Discarica, dalla Procura denuncia per inquinamento ambientale e omessa bonifica
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- Pubblicato Venerdì, 29 Novembre 2019 16:22
- Scritto da Procura di Bari
Procura della Repubblica
Presso il Tribunale di Bari
COMUNICATO STAMPA
29 novembre 2019
Nella mattinata di oggi militari del Nucleo Operativo Ecologico di Bari – Carabinieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo dell’impianto di discarica ubicato in Altamura, contrada Le Lamie, già gestito da TRA.DE.CO. s.r.l., società dichiarata fallita dal Tribunale di Bari con sentenza 8 ottobre 2018. Il provvedimento è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura ed in seguito ad attività di indagine delegata all’ indicato Nucleo e a funzionari di ARPA Puglia.
La discarica ha raccolto per vent’anni i rifiuti solidi urbani di molti comuni - Altamura, Gravina di Puglia, Sant’Eramo in Colle, Cassano delle Murge, Grumo Appula, Toritto, Poggiorsini - appartenenti al “Bacino BA/4”. L’impianto ha raccolto rifiuti provenienti anche da altri comuni, dal 1999 in avanti, in connessione con situazioni di emergenza ambientale.
Nel 2007 la Provincia di Bari aveva ordinato la cessazione dei conferimenti di rifiuti in discarica e, da quel momento, era stato dato avvio alla procedura di chiusura che prevedeva una serie di adempimenti di messa in sicurezza e gestione del sito (capping, gestione del percolato, et.) per evitare conseguenze in danno dell’ambiente e della salute pubblica. Tali procedure non sono state adempiute nei tempi e nei modi previsti, a partire dalla incompleta copertura superficiale della discarica, passando per l’assenza del sistema di raccolta, convogliamento e combustione del cd. biogas (prodotto fisiologicamente dal corpo dei rifiuti) fino all’ omessa predisposizione (nonostante le reiterate diffide ad adempiere effettuate nel tempo dalla Provincia) di un piano finanziario della gestione postuma del sito.
Tale situazione, certamente aggravata dal fallimento della società dichiarato poco dopo la chiusura della discarica, aveva determinato l’esecuzione da parte della curatela fallimentare di accertamenti per la verifica della situazione ambientale - anche con conferimento di incarico di perizia - e la conseguente restituzione dell’ impianto a TRA.DE.CO. s.r.l.
Già a partire dall’analisi della non esaustiva documentazione relativa alla gestione TRA.DE.CO s.r.l. emergeva l’assenza del trattamento del percolato prodotto dal 2015 in avanti. Il sequestro del sito consentirà ulteriori analisi e verifiche.
Gli amministratori di TRA.DE.CO s.r.l. succedutisi nel tempo sono stati denunciati dai Carabinieri del NOE di Bari poiché ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di:
- art. 452 bis c.p., Inquinamento ambientale
- art. 452 terdecies c.p., Omessa bonifica
- art. 256 commi 3 e 4 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Attività di gestione di rifiuti non autorizzata
- art. 279 comma 1 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Emissione in atmosfera di biogas proveniente dalla discarica
-art. 137 comma 11 – Norme in materia ambientale, D. leg.vo 3 aprile 2006, n. 152, Scarico sul suolo, senza autorizzazione, di acquee meteoriche, di dilavamento e prima pioggia rivenienti dalla discarica.
Foto discarica Altamura tratta da borderline24.com