali debba essere per tutti quello di portarvi un contributo individuale.

Per questa ragione egli ha sempre cercato di evidenziare, senza forzature, il collegamento con la propria cultura europea, le varie possibilità di integrazione tra scrittura ed improvvisazione e l'assimilazione di tutti quegli elementi derivati dalle esperienze fatte in altri contesti culturali dal teatro alla danza al cinema alla poesia alle arti figurative. Dal '79 è quindi alla costante ricerca di una sua precisa fisionomia musicale dando performances solistiche, un tipo di espressione mai abbandonata, in spazi anche molto atipici come i musei, i siti industriali dismessi, le carceri ed i  centri psichiatrici, e collaborando con alcuni fra i più importanti musicisti americani, europei ed extraoccidentali, molto vari per stile e concezione ma ugualmente spinti dalla stessa aspirazione inventiva. Alcuni fra questi: Dizzy Gillespie, Art Farmer, Mal Waldron, Albert Mangelsdorff, Chet Baker, Enrico Rava, Georg Grawe, Franz Koglmann, Barre Phillips, Keith Tippett, Giorgio Gaslini, Ray Anderson, Steve Swallow, Irene Schweizer, Kenny Wheeler, Ran Blake, Henry Texier, Paul Bley, Aldo Romano, Myra Melford, Tony Oxley, Misha Mengelberg, Han Bennink, Mark Dresser, John Taylor, Graham Haynes, Myra Melford, Tony Oxley, Ralph Alessi, Marc Ducret, Francis Bebey, Trilok Gurtu, Lamina Kontè, il gruppo coreano "SaMulNoRi" ,  il "Singing Drums" e l’European Chamber Ensemble di Pierre Favre. Attualmente dirige il proprio quartetto "Pinturas" ed il quartetto “Roba” con Glenn Ferris, Jean Jacques Avenel e John Betsch. Fa parte del quintetto "Canto General" con il batterista sud africano Louis Moholo, del Karl Berger All Stars con tra gli altri Mark Helias e Bob Stewart, e della Minafric Orchestra di Pino Minafra.

Come leader e come freelance ha modo di fare tournee' in varie parti del mondo comparendo in alcuni fra i piu' importanti festivals in Germania, Austria, Inghilterra, Irlanda, Scozia, Francia, Spagna, Portogallo, oltre che in India, Messico, Stati Uniti, Brasile, Israele ed in alcuni stati africani come Marocco, Senegal e Cameroun. Nel Giugno 2000 realizza inoltre un importante scambio musicale con alcuni musicisti africani in Senegal e Cameroun, esibendosi anche alla Maison De La Culture "Douta Sek" di Dakar con i musicisti dell'Orchestre Nationale. La sua presenza discografica è documentata da etichette come la Red, Splasc(h), Soul Note, Dodicilune, Hat Art, Intakt, ECM, DIW, Ogun, ed inoltre realizza diverse colonne sonore ed ambientazioni musicali collaborando con artisti  quali Nam June Paik, Joseph Beuys, Biagio Caldarelli, Teri Weikel, Raimond  Depardon.  Il suo talento è stato più volte premiato attraverso i referendum delle riviste: Jazz 360 degrees (Svizzera), Cadence (USA), Musica e Dischi e Musica Jazz (Italia).

Come didatta ha tenuto clinics e seminari a Woodstock N.Y., nei conservatori di Mexico City, Vienna e Groningen, ed in libere istituzioni ad Urbino, Cagliari, Firenze, Siracusa, Roma. E' autore del libro "Il sax: lo strumento, la storia, i protagonisti" F.Muzzio editore. Padova e dal 1989 è titolare della cattedra di Musica Jazz presso il Conservatorio N.Piccinni di Bari ed è direttore del Corso di Laurea di I° e 2° Livello del Dipartimento di Jazz e Musiche Improvvisate. Dal 2004 è direttore artistico del festival internazionale BariInJazz e sta lavorando ad un progetto con la Comunità Europea  per la realizzazione di un Centro Studi per l’improvvisazione musicale nelle culture del Mediterraneo dal Maghreb ai Balcani, e dalla Grecia alla penisola Iberica. Pubblicazioni: "Il sax: lo strumento, la storia, i protagonisti" (F.Muzzio ed.) "Expanding the Horn" (Universal). Articoli per : Musica Jazz, Jazz It, Laboratorio Musica, Papirorosa, Athanor, Bollettino della Società della Musica Afroamericana,  Musica Oggi, Corriere della Sera, Gazzetta del Mezzogiorno. Programmi radiofonici RAI: “Il Jazz, improvvisazione e creatività nella musica”, “Battiti” Masterclasses a Siena Jazz In.Jam, Università di Milano. Direzione artistica: Cinestudio, Time Zones, Strange Fruit, Jazz & Dintorni, Tangram, Fonomanie, BariInJazz, Nel Gioco del Jazz.

Paola Arnesano nasce a Bari.
Studia canto con il soprano Maria Grazia Pani e contemporaneamente recitazione con Antonella Porfido e Franco Damascelli. Il suo esordio come jazz singer risale alla fine degli anni '80, con il quintetto a suo nome con cui occasionalmente ancora collabora, formato tra gli altri da Mario Rosini al piano. Studia pianoforte con Nico Marziliano e arrangiamento per big band con il m° Luigi Giannatempo.

