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Una bella rappresentazione teatrale, tra storia e attualità

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Hanno fatto divertire ieri i ragazzi di quarta (C e D) della “Settanni” con la loro rappresentazione teatrale nell’atrio interno della scuola. Un Grande palco, con due semplici troni dorati e telo bianco sullo sfondo, ha ospitato decine di attori in erba che hanno recitato con disinvoltura, interpretando ognuno la propria parte senza titubanze e senza mai perdere il filo o la battuta. Davvero bravi.

“Nostalgia della propria terra” è il titolo dell’opera messa in scena, “Ritorno di re Ferdinando e di re Franceschiello in Puglia” il sottotitolo. Una sceneggiatura liberamente ispirata a “Re Borbone e tre barboni”, ultimo lavoro letterario di Vito Maurogiovanni, giornalista, scrittore e commediografo pugliese morto nel 2009.

Il dialetto barese, si sa, era la lingua spesso usata dallo scrittore Maurogiovanni nelle sue opere letterarie, e in dialetto è stata -non a caso- la presentazione dell’opera, che di lì a poco sarebbe andata in scena, fatta da una alunna con interprete al seguito. Un appello a non perdere la lingua dei nonni e dei genitori più avanti negli anni, la lingua del territorio, quasi sconosciuta alle nuove generazione nelle sue antiche espressioni e sonorità.

La rappresentazione teatrale comincia, davanti a un pubblico numeroso, con un balletto di angeli. Ferdinando II, re delle Due Sicilie è, dunque, in paradiso con il figlio Francesco (“Franceschiello”), nostalgico della sua Napoli, della Reggia di Caserta; vorrebbe tanto rivedere i luoghi del suo regno e invoca Dio (interpretato con voce fuori campo dal regista Vito Rago) che, alla fine, lo accontenta.

Però, una volta ridiscesi, re Ferdinando e Franceschiello si ritrovano non a Napoli, e neanche a Caserta, ma in terra di Bari e, precisamente, in quel di lama San Giorgio a Rutigliano.

Mentre sullo sfondo del palco scorrono le immagini della chiesa dell’Annunziata e della lama, le due figure regali si imbattono in un gruppo di scout con cartelli che manifestano contro lo sversamento della fogna depurata proprio nella lama. Re Ferdinando solidarizza e si duole che una parte del suo regno possa essere deturpata.

Insomma, una contaminazione della storia con l’attualità riuscita bene, inevitabile per un istituto scolastico fortemente impegnato nella difesa dell’ambiente e nella valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico presente sul territorio e reduce, appena, da “Festambiente”, manifestazione che la “Settanni” e il suo “Presidio ambiente” allestiscono ogni anno e che è arrivata alla quarta edizione.

Una iniziativa, e una serata, all’insegna del teatro, della cultura e della sensibilità ambientale alla quale è stato piacevole partecipare e che solo una scuola attenta, aperta a quello che succede sul proprio territorio e nel mondo, può offrire.

Alla fine della rappresentazione la dirigente, prof. Maria Melpignano, ha orgogliosamente abbracciato tutti gli alunni attori sul palco, ha ringraziato l’ideatrice, referente, del progetto teatrale Filomena Valenzano, il bravo regista Vito Rago e la prof.ssa Celeste Maurogiovanni, presente ieri sera, figlia dello scrittore barese. E' intervenuta, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, l'assessore ai servizi sociali Anna Ancona.

 

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