La ruota degli esposti a Rutigliano
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Giugno 2015 10:21
- Scritto da Beppe Palmino
di Beppe Palmino
Venerdì 5 giugno, presso l'incantevole cornice dell'agriturismo Lama San Giorgio di Rutigliano, il Rotary Club “Rutigliano e Terre dell'Uva” ha avuto l'onore di ospitare il cav. Stefano de Carolis, cultore di storia patria, il quale ha incantato la platea con la sua relazione dal titolo: “La ruota pubblica e l'infanzia abbandonata a Rutigliano”, ovvero storie di trovatelli, baliatico comunale, pie ricevitrici, balie e levatrici nella Rutigliano del XX secolo.
Oltre ai soci del Club, erano presenti il presidente della locale sezione dell'Archeoclub, il maestro Peppino Sorino, il Prof. Nicola Valenzano, già preside della scuola media “A. Manzoni” di Rutigliano, nonché amici ed ospiti del relatore.
La puntuale ed affascinante relazione del cav. De Carolis ha coinvolto i presenti in un turbinio di forti emozioni e curiosità. Non si sono fatti attendere gli interventi del pubblico che, ad ogni cognome dei projetti – così erano chiamati i neonati esposti abbandonati - , ovvero delle pie ricevitrici e/o balie cui questi erano affidati, si stupiva e si interrogava dell'attuale e numerosa presenza di alcuni nuclei familiari a Rutigliano portatrici dello stesso cognome.
Lo stupore ha ceduto il passo all'incredulità, accompagnata da rispettosi sorrisi, quando il cavaliere, continuando con l'elencazione, ha letto certi nomi bizzarri che la commissione amministrativa degli ospizi affibbiava agli esposti e che, in alcuni casi, celavano l'appartenenza genitoriale, o peggio ancora una insana vendetta personale.
La piacevole serata è stata “macchiata” dalla proiezione di una slide raffigurante la ruota pubblica, tuttora presente a Rutigliano sulla facciata esterna (a sinistra dell'ingresso) di Palazzo San Domenico, murata e parzialmente occultata da un armadio-contenitore di gruppo elettrico Enel. Superata l'ovvia indignazione dei presenti, il cav. de Carolis ha precisato che di tale scempio, che denota una scarsa conoscenza del patrimonio storico e culturale del proprio territorio, nonché un'assoluta insensibilità alla salvaguardia e tutela dello stesso da parte degli organi preposti, è stata immediatamente informata sia la Soprintendenza dei Beni Culturali di Bari che il Comune di Rutigliano.
Il lavoro di ricerca avviato dal carabiniere de Carolis comprende altri paesi oltre Rutigliano. L'indagine storica di ricerca della ruota pubblica è partita da Turi (di cui de Carolis è originario), fino ad arrivare in quel di Bisceglie, passando per Casamassima.
Ci auguriamo di poter deliziarci, a breve, della relativa pubblicazione di questi studi che l'Archeoclub di Rutigliano ha già anticipato di voler sostenere.