Abbandono rifiuti, interessante indagine della Polizia Municipale
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- Pubblicato Martedì, 15 Dicembre 2015 10:24
- Scritto da Gianni Nicastro
di Gianni Nicastro
A marzo scorso il comune di Rutigliano ha partecipato ad un bando regionale che dava -a fondo perduto- un massimo di 50.000 euro di finanziamento per la “rimozione dei rifiuti illecitamente abbandonati su aree pubbliche”. La richiesta di partecipazione è stata inoltrata dal comando di Polizia Municipale sulla base di un interessante lavoro di indagine svolto all’inizio di quest’anno dalla stessa PM in collaborazione con l’ufficio tecnico.
Diciamo subito che il progetto presentato dal nostro comune non è riuscito a piazzarsi tra i primi 16 comuni a cui la regione ha concesso il finanziamento. Un totale intervento, quello del comune di Rutigliano, di 40.000 euro suddiviso in 28.000 euro di contributo regionale e 12.000 euro di cofinanziamento (42% sul contributo regionale).L’entità del cofinanziamento l’ha deliberata la giunta comunale il 2 marzo 2015.
I fondi che il bando ha messo a disposizione sono stati appena 553mila euro su 107 comuni richiedenti e ammessi a concorrere, fondi che si sono esauriti al sedicesimo comune appena in graduatoria (vedi link sotto). Il 15 ottobre scorso è stata, dalla regione, pubblicata la graduatoria dalla quale si evince che Rutigliano si è piazzato al 70° posto con 47 punti su 100. Il primo comune finanziato è stato Trinitapoli con 100 punti, l’ultimo, Racale, con 75 punti.
La logica di questo bando (al link sotto) è stata quella di premiare con più punti i comuni con una maggiore superficie di territorio interessata all’abbandono dei rifiuti, una maggiore quantità in tonnellate e una più alta percentuale di cofinanziamento da parte del comune sul contributo concesso dalla regione, con un minimo del 30%, pena non ammissione della richiesta.
I 47 punti di Rutigliano sono così ripartiti: 12 per il cofinanziamento, 5 per la superficie, 30 per la quantità. Quandanche avessimo totalizzato il massimo del punteggio (40) relativo al cofinanziamento, avendo avuto il massimo sulla quantità (30) e fermo restando il minimo (5) avuto sulla superficie, avremmo totalizzato 75 punti. Ci saremmo posizionati ex equo con Racale e, a quel punto, la differenza l’avrebbe fatta, probabilmente, la data di arrivo del progetto o qualche altro parametro.
Ma, al di là della “meccanica” dei punteggi, la cosa più interessante di questa vicenda è l’indagine che è stata fatta sul territorio dalla Polizia Locale il 13 febbraio scorso.
I siti interessati ai sopralluoghi sono 8 e vanno da una delle piazzole di sosta sulla provinciale 240, alla strada comunale Madonna del Palazzo, alla provinciale 179 (la strada che porta alla chiesa della Mater Domini). Troviamo anche località Macchie Localzo, ancora provinciale 240 e la strada comunale Montenuovo.
210 sono i metri quadri complessivi di territorio interessati all’abbandono dei rifiuti per un volume di circa 90 mc e una quantità, grosso modo, di 108 tonnellate. Se si considera che i parametri del bando con il punteggio massimo sono una superficie di >10.000 mq (30 punti) e una quantità di >50 tonnellate (30 punti), i dati riportati nella relazione della nostra PM descrivono una situazione di abbandono dei rifiuti concentrata in pochi metri quadri di territorio a fronte di una quantità piuttosto alta. Questo significa che gli incivili preferiscono abbandonare i rifiuti là dove è già presente una discarica abusiva a cielo aperto, per cui abbiamo 108 t concentrate su 210 mq di territorio rispetto a un parametro massimo del bando di >50 t su >10.000 mq.
Il campionario di rifiuti verbalizzato è abbastanza vario e si ripete, quasi uguale, in tutti gli otto siti: materassi, vetro, vestiario, inerti, ingombranti (mobili), contenitori in plastica, misti da demolizione, sanitari, materiale organico e sfalci di potature, buste di plastica contenenti altri rifiuti, contenitori in plastica di fitofarmaci, carcasse di frigorifero e vari manufatti in cemento-amianto (eternit, cisterne, comignoli...).
Dai report e dalle fotografie allegate al progetto (qui sotto pubblicate), viene fuori che le classiche buste di immondizia sono una parte minima dei rifiuti abbandonati, contrariamente a quello che si pensa nel paese. La maggior parte dei rifiuti cosparsi sul territorio sono inerti, ingombranti di tutti i tipi (compreso elettrodomestici di grossa taglia), amianto e contenitori plastici spesso di fitofarmaci. Tutti rifiuti che possono essere portati (tranne forse i contenitori di fitofarmaci), tranquillamente e gratuitamente, al centro di raccolta comunale della ditta Gassi-Esposito.
Il comportamento di chi abbandona è davvero incomprensibile: quei rifiuti sono stati prima caricati in macchina, poi trasportati e abbandonati. Non si capisce per quale motivo chi si prende tutto questo fastidio preferisca girare con l’auto, trovare un posto e abbandonare anziché portare i rifiuti al centro di raccolta aperto tutte le mattine e il giovedì anche il pomeriggio.
Non lo sanno che esiste il centro comunale di raccolta? Lo fanno per sfregio al comune e alla città? Escludendo la seconda ipotesi, che sarebbe quella più drammatica, la prima è plausibile. Può anche darsi che il centro comunale di raccolta non sia ancora del tutto conosciuto dai cittadini, è la spiegazione più normale che si possa dare al fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. L’altra, quella dello sfregio, è davvero incredibile.
C’è da dire, in ultimo, che sulla lotta contro l’abbandono dei rifiuti la Polizia Municipale svolge il lavoro che le compete: controllo del territorio, ispezione dei rifiuti abbandonati, elevazione dei verbali. Segnaliamo anche un interessante provvedimento che mira ad un più adeguato controllo del territorio finalizzato non solo alla prevenzione del fenomeno, ma anche alla sanzione amministrativa (e denuncia all’autorità giudiziaria), di chi viene scoperto a scaricare rifiuti per strada e in campagna.
A novembre scorso, utilizzando fondi regionali assegnati al nostro comune per il potenziamento della raccolta differenziata, sono state acquistate telecamere da installare sul territorio. In sostanza, il comune è intenzionato a creare “un sistema di videosorveglianza per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti”, come si legge nella determina n.1351 del 6 novembre 2015 dell’ufficio di Polizia Municipale, igiene urbana e protezione civile.
A breve un approfondimento su questo sistema di videosorveglianza e sull’attività di controllo, e sanzionatoria, sul fenomeno dell’abbandono dei rifiuti.
Bando regionale
Graduatoria comuni
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