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Il 27 Dicembre la nuova edizione del Festival “Nojarella”

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nojarella


di Carlo Picca

In programma il 27 dicembre, a Noicattaro, presso Largo Pagano, il Festival Musicale e Gastronomico a cura dell’associazione “Nojattiva” e della trasmissione radiofonica di Radio 103 “Indiepercui”. L’ingresso è libero con inizio a partire dalle ore 19,30. Ne parliamo con Gaetano Sanitate, membro di Nojattiva/Indiepercui.

Quando e perché nasce il concept del Festival, quello di far rivivere i luoghi del centro storico di Noicàttaro?
«Nojarella nasce dall'idea di Indiepercui di fare un censimento dei ragazzi del territorio che compongono musica propria e dall'associazione Nojattiva di ravvivare il centro storico di Noicàttaro. Quel che ne esce è una specie di pre-festa di Capodanno, una serata tra stand gastronomici, bancarelle d'artigiano, artisti di strada come i writers e un palco con musica inedita locale e nazionale, messo apposta per un preciso target giovanile. Largo Pagano, il punto più alto dell'antica Noja, a pochi passi dall'antica Chiesa Madre, ne fa da splendida cornice. Un centro storico che sarà come sempre ricco di prelibatezze, con succulenti panini, frittelle, dolci e l'ottimo vino del nostro stand. Molte sono le associazioni del territorio coinvolte per occupare uno spazio dell'antica piazza. La scelta del target musicale non è casuale: da un lato vogliamo creare spazio affinché chi propone musica propria possa mettersi in gioco, dall'altro è nostra intenzione sdoganare la musica emergente e spesso etichettata “alternativa” per renderla facilmente fruibile a tutti».

Quale il programma e le novità dell’edizione 2015 di Nojarella?
«La musica inedita vive un periodo di minimo storico. Oramai si vive di rendite culturali e le tribute band hanno in mano la quasi totalità del già scarso mercato nostrano di musica live. Quest'anno puntiamo sulla condivisione e sul fare rete con realtà del territorio circostante che si occupano come noi di proporre e stimolare la musica inedita. Abbiamo stretto partnership con l'associazione BKK – Officina dell'Arte di Mola di Bari cui ci proietteranno nel filone della musica improvvisata con la band jazz Free Walking Trio. Un'altra ottima collaborazione è nata con i ragazzi di Rutigliano che hanno organizzato il Sound Project Contest all'Extrablatt l'estate scorsa. Da quest'anno, infatti, il vincitore del contest suonerà di diritto a Nojarella. Il 27 dicembre toccherà ai Terminal Front giovane band elettro wave».

Saliranno sul palco di Nojarella 2015 in qualità di ospiti i The Whip Hand e John Canoe, puoi presentarli ai nostri lettori?
«I The Whip Hand sono di Trani, fanno post punk/new wave. Sono una band pugliese con ampio riscontro fuori dalla nostra Regione. Sono infatti in giro dal 2012, hanno vinto il Rock Contest Controradio di Firenze nel 2013, con all'attivo un album e due Ep, di cui l'ultimo, strepitoso, si chiama “Still Life” ascoltabile su www.thewhiphanditaly.bandcamp.com. Proprio l'uscita dell'ultimo EP ha dato loro la possibilità di suonare, qualche settimana fa, a Roma al festival Distanze – 100% New Wave.
I John Canoe sono una band romana di garage surf che tradotto vuol dire rock'n'roll. Sono stati tra i finalisti dell'Arezzo Wave Lazio del 2015, stanno suonando un po' ovunque nella nostra Penisola con grande riscontro. Il mese scorso è uscito il loro primo EP con l'etichetta romana Bomba Dischi, dal titolo “Actorby” che uscirà anche in Olanda nel gennaio prossimo, con relativo tour. Sono un trio travolgente ed esplosivo, con loro chiuderemo Nojarella ballando sotto il palco. Per ascoltarli www.johncanoe.bandcamp.com »

In generale, nel nostro territorio, che giudizio hai degli spazi giovanili e in generali ricreativi presenti ? Pensi che si possa fare di più? In che modo?
«Gli spazi giovanili sono limitati e spesso anche ostacolati. Quei pochi che si riescono a vedere non durano molto; vedo scarsa propensione a fare rete e condivisione, nonostante viviamo l'era dei social network. Per poter fare di più c'è bisogno di una buona amministrazione politica che sappia incentivare i ragazzi ad associarsi, per creare qualcosa in modo indipendente a livello sociale e culturale. Servono per esempio dei regolamenti trasparenti e chiari per garantire l'accesso a tutti ai finanziamenti o alla gestione dei luoghi pubblici, serve diffondere la cultura dello stare insieme, dello scambio dei gusti e delle passioni differenti e del far cose per la comunità».

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