Il Gal-Seb e la rete degli operatori turistici
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 03 Marzo 2014 08:38
- Scritto da Nicola Mangialardi
COMUNICATO STAMPA
Gli operatori turistici del sud est barese grazie al GAL –Seb sono pronti a fare rete per il rilancio delle attività
Si sono svolti a Casamassina, presso la masseria “Paglia Arsa”, gli stati generali, degli operatori turistici del sud est barese per la creazione di reti d’imprese turistiche. Questa la mission del secondo tavolo tematico organizzata dal Gal-Seb in prossimità della partecipazione degli addetti ai lavori alla fiera europea del turismo che si terrà a Berlino.
“Una iniziativa”, ha detto, introducendo i lavori, il direttore Arcangelo Cirone, “che si è posta come obiettivo preliminare quello di rafforzarla conoscenza e la cooperazione tra gli operatori e l’indotto collaterale finalizzata a costruire, innanzitutto, una rete di relazioni sociali oltre che professionali”. Il tavolo ha voluto rappresentare una sorta di screening per cercare di aggiornare le strategie di approccio e proposizione delle strutture alle nuove esigenze del mercato. Una ricognizione che è partita dall’analisi dei principali punti di eccellenza e di criticità del settore pur non potendo ignorare le nuove opportunità e i punti di criticità di questo comparto economico.
“E’ il momento di concretizzare un’azione comune”, ha spiegato il presidente del Gal del sul est barese, Pasquale Redavid, che ha spiegato come “questo tipo di iniziative possono rappresentare in importantissimo punto di partenza per l’avvio di nuove e mirate progettualità che non possono prescindere dall’utilizzo dei nuovi fondi messi a disposizione dalla Regione Puglia e dall’Unione Europea”. Un confronto che mira a far realizzare agli operatori locali un contratto di rete come strumento di cooperazione tra i più snelli ed efficaci tra le forme di collaborazione lavorativa tra i vari soggetti che operano nel mondo del turismo.
“La sfida del momento, che non è possibile non raccogliere”, ha concluso Cirone, “passa, in Puglia, per il turismo outdoor ovvero attraverso quell’attività turistica lenta legata alla natura, allo sport, all’escursionismo, al cicloturismo e all’ippoturismo”. Una strategia che, però, non può prescindere dall’essere accompagnata da nuove politiche di recupero urbano, dal recupero delle strutture rurali attraverso le nuove politiche regionali finalizzate alla riconversione turistica di antiche masserie che possano fare da volano per la destagionalizzazione dell’offerta turistica che, poi, potrebbe essere indirizzata verso le altre mete della Puglia e della Basilicata in un momento nel quale il turismo rurale e l’agriturismo sono in forte crescita nel paniere dell’economia nazionale e regionale.
Mola di Bari, 01/03/2014
L’Addetto Stampa
Nicola Mangialardi