Lettera aperta alla MAPIA S.r.l.
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- Pubblicato Lunedì, 10 Aprile 2017 17:11
- Scritto da Antonio Fortunato
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di Antonio Fortunato
In data 3. 4. 2017 la Mapia Srl, in riferimento all’articolo "IL RANDAGISMO, LE NORME, LA MAPIA", pubblicato su questa testata, Giovedì, 05 Aprile 2012 (qui), ha pubblicato un post con la seguente richiesta di modifica:
“Le informazioni che da su di noi sono errate e di parte... noi non abbiamo assolutamente un migliaio di cani e la nostra struttura è assollutamente a norma.
Abbiamo continui controlli da parte delle autorità competenti, quasi quotidiani, e non è mai stata rilevata un'irregolarità , mai una multa, mai una chiusura.
La preghiamo di modificare immediatamente questo articolo fazioso che mette in cattiva luce la nostra azienda”.
Si è preso atto della richiesta (seppur non puntuale e dettagliata) e si è provveduto a modificare l’articolo.
Preliminarmente si chiarisce che da parte dell’estensore dell’articolo mai si è posto l’accento sulla regolarità o meno della struttura del Canile Mapia Srl, essendosi –al contrario- limitato a citare le norme che regolano la materia del randagismo, a riportare notizie stampa e a “compulsare” l’Amministrazione Comunale di Rutigliano sulla complessiva gestione dei cani di proprietà.
Ciò premesso, ci piacerebbe che la Mapia Srl ci dicesse se risponde al vero che:
1) con nota del 25 gennaio 2016, (qui) il Servizio Sanità Veterinaria (prot. A00/152/837) puntualizzava che:
• “Allo stato attuale … si rileva che secondo quanto indicato in Anagrafe Canina il numero complessivo dei cani presenti all’interno della struttura è di n° 604 esemplari, n° 365 appartenenti al solo Comune di Bari, n° 239 ai Comuni di Bitritto, Bitetto, Cassano delle Murge, Noicattaro, Ostuni, Rutigliano, Sannicandro di Bari e Triggiano. Pertanto la struttura risulterebbe avere un sovraffollamento pari a 404 unità, avendo di gran lunga superato la capienza massima stabilita dalla legge per struttura”.
• Vige...”il divieto di ricovero dei cani vaganti appartenenti ai Comuni in strutture private, come già sancito dalla L.R. 12/95 nell’art. 19 al comma 4”.
• “Nel corso degli anni questa Amministrazione ha poi fornito agli enti coinvolti nell’attività di contenimento e prevenzione del randagismo, nella specie Comuni ed Asl, note di chiarimento jn merito ad interpretazioni della legge che si appalesavano non coincidenti col dettato normativo, invitando i Dipartimenti di Prevenzione - Servizi Veterinari dell’Asl a ritirare in autotutela eventuali pareri forniti discordanti dalle vigenti disposizioni normative … Diverse volte, infatti, l’Ufficio competente ha ribadito come il rilascio di autorizzazioni come “canile sanitario” rilasciate a strutture private fosse contrario alla normativa di settore. E’ stato, inoltre, precisato agli organi investigativi , Carabinieri del Nas, che la capacità massima degli impianti-canili è fissata nel numero di 200 esemplari, salvo deroga a favore degli enti Comunali”.
2) ex. Art. 19 delle disposizioni transitorie della L.R. 12/95 le convenzioni in essere, in fase di prima attuazione, potevano essere prorogate sino ad un massimo di 12 mesi :
“ In fase di prima attuazione della presente legge, in considerazione dei tempi necessari per gli adempimenti relativi alla realizzazione dei rifugi per cani dì cui al precedente art. 9, i Comuni possono stipulare convenzioni con gli enti e le associazioni di cui al precedente art. 13 che abbiano la disponibilità di strutture idonee. L'Assessorato Regionale alla Sanità, sentita la Commissione regionale di cui all'art. 12, può concedere, previo parere motivato del Servizio Veterinario della Azienda Unità Sanitaria Locale competente per territorio, una proroga alle convenzioni esistenti sino a un massimo di dodici mesi ove non esistano enti o associazioni dì cui all'art. 13 che dispongano di strutture idonee”
3) Un Riepilogo/Prospetto (qui) prodotto dalla stessa Mapia Srl al Servizio Sanità Veterinaria precisava che “…il totale complessivo dei cani da ospitante in tutta la struttura è per gli spazi a disposizione di 1.925 di proprietà e di 1326 cani randagi. Ma in considerazione del parere igienico-sanitario espresso dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl Bari/4 con nota protocollo n. 2950/2002/ SISP del 23.10.2002 la recettività massima dell’impianto non potrà mai superare il n. di 1.200 cani contemporaneamente presenti” ( ...totale secondo parere igienico-sanitario > cani di proprietà 1.200, cani randagi 1.200).
Si chiede, altresì, alla Mapia se è a conoscenza di quanto riportato da recenti fonti giornalistiche e da interrogazioni parlamentari e se sono state richieste, come a questa testata, le modifiche degli articoli e delle interrogazioni, vedi, a tal proposito:
• La Repubblica – Roma del 27 settembre 2015 (qui) a firma di Rory Cappelli che, riferendosi alla Multiservizi Mapia precisava: “ .. il mercato pugliese si sta dunque restringendo anche perché i 1200 animali, oltre a non vedere l’ombra di un volontario sono ospitati in una struttura fatiscente, sotto al sole, senza riparo, nell’incuria. Le adozioni sono un miraggio lontano, gli educatori qui non si sono mai visti”.
• Il Sole 24 Ore, - Blog 24 zampe (qui) di Guido Minciotti del 24 settembre 2015: “... dopo 20 anni di gestione animalista e no profit, vincitore (... per il canile della Muratella di Roma) è risultata una impresa barese, proprietaria di un mega canile da 1200 posti a Bari assai fatiscente - come le immagini diffuse da La Repubblica 27 settembre hanno documentato – e gestore di stabulari per animali da laboratorio per l’Università di Bari”.
• Senato della Repubblica (qui) Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02245Atto n. 3-02245 (in Commissione) Pubblicato il 5 ottobre 2015, nella seduta n. 517 .. Taverna + 15 : ”… è risultato vincitore la M.A.P.I.A. Srl che secondo "la Repubblica", cronaca di Roma, del 27 settembre 2015, oltre a gestire un mega canile da 1.200 posti nella città di Bari, si occuperebbe, tra l'altro, anche di smaltimento di rifiuti speciali, servizi di derattizzazione, manutenzione del verde. Inoltre, M.A.P.I.A. Srl risulta essere aggiudicatario del servizio di stabulazione di animali da laboratorio presso il Dipartimento di scienze mediche dell'università "Aldo Moro" di Bari”;
Rimaniamo a Vostra disposizione per eventuali Vostre precisazioni o ulteriori chiarimenti.