Notizie La comunicazione diretta e in tempo reale con gli amministratori
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- Pubblicato Lunedì, 02 Dicembre 2013 12:41
- Scritto da Antonio Fortunato
di Antonio Fortunato
Alcuni giorni fa la mia attenzione veniva “catturata” dal seguente articolo: "C'è un problema: lo dico al Comune con una app".
I cittadini adesso possono parlare con i loro amministratori tramite lo smartphone, e inviare foto di un marciapiede dissestato, una buca in mezzo alla strada o un parco pubblico con l'erba troppo alta sui quali chiedono un intervento. Il Comune di Treviso -per esempio- ha varato oggi la «App del sindaco». Si chiama Gong Smart City, è scaricabile dalla rete e si pone come il nuovo strumento di contatto fra il palazzo e la città.
Il comune può inviare informazioni sul funzionamento della macchina comunale, scioperi, interruzioni di strade per lavori, allerta meteo, eventi e manifestazioni. I cittadini potranno segnalare disagi e problemi della loro città. «Il nostro obiettivo è quello di essere sempre più vi
cini ai cittadini, e questa app ci aiuterà a farlo -commenta il sindaco -. Ha grandi potenzialità, sarà uno strumento utile». In municipio è stato nominato anche un «gruppo di comunicazione e informazione» che rimetterà mano al sito internet, per renderlo più accessibile e pratico per gli utenti.
«Comunicazione è trasparenza e partecipazione -commenta l'assessore all'informatizzazione-. I cittadini potranno orientarsi con più facilità fra le offerte e le proposte dell'amministrazione. Per chi usa strumenti aggiornati come gli smartphone e i palmari, il contatto con il Comune sarà a portata di dito».
Siccome la curiosità non è solo ed esclusivamente femminile, ho cercato di approfondire l’argomento scoprendo che moltissime città, grandi e piccole, si sono già “attrezzate” con il sistema informativo di Smart City.
Molto sinteticamente, Smart City, è un obiettivo del più ampio progetto dell’Agenda digitale italiana istituita il 1 marzo 2012 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. Obiettivo principale dell’Agenda Digitale è quello di rendere disponibili i dati delle pubbliche amministrazioni; sviluppando ed incentivando la responsabilità, la trasparenza e l’efficienza del settore pubblico.
Mentre gli Smart Communities/Cities (iniziativa sempre promossa dall’Unione Europea) sono gli spazi urbani entro i quali le comunità possono incontrarsi, scambiare opinioni, discutere di problemi comuni, appoggiandosi alle nuove strutture tecnologiche. In materia l’Agenda digitale italiana stanzia nuovi finanziamenti per realizzare le piattaforme tecnologiche necessarie a consentire alle città di adottare la filosofia smart.
L'iniziativa Smart Cities si pone non solo l’obiettivo strategico di migliorare la qualità della vita degli abitanti delle aree urbane, attivando investimenti per incrementare l’efficienza energetica delle città (Bari è una delle 25 città/aree metropolitane interessate da progetti pilota), ma anche di trasformare le aree urbane in un ambiente accogliente per i cittadini e per le imprese, rafforzando sia la dotazione infrastrutturale che il capitale culturale, ambientale e sociale delle città. "Una città smart è uno spazio urbano, ben diretto da una politica lungimirante, che affronta la sfida che la globalizzazione e la crisi economica pongono in termini di competitività e di sviluppo sostenibile con un’attenzione particolare alla coesione sociale, alla diffusione e disponibilità della conoscenza, alla creatività, alla libertà e mobilità effettivamente fruibile, alla qualità dell’ambiente naturale e culturale".
Mi piacerebbe davvero molto leggere che l’iniziativa della Smart City (che porta anche ad una riduzione degli sprechi e delle inefficienze in modo strutturale con erogazione dei servizi ai cittadini ed alle imprese via web) sia diventata uno dei punti fondanti e prioritari dei programmi dei prossimi candidati sindaci e delle azioni positive e propositive di una nuova e “fresca” Amministrazione Comunale.
