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Spettacolo teatrale alla "G. Settanni", oggi alle 19:30

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di Tino Sorino

Anche se sono trascorsi più di 4 anni dalla scomparsa di Vito Maurogiovanni (1924 -2009, grande commediografo, drammaturgo, giornalista e scrittore barese), rimane ancora vivo il suo ricordo nella nostra città, dove dal 2007 partecipò a diversi appuntamenti culturali e    dove tanti diventarono i suoi estimatori . Una personalità artistica quella di Vito Maurogiovanni, “senza dubbio”, come   scrive lo scrittore Cristò, “ una delle  figure più importanti della letteratura pugliese del Novecento e fondamentalmente un “uomo di teatro”.

I bambini delle classi IVC e IVD  della scuola primaria “ Giuseppe Settanni” di Rutigliano, vincitori, quest’anno, della II edizione del Concorso “Come Eravamo” per la migliore sceneggiatura teatrale ispirata al libro “Re Borbone e tre barboni”, si trasformeranno in piccoli attori per rappresentare l’opera postuma del grande scrittore pugliese.

Stasera, martedì 9 giugno, alle 19.30, nel cortile della “Settanni”, si terrà, a cura del regista prof. Vito Rago, costumi e scene della docente Mina Chiarito,  “Nostalgia della nostra Terra. Ritorno del re Ferdinando e di re Franceschiello in Puglia”. Un testo in chiave a tratti fantastico, tra passato e presente,  che racconta le disavventure dei due protagonisti Ferdinando e Francesco di Borbone, gli ultimi re del Regno delle Due Sicilie, ritornati nel 2014, solo per un giorno, dal Paradiso sulla Terra, nell’area naturalistica rutiglianese di Lama San Giorgio, dove si incontrano con un gruppo di ragazzi scout, interessati a difendere quel luogo selvaggio e non ancora incontaminato, in grave pericolo, a causa di un collettore per le acque reflue.

“Spero di dare una doverosa testimonianza alla “lezione di cultura e di vita” dello scrittore Vito Maurogiovanni, la “memoria storica di Bari e il cantore della pugliesità”, sottolinea la referente e anima del progetto insegnante Filomena Valenzano. Sarà presente la figlia di Maurogiovanni, la professoressa Celeste, che, da anni si prodiga affinché non venga dimenticato l’impegno del padre  che tanto si adoperò per la valorizzazione delle tradizioni pugliesi e soprattutto del dialetto barese. A fare gli onori di casa la preside Maria Melpignano, che ha fortemente sostenuto l’iniziativa, contribuendo, attraverso questo laboratorio teatrale e non solo, a far conoscere meglio alle nuove generazioni la nostra cultura, le nostre tradizioni e il nostro passato. 



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