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Liceo scientifico, un indirizzo che potrebbe valere l’autonomia

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di Gianni Nicastro

“# Genitore 2014-07-05 10:05
La sentenza conferma quella che è l'opinione diffusa tra i genitori ovvero tutelare gli interessi dei docenti a scapito di alunni e famiglie.
Non è con una sentenza del TAR, invisa alle famiglie costrette a cambiare indirizzo e non scuola, che si qualifica una scuola e la sua offerta formativa!!!!
Senza considerare che a Conversano sono finalmente in via di ultimazione lavori, pagati da noi contribuenti, per dare ai ragazzi aule, laboratori e spazi idonei e funzionali alle esigenze dei ragazzi”.

Questo è un commento, probabilmente di un genitore di Conversano, postato sotto l’articolo con cui abbiamo dato conto del ricorso fatto dai docenti del liceo scientifico “Ilaria Alpi” di Rutigliano contro la decisione della regione Puglia di istituire l’indirizzo di scienze applicate anche al “Cartesio” di Triggiano e al “Sante Simone” di Conversano, articolo pubblicato giovedì scorso (qui).
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Oltre quel commento ce ne sono altri, altrettanto polemici sulla decisione del TAR di sospendere l’istituzione di scienze applicate in quei due istituti. Si ha l’impressione di essere di fronte alla classica guerra tra poveri, sulla quale vorremmo fare alcune considerazioni.

L'indirizzo di scienze applicate a Rutigliano non è una cosa recente, è stato istituito nel lontano 1997, ben 17 anni fa. Siamo di fronte, dunque, a una realtà abbondantemente consolidata, coerente con le indicazioni che la stessa regione propone nelle “linee di indirizzo di dimensionamento della rete scolastica e di programmazione dell’offerta formativa 2014-2015” del 7 novembre 2013, linee che ponevano l’accento sulla continuità dell’offerta formativa e sull’evitare l’istituzione di indirizzi che ponessero in una situazione di concorrenza gli istituti scolastici di territori vicini.

Non si capisce neanche la polemica sui professori, il rimproverargli di fare i propri interessi. Siamo di fronte a lavoratori che hanno il diritto di difendere, come qualsiasi altro lavoratore, il proprio posto di lavoro, la situazione in cui si lavora.
Ci sarebbe da chiedersi, invece, come mai si istituisce lo stesso indirizzo da anni presente a Rutigliano -e non un altro- in due scuole omologhe e vicine? Non solo in  contraddizione con le stesse indicazioni della giunta regionale, ma anche contro il parere dello stesso Ufficio Scolastico Regionale. Perché questo ufficio ha espresso parere sfavorevole all'istituzione dello stesso indirizzo nelle altre due scuole? Perché colluso con gli interessi dei docenti del liceo di Rutigliano? E' ovvio che non sia così.
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Crediamo si stia perdendo di vista un'altra importante questione che quel ricorso indirettamente tutela. Quest'anno gli iscritti al liceo “Ilaria Alpi” sono 658, su una soglia minima, per mantenere l'autonomia, di 600 unità. le iscrizioni a scienze applicate per il 2014-15 si sono ridotte da 47 a 21, 26 iscritti in meno significano 632 iscrizioni complessive. Ci si sarebbe avvicinati troppo alla soglia minima col rischio di perdere l'autonomia scolastica. Una domanda: non è che qualche istituto limitrofo punti proprio a questo?

Il “Cartesio di Triggiano non ha problemi del genere, ha una popolazione scolastica di 1043 alunni. E’ il liceo scientifico di Conversano ad essere in una situazione a rischio con 631 iscritti per l’anno scolastico 2014-15. Sono due licei, Rutigliano e Conversano, vicini alla soglia minima che permette la conservazione dell’autonomia scolastica, chi arriva prima sotto quella soglia potrebbe vedersi accorpato all’altro, il che significa un declassamento dell’istituto.

Quella di istituire le scienze applicate a Conversano e Triggiano potrebbe rispondere più ad una logica politica che ad una scelta di razionalizzazione dell’offerta formativa sul territorio. Come una scelta squisitamente politica è stata quella di accorpare l’ITC di Rutigliano a quello di Turi snobbando completamente -la regione- la richiesta di accorpamento dello stesso ITC con lo scientifico “I. Alpi”.

Una richiesta sostenuta dal Piano scolastico provinciale dell’anno scorso, e di quello precedente, che il nostro liceo scientifico fa ogni anno e che ha ribadito anche quest’anno. Sapete qual è stata la risposta della giunta regionale a questa ulteriore richiesta di accorpamento scientifico-ITC? Questa: “Non si autorizza l’aggregazione richiesta, per evitare il sottodimensionamento dell’IT di Turi”.

Non si autorizza non perché tecnicamente non si può fare, non perché due scuole di indirizzo diverso non possano essere accorpate; non si autorizza per non declassare il “Sandro Pertini” di Turi che è già da qualche anno sotto soglia (541 iscritti). Una scelta che a noi pare più attinente alla sfera politica che a quella tecnico-scolastica.
Con questi chiari di luna quel ricorso, e la sua vittoria nella fase cautelare, va al di là della mera difesa di interessi corporativi, pure legittimi, assume -a nostro parere- una certa importanza circa il futuro prossimo del liceo scientifico “Ilaria Alpi” di Rutigliano.


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