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Su strada e luci parla l’ingegnere e l’assessore

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via-adriatico-interviste


di Gianni Nicastro

Dopo la segnalazione di un residente di via Adriatico, sul problema della strada divisa da un setto di cemento e della scarsa illuminazione, il 10 marzo scorso abbiamo parlato con l’ing. Carlo Ottomano, il quale ci ha detto che stava già organizzando il potenziamento dell’impianto su quella via. «Dove stanno già, le lampade le dobbiamo incrementare perché sono insufficienti, dove i pali non ci sono dobbiamo provvedere a metterli» ci ha assicurato. «Stiamo già affidando i lavori» ha aggiunto. «Per quanto riguarda la strada siamo ancora in contatto con l’Acquedotto, stiamo definendo le procedure» ci ha riferito ancora il responsabile dell’ufficio manutenzione del comune.  

Circa i rapporti con l’AQP e la definizione delle procedure per l’allargamento della strada -tre giorni dopo- abbiamo intervistato l’assessore Pasquale Redavid.

Assessore Redavid, so che a maggio scorso vi siete visti con i cittadini di via Adriatico per il problema della strada. Cosa avete intenzione di fare.
«E’ un problema vecchio ed è dovuto soprattutto all’autorizzazione dell’AQP alla cessione di quell’area perché sotto quella strada c’è una condotta principale che porta l’acqua da Rutigliano a Mola, una condotta, tra l’latro, molto vecchia e l'AQP non riteneva che potessero esserci le condizioni per far transitare al di sopra dei mezzi. Lo scoglio più grosso da risolvere era proprio questo, come fare, cioè, a predisporre tecnicamente il passaggio degli automezzi. Dopo vari tentativi e colloqui con l’AQP, colloqui che sono andati a buon fine devo dire, via-adriatico-interviste-1finalmente hanno fatto una serie di saggi e siamo riusciti a definire come risolvere il problema. Ad oggi abbiamo alla firma la convenzione con la stessa AQP. Devo dire che abbiamo perso un po’ di tempo perché l’AQP ci ha chiesto un canone annuale per la cessione dell’area e, ovviamente, voi immaginate un comune e cosa questo significa, anche se non stiamo parlano di grosse cifre».

Di che cifra stiamo parlando.
«Siamo intorno a un canone di 2000-2500 euro l’anno, ma non è questo il problema, il problema è che non è una cessione di area, ma un canone di passaggio. Voi immaginate cosa significhi questo per lavori di urbanizzazione. Il nostro obiettivo, quindi, era risolvere definitivamente la questione con la cessione dell’area al comune, cosa che, credo, sarà molto difficile. Però, ad horas, proprio ad horas, stiamo chiudendo questa trattativa; saremo a Bari, credo, tra oggi e domani, dopodiché avremo almeno la possibilità di buttare giù quel muretto e di allargare la strada. Ma, ripeto, stiamo parlando di giorni. Poi faremo anche l’illuminazione e l’allargamento di alcuni marciapiedi».

Possiamo dire assessore che la soluzione dei problemi di via Adriatico stia per arrivare, a breve.
«Sì, sì, sicuramente, tranne se non si presentano altri inconvenienti... Però, anche se si dovrà pagare un canone non credo che il comune si tiri indietro per una cifra del genere».


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