Studenti del Liceo Scientifico di Rutigliano in Ungheria
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- Pubblicato Martedì, 15 Dicembre 2015 08:21
- Scritto da Liceo scientifico "I. Alpi"
COMUNICATO STAMPA
Da Rutigliano a Barcs (Ungheria)
Tredici studenti del Liceo Scientifico " Ilaria Alpi" di Rutigliano, frequentanti l’ultimo anno, sono partiti domenica 13 Dicembre alla volta dell’Ungheria. Dopo la visita della capitale Budapest, si fermeranno per una settimana a Barcs, presso il Liceo Szechenyl Ferenc. La scelta di ragazzi e docenti è stata quella di non partecipare ad un semplice viaggio di istruzione, bensì di prendere parte ad uno scambio di classe con un istituto ungherese, che darà loro l’opportunità di confrontarsi con coetanei di un’altra nazionalità e di entrare in contatto con la cultura di un altro paese europeo.
Il progetto, patrocinato dall’associazione Onlus Intercultura, prevede che i ragazzi rutiglianesi siano ospitati per una settimana dalle famiglie degli studenti ungheresi e che frequentino la scuola locale. A loro volta, i ragazzi ungheresi saranno ospitati nel liceo e fra le famiglie di Rutigliano nella prossima primavera.
Durante le due settimane dello scambio, i ragazzi avranno l’opportunità di partecipare ad attività didattiche, visite guidate e a momenti di socializzazione e svago che permetteranno al gruppo di vivere come una vera, unica classe, sebbene costituita da studenti di nazionalità diverse.
Un’esperienza interculturale per una classe intera e per le rispettive famiglie che, oltre a far crescere nei ragazzi la comprensione e il rispetto di culture differenti dalla propria, farà maturare in essi la consapevolezza del valore della propria cultura di appartenenza.
Sicuramente sarà una grande opportunità di crescita per questi ragazzi che - oltre a potenziare le competenze linguistiche - impareranno ad uscire dagli schemi della propria routine, a muoversi in un contesto differente dal proprio, a non temere il confronto con mentalità e stili di vita di un altro Paese. E’ proprio questa la sfida che gli studenti hanno raccolto: guardare l’altro, quello che comunemente si chiama “straniero”, come un’opportunità di crescita e di arricchimento culturale, lasciarsi alle spalle pregiudizi e preconcetti per tuffarsi in un’esperienza che testimonia che il dialogo interculturale può essere costruito anche nella nostra quotidianità