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Emissioni in atmosfera Magel, il TAR sospende l’autorizzazione

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“Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Sede di Bari, Sezione I, accoglie l’istanza cautelare e per l'effetto sospende il provvedimento in oggetto fino alla conclusione del procedimento amministrativo di riesame in corso e, comunque, non oltre l’udienza in camera di consiglio del 18 maggio 2016”.

Così conclude l’ordinanza del TAR, depositata poche ore fa, relativa all’udienza cautelare che si è svolta ieri mattina sul ricorso della F. Divella S.p.A. contro l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla Città Metropolitana di Bari alla Magel di Borracci Nicola & C. S.a.s.
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Dopo aver vinto, a febbraio scorso, il ricorso contro l’eliminazione dell’art. 13 delle norme tecniche del PIP di via Adelfia, La Divella, dunque, vince anche la prima fase di quest’altro ricorso, forse più importante dell’altro perché, nel caso di accoglimento anche nella fase di merito e nei prevedibili ricorsi in appello, alla Magel le sarà revocata definitivamente l’autorizzazione all’emissione in atmosfera dei fumi, o dei vapori, del suo nuovo processo produttivo (la semi-fusione del PVC e dell’LDPE per la produzione di lacci e teli plastici di uso agricolo).

L’udienza, come detto, si è svolta ieri mattina ed ha visto lungamente dibattere le parti in causa. L’avvocato della Citta Metropolitana ha un certo punto ha riferito ai giudici l’intenzione dell’ente da lui patrocinato di convocare proprio il 24 marzo, cioè oggi, la conferenza di servizi che sta da mesi riesaminando l’autorizzazione alle amissioni della Magel e che non si è conclusa a causa dell’intervento degli agenti della Procura di Bari, i quali il 23 febbraio scorso (qui) sono stati negli uffici del settore ecologia dell’ex provincia per il sequestro degli atti relativi a quella stessa conferenza di servizi.

Dopo la discussione, avvenuta in Camera di Consiglio, i giudici si sono riservati di far sapere oggi la loro decisione fissata nell’ordinanza che qui sotto pubblichiamo.
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I tre giudici del TAR hanno ritenuto “opportuno sospendere il provvedimento impugnato, in stretto ossequio al principio generale di precauzione in materia ambientale e di tutela della salute umana” per “la sussistenza in re ipsa del requisito del periculum in mora, in considerazione della questione di fatto oggetto di contenzioso e dei rischi individuali e collettivi che essa sottende”, si legge nell’ordinanza.

Il “provvedimento impugnato”, cioè l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera è stato sospeso “solo in via temporanea”, scrivono ancora i giudici, “fino alla conclusione del procedimento amministrativo di riesame in corso e, comunque, non oltre l’udienza in camera di consiglio del 18 maggio 2016”. Quindi, “in considerazione della natura e della evidente peculiarità della presente controversia -conclude l’ordinanza- sussistono gravi ed eccezionali ragioni di equità per compensare le spese della presente fase cautelare” e, per questo motivo, “accoglie l’istanza cautelare e per l’effetto sospende il provvedimento in oggetto”.

Il provvedimento è stato sospeso, come già riportato sopra, fino alla conclusione del riesame dell'autorizzazione in corso presso la Città Metropolitana,  comunque al massimo fino all’udienza di Camera di Consiglio fissata ieri al 18 maggio 2016. Prevedibile il ricorso in appello della Magel.

Apri qui l'ordinanza del TAR

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