Notizie "La scienza è di tutti", premiato il rutiglianese Marco Daddabbo
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- Pubblicato Lunedì, 24 Febbraio 2014 09:13
- Scritto da Rosalba Lasorella
“Questo il mio unico voto: far avanzare verso i confini proposti il dominio dell’uomo sull’universo le cui attuali angustie non saranno mai abbastanza deplorate”
Una missione delicata quella di Francesco Bacone, filosofo e scienziato profondamente convinto del grande potere insito nella conoscenza. Tra cento frasi famose, cento voci autorevoli, cento significative visioni del mondo e della vita, Marco Daddabbo ha scelto questa, secondo logiche difficili da spiegare, soprattutto per chi, come lui, preferisce affidare ad un foglio e una matita i suoi pensieri più reconditi.
Studente al quinto anno d
el Liceo Scientifico “Ilaria Alpi” di Rutigliano, Marco ha colto l’occasione offerta dal progetto “Adotta Scienza e Arte nella tua classe”, promosso durante l’anno scolastico 2012-2013 dall’associazione culturale “Esplica – no profit”, per guardare alla scienza attraverso gli occhi dell’arte. Un lavoro minuzioso, che ha messo completamente d’accordo gli esperti della commissione chiamata ad esprimersi sulle centinaia di opere pervenute da tutta Italia. Così, il disegno in bianco e nero di Marco, intitolato “Oltre il principio di autorità”, ha guadagnato il primo premio ed un attestato di riconoscimento per sé e per la sua scuola.
Il progetto “Adotta Scienza ed Arte nella tua classe” è stato avviato per la prima volta lo scorso anno nelle scuole secondarie medie e superiori con lo scopo di stimolare la creatività e l’immaginazione degli studenti. A loro, e naturalmente ai loro insegnanti, è stata proposta la sfida di riscoprire l’importanza della scienza nella vita quotidiana e di rielaborarne gli aspetti principali mediante fantasiose e personali composizioni artistiche. Prendendo spunto da citazioni più o meno famose, i ragazzi hanno sfruttato tecniche diverse per realizzare i loro disegni, poi esposti e condivisi sul web, selezionati da una giuria ed infine premiati a Grosseto lo scorso 8 febbraio.
Mentre è già partita la seconda edizione (a cui possono partecipare anche le scuole primarie), Marco racconta la sua esperienza, affrontata con il supporto delle professoresse Cristiana Grandolfo e Anna Decaro, esibendo discretamente quella parte di sé che molti dei suoi compagni definiscono “strana”. Appassionato di rock, saggistica e pittura fiamminga, il giovane studente confessa di prediligere la grafite alla calcolatrice, il chiaroscuro ai colori, la letteratura russa ottocentesca ai romanzi contemporanei. 
«In “Oltre il principio di autorità”» –spiega- «ho racchiuso quello che, secondo me, è il senso della frase di Bacone, cioè il passaggio da una dimensione certa ad una vaga, indicata dalle figure che ho rappresentato in un contesto quasi dantesco». In effetti, un arco contornato da «tende caravaggesche» separa la donna ed i bambini dalla luce universale, indefinita, morbida come la matita usata (insieme al gessetto) per evocarla. Marco, dunque, “fa avanzare” l’uomo “verso i confini proposti”, immaginando una scala che forse un giorno lo porterà a “dominare l’universo”.
Disegnatore autodidatta dall’età di 5 anni, Marco Daddabbo ha cura delle proprie passioni, le coltiva tra un pezzo dei Doors ed un saggio di Citati, e dallo scorso 8 febbraio può appendere in camera, accanto ai suoi disegni, l’attestato di merito e di eccellenza conquistato per la capacità di dimostrare che, in fondo, “la Scienza è per tutti e di tutti”. Anche per chi, indipendentemente da tutto, dal prossimo anno potrebbe “persino” scegliere di frequentare la facoltà di Lettere e Filosofia.