Innamorata del jazz samba e della bossanova, ne studia lingua e repertorio, che sfocierà nella costituzione di gruppi stabili agli inizi degli anni '90 come Abrasileirado e Trio de Janeiro, di cui è coleader Guido Di Leone. Fondamentalmente attratta dalle cantanti cool degli anni '50, inizia ad affrontare progetti originali, come canzoni italiane degli anni '40 in chiave jazz, o brani più moderni mai cantati, ai quali aggiunge testi. Inizia nello stesso periodo anche a comporre, ed il tutto sfocierà nei suoi due primi dischi. Nel frattempo viene chiamata a far parte stabilmente del quartetto del contrabbassista Attilio Zanchi, con Guido Di Leone e Gilson Silveira. Ha collaborazione stabile, inoltre, con Davide Santorsola, Mimmo Campanale e Maurizio Quintavalle. In quel periodo arriva al secondo posto al Premio Urbani.

Collabora con grossi nomi del panorama jazzistico italiano, come Stefano Bollani, Roberto Ottaviano, Angelo Adamo, Gianni Cazzola, Ettore Fioravanti, Franco Cerri, Gianni Basso,Luigi Bonafede, Tiziana Ghiglioni, Marco Micheli, Massimo Manzi, Tomaso Lama, Gianluca Petrella, Daniele Scannapieco, Aldo Vigorito, Fabrizio Bosso, Pietro Ciancaglini, Enzo Zirilli, Nicola Stilo, Renato Sellani, Ares Tavolazzi, Dado Moroni, con il quale ha tuttora una collaborazione stabile sfociata in un disco in duo, Attilio Zanchi, Gabriele Mirabassi e Walter Paoli.

La sua attività concertistica l'ha portata in Inghilterra, Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Svizzera e Austria. Ha tenuto diversi seminari in scuole ed università italiane. Da qualche anno è anche stabilmente nel quartetto vocale Faraualla, collaborando con musicisti di grosso calibro come Noa, Maria Pia De Vito, Paolino Dalla Porta, Francesco Sotgiu, Andrea Parodi, Pino Minafra, Rita Marcotulli, Bebo Ferra, Paolo Pietrangeli, Carmen Consoli, Antonella Ruggiero. E' docente presso la scuola Il Pentagramma di Bari dal 1993, ove insegna canto, armonia e tecnica d'improvvisazione. E' docente di Canto jazz presso il Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.
Ha vinto l'Italian Jazz Awards "Luca Flores" 2009 nella categoria "Best Jazz Singer".

Vince Abbracciante: accordion, organ, piano.
He is the italian rising star of the accordion, with a remarkable technique, a deep sense of the blues and swing and playes with talent different musical genres. (Jazz Italian Dictonary, 2014)
Richard Galliano, speaking about young accordionists in an interview, said: “The person that really impressed me is a young Italian with an origin from Puglia, Italy: his name is Vincenzo Abbracciante. In every piece he embarks on a story which touches me.” (Jazzman, 2005)
Born in Ostuni in 1983. At the age of eight years old he studied music with his father Franco and A. Sanese. He studied and/or attendend masterclasses with Franco D’Andrea, Bruno Tommaso, Richard Galliano, Joelle Leandre, Steve Potts, Roberto Gatto, Dado Moroni, Jacques Mornet, Gianluca Pica, Rosario Giuliani and he graduated in jazz music at the Conservatory “Nino Rota” in Monopoli. In October 2000, he won the 25th Iternational Prize and Award in Castelfidardo and in 2003 he won the 53rd World Trophy. Since 2000, he has been the Artist of the Borsini Accordion factory in Castelfidardo.

Vince has performed and toured in various parts of the world including: Germany, Brazil, USA, Indonesia, Malaysia, Thailand, Singapore, England, Austria, France, Spain, South Africa, China, India, South Korea, Australia, New Zealand, Lebanon, Denmark , Russia, the Netherlands, Latvia, Lithuania and Canada, performing in festivals and prestigious jazz clubs: Virada Cultural (San Paolo), Melbourne Jazz Festival (Melbourne), Queen’s Birthday Jazz & Blues Festival (Wellington), Java Jazz Festival (Jakarta), Esplanade Hall (Singapore), Montreal Jazz Festival, Rochester Jazz Festival, TerniJazzFest, Bari in Jazz, FIF (Castelfidardo), National Arts Festival (Grahamstown), Hong Kong Jazz Festival. Some of the great musicians that Vince has worked with include: Juini Booth, John Medeski, Richard Galliano, Marc Ribot, Javier Girotto, Gabriele Mirabassi, Flavio Boltro, Carlo Actis Dato, Bruno Tommaso, Giovanni Amato, The Bumps (Davide Penta & Antonio Di Lorenzo), Roberto Ottaviano, Paola Arnesano, Luca Ciarla, Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Jenny B, Heidi Vogel.

In 2006, he opened up his repertoire to include performances on vintage keyboards such as the Hammond organ, the Farfisa, and the Fender Rhodes, etc. This has given his creative and musical mind additional freedoms to venture deeper into the enigmas of psychedelic jazz music.

In 2009, along with Carlo Borsini of the Borsini Acccordion factory, Vincenzo helped to design a new system for accordion registers which allows the player to widen the range of sound coming from the instrument. After more than a year of construction, testing, and design, this Signature accordion was officially presented at the Frankfurt fair in April 2011. In the same year, he was awarded with the prestigious “VOCE D’ORO” (GOLD REED) by the International Accordion Festival in Castelfidardo, the prize is historically attributed to those with their music promote the image of the accordion.
He wrote soundtracks for the director Gianni Torres:
– “Le Mamme di San Vito” (2010). The film won the prize Globo Tricolore 2011 – Brazil/Cinema.
– “Unique” (2014)
– “Angels in Bangkok” (2015)
In 2013 he was awarded as “Best Musician 2013′′ by the ARGOJAZZ Festival.


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