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Il Borgo ha chiuso, ma non è quel "noto ristorante"

Il comunicato diffuso ieri dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza (qui sotto pubblicato) ha scatenato stamattina la curiosità nel paese su quale potesse essere il “noto ristorante di Rutigliano” incappato nelle maglie dei controlli antievasione fiscale.

La voce più diffusa oggi era che si trattasse di “Borgo San Nicola”. Abbiamo sentito stamattina Nicola Cannone, titolare del ristorante-pizzeria situato nel centro storico, al quale abbiamo chiesto se c’entrasse con questa storia. «No, assolutamente, non sono implicato in nessuna situazione con la Guardia di Finanza. Io non sono, non ho nulla a che fare con la Guardia di Finanza e se lo dici mi fai un favore visto che c’è questa voce in giro» è stata la risposta. Sarà stata, forse, la chiusura del ristorante a far pensare che il “Borgo” potesse c’entrare qualcosa.

A Nicola abbiamo chiesto come mai abbia chiuso, il suo era un ristorante ormai avviato, abbastanza rinomato e conosciuto anche da forestieri. Non solo, ha chiuso pure la “piadineria” del fratello, Francesco. «A parte il paese che è un po’ “morto”, ero stanco di lavorare tutte le sere e volevo essere più libero per dedicarmi alla mia famiglia, questa è la vera ragione» ci ha detto. «Poi -ha continuato- un po’ di cose si sono aggiunte, tra il personale che andava via, tasse in aumento da pagare, quindi ho deciso di chiudere. Ma nulla di che».

Una decisione che avevate già preso da un po’?
«Sì».

Da quanto tempo avete chiuso.
«Dal 17 febbraio. La piadineria l’ho chiusa poco più di una settimana fa».

Possimo chiederti, Nicola, se la ristorazione è ancora nei tuoi progetti per il futuro? O hai chiuso con questo tipo di attività.
«Non mi precludo nulla ora. Per il momento voglio godermi la mia famiglia».