Stanotte, cinque uomini con una bomba al self service della Esso
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Febbraio 2016 18:46
- Scritto da La redazione
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Una operazione quasi militare condotta stanotte alle 2:30 da cinque uomini. Sono arrivati nel distributore di benzina della Esso che sta sulla circonvallazione -qui a Rutigliano- con un’Audi A6 nera e con l’intenzione di far saltare l’ingresso delle banconote della colonnina del self service per derubarne l’incasso.
I cinque sono scesi dall’auto a volto coperto, hanno forzato, deformandola, la fessura della colonnina, ci hanno infilato una staffa di ferro con sopra, attaccato, l’esplosivo. Hanno, praticamente confezionato un ordigno, molto artigianale, cosiddetto “marmotta”, collegato a una miccia esterna. Hanno acceso la miccia e si sono allontanati; la miccia, però, si è spenta.
L’hanno riaccesa una seconda volta riallontanandosi, ma nel frattempo, a causa della manomissione alla colonnina, alle 2:37, è scattato il radio allarme che ha subito portato sul posto la pattuglia della Vigilanza notturna e lo stesso gestore dell’impianto. I cinque banditi, intuendo l’arrivo della vigilanza, sono fuggiti qualche secondo prima lasciando la miccia e la bomba ancora innescata che, per fortuna, anche questa volta, non è esplosa.
Sono stati immediatamente chiamati i carabinieri, intervenuti da Rutigliano. I militari, a loro volta, hanno chiamato il Comando provinciale che ha mandato, sul posto, gli artificieri e il nucleo della scientifica.
I tecnici sono arrivati alle 5:00, nel frattempo l’intera area del distributore è stata messa in sicurezza impedendo a chiunque di avvicinarsi, la rudimentale bomba era ancora lì e poteva esplodere in qualsiasi momento. Gli artificieri hanno impiegato una mezzoretta a disinnescare ed estrare la bomba. L’operazione si è conclusa alle 5:30.
La stessa banda, con la stessa auto, dopo il fallito colpo al distributore di Rutigliano, si è diretta a Bari, è uscita allo svincolo “Bari-Stanic” della tangenziale e si è fermata al primo bancomat che ha incrociato. Con lo stesso sistema, “marmotta” e miccia, hanno fatto esplodere il bancomat e portato via i soldi.
Certo, far esplodere un bancomat ha conseguenze relativamente lievi, se stanotte avessero fatto esplodere la colonnina del distributore le conseguenze avrebbero potuto essere devastanti: a pochi metri ci sono le colonnine della benzina, collegate ai serbatoi interrati, a poche decine di metri c’è il distributore di metano. Insomma, quali conseguenze avrebbe potuto avere un’esplosione del genere non osiamo neanche immaginarlo.
Della banda di dinamitardi scassinatori, non se ne sa nulla, dileguata, almeno per ora.