Lettera anonima in redazione
- Dettagli
- Pubblicato Mercoledì, 29 Marzo 2017 09:27
- Scritto da Gianni Nicastro
- Visite: 4500
Qualche giorno fa è arrivata in redazione una lettera anonima che comincia con “Carissimo Gianni...”.
L’anonimo estensore racconta fatti gravi che riguarderebbero un'azienda di Rutigliano nella quale dilagherebbe “il lavoro nero”, che pagherebbe con due voucher di 20 euro alla settimana dipendenti stranieri che lavorano sette giorni su sette.
Questa stessa azienda, ad altri dipendenti, darebbe buste paga false e, per un contratto, farebbe firmare, ai futuri dipendenti, la rinuncia al TFR, alla 13sima e al pagamento dello straordinario per un lavoro 30 giorni su 30. Insomma, una situazione di palese violazione del CCNL e delle norme sul lavoro.
Ho volutamente usato il condizionale perché l’anonimo non fornisce nessuna prova di quello che scrive e, nel caso queste prove le avesse davvero, lo inviterei ad interessare l’Ispettorato del lavoro più che un giornalista.
Questo signore conclude la sua lettera annunciandone un’altra con la quale tratterà una questione di carattere ambientale che riguarda quella stessa azienda.
Ora, da lettere anonime possono nascere inchieste giornalistiche che producono effetti solo se forniscono elementi, dati, atti, prove, come è successo a Rutiglianoonline con altre lettere anonime arrivate in redazione da Mola di Bari (qui e qui) l’anno scorso.
Una denuncia può anche essere anonima, ma senza quegli elementi non vale nulla, è veleno inutilmente sparso per aria.
Gianni Nicastro
direttore di Rutiglianoonline