Cimeli donati della famiglia Messeni, il Museo della Scuola “Settanni” si arricchisce
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- Pubblicato Domenica, 13 Novembre 2016 11:36
- Scritto da La Redazione
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di Teresa Gallone
A un anno dalla presentazione del suo libro “Anche a Pove c’erano gli ulivi” (Edizioni dal Sud), il professor Emanuele Messeni torna a Rutigliano. In nome del rapporto instaurato con il I CD “Giuseppe Settanni” e del naturale legame con la comunità, Emanuele Messeni ha voluto far dono di alcuni cimeli familiari che andranno ad arricchire la collezione del “Museo della Scuola”.
La cerimonia si è tenuta sabato 5 novembre scorso ed è stata presenziata dai dirigenti scolastici Maria Melpignano e Andrea D’Elia con gli interventi del professor Vito Antonio Leuzzi, direttore dell’IPSAIC Bari e dell’avvocato Tino Sorino in qualità di moderatore. Ha rappresentato l’amministrazione e la cittadinanza il vicesindaco Giuseppe Valenzano.
Dopo un breve riepilogo commosso a proposito dell’emblematica figura di Domenico Messeni, Maria Melpignano ha aperto la cerimonia leggendo “Soldato Ignoto” di Ada Negri. La commozione non ha risparmiato Andrea D’Elia, che il 28 maggio scorso ha presenziato la cerimonia di intitolazione della biblioteca del Liceo Ginnasio “Domenico Morea” a Domenico Messeni.
Introdotto da Tino Sorino, Emanuele Messeni ha chiarito al pubblico i motivi della sua donazione, sostenendo di “avere un rapporto non facile con Rutigliano” e di “sentire la necessità di ricomporre il passato”. Il bisogno di ricostruire il passato dello zio ha condotto il professor Messeni a intraprendere un percorso di confronto arduo con la storia familiare, locale e addirittura nazionale. Diversi membri della famiglia Messeni nel corso del secolo scorso si sono distinti come elementi attivi all’interno della comunità.
Durante la cerimonia sono stati ricordati Emanuele Messeni, omonimo e nonno del professor Messeni, Pasquale Messeni, medico, Pietro Messeni, fondatore della sezione PCI a Rutigliano, noto per l’intransigenza e la trasparenza nei principi, Olimpia Messeni, devota e prodiga benefattrice.
La vocazione di Emanuele Messeni alla preservazione della memoria storica personale e collettiva si è intrecciata con l’allestimento museale e l’impegno intrapreso in questo senso dal I CD “Giuseppe Settanni” nel maggio 2014. Vito Antonio Leuzzi ha messo in luce i vantaggi della cooperazione fra la famiglia Messeni, il Liceo Ginnasio “Domenico Morea” e la scuola primaria “Giuseppe Settanni”.
A detta del professor Leuzzi l’apporto delle istituzioni scolastiche sarebbe di primaria importanza per fornire alla collettività una prospettiva non retorica ma scientifica sugli avvenimenti storici contemporanei. Il Museo della Scuola Settanni è stato definito da Leuzzi “proiezione in avanti e mezzo per colmare il deficit di memoria storica”.
Il contributo dato da Emanuele Messeni al Liceo Ginnasio “Domenico Morea” e il più recente fornito al Museo della Scuola Settanni sarebbe, secondo il professor Leuzzi, essenziale per la corretta conoscenza storica dell’evento guerra e stimolerebbe la curiosità scientifica e storiografica sugli aspetti ancora poco approfonditi, in un contesto internazionale di tendenza alla chiusura e scarso interesse per gli avvenimenti di respiro globale.
Maria Melpignano ha concluso la cerimonia rinnovando il suo impegno nella realizzazione del progetto di intitolazione di una via della città in onore di Domenico Messeni. La richiesta di intitolazione della via è stata resa nota pubblicamente da Emanuele Messeni lo scorso anno alla presenza di membri dell’amministrazione e della comunità.
A evento concluso il pubblico ha potuto visitare il Museo della Scuola avvalendosi della preparazione degli alunni nelle vesti di guide e assistere all’inaugurazione dell’ala della famiglia Messeni.
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