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Cestini portarifiuti, mozziconi, fazzoletti... e nuova legge

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Il cantiere su corso Cairoli è ancora aperto e impegnato in un’opera di difesa idraulica importante. Dentro lo scavo sul primo tratto del corso correrà il tubo che porterà nel canale alluvionale della pineta le copiose acque piovane che scendono dal centro storico ed escono su Porta Bari.
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Siamo di fronte a un piccolo tratto di fogna bianca, infrastruttura da estendere in altre parti della città che si allagano ad ogni pioggia. Un’opera che non era prevista in progetto ma che si è voluto fare per meglio irreggimentare lo scorrere delle acque meteoriche.

Ma, al di là di questo, la cosa che ci ha colpito dell’arredo di corso Cairoli sono i cestini portarifiuti appena installati, simili a quelli che già avevamo. Portarifiuti nuovi di zecca che dal 2 febbraio prossimo, cioè esattamente tra una settimana, potrebbero non essere più a norma sulla base della legge n. 221 del 28 dicembre 2015 (pubblicata in GU il 18 gennaio 2016), legge che reca “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali”.

L’art. 40 di questa legge dice: “I  comuni provvedono a installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo”. Non solo, impone anche dei divieti: “E' vietato l'abbandono di mozziconi dei  prodotti  da  fumo  sul
suolo, nelle acque e negli scarichi”; “Al fine di preservare il decoro urbano  dei  centri abitportarifiuti-corso-mozziconiati  e  per  limitare  gli  impatti  negativi   derivanti   dalla dispersione incontrollata nell'ambiente di  rifiuti  di  piccolissime dimensioni, quali anche scontrini, fazzoletti di  carta  e  gomme  da masticare, è vietato l'abbandono di tali rifiuti  sul  suolo,  nelle acque, nelle caditoie e negli scarichi”.

In Italia, dunque, si è avuto bisogno di una legge per ricordare ai cittadini quello che non si deve fare con i mozziconi di sigaretta, le gomme da masticare, gli scontrini e i fazzoletti, una lezione di educazione e senso civico per vie legali indirizzata -in modo particolare- al foltissimo esercito di irriducibili sporcaccioni, maleducati, incivili di tutte le età.

Chiaramente la legge in questione prevede sanzioni per chi viene colto a infrangere i suddetti divieti: “Chiunque viola il divieto di cui  all'articolo  232-ter è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria  da  euro  trenta  a euro centocinquanta. Seportarifiuti-corso-3 l'abbandono riguarda i rifiuti di prodotti da fumo di cui  all'articolo  232-bis,  la  sanzione  amministrativa  è aumentata fino al doppio”. Particolarmente punito è, quindi, l’abbandono sul suolo dei mozziconi di sigaretta.

A questo punto, tornando ai cestini portarifiuti nuovi di zecca, il comune dovrà attrezzare la città di raccoglitori di mozziconi, anche per evitare di fornire l’alibi della loro mancanza a chi vorrà continuare a fare l’incivile.

Non essendoci raccoglitori di mozziconi in tutti i luoghi pubblici di aggregazione di Rutigliano, il fumatore civile, educato e ligio alle regole, dal 2 febbraio prossimo, data in cui entra in vigore la legge, o  non fumerà affatto per strada, oppure spegnerà il mozzicone e se lo metterà in tasca, con qualche, prevedibile, imprecazione.

Noi, però, suggeriamo al comune una cosa più pratica: si adegui alla legge attrezzando la città di raccoglitori di mozziconi. A cominciare dai nuovi cestini portarifiuti installati sul corso, magari staffando sul palo di supporto l’attrezzo con la sabbia, dentro cui spegnere e lasciare i mozziconi.

Siamo o non siamo il paese più riciclone di Puglia? Potremmo anche essere, non diciamo il primo, ma uno dei comuni più civili ed educati della Puglia o, perlomeno, della Città Metropolitana di Bari.


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