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L’AQP SCRIVE AL PREFETTO: “MANIFESTANTI HANNO BLOCCATO I MEZZI”

Venerdì 28 giugno assemblea del comitato cittadino “Salviamo Lama San Giorgio-vallone Guidotti nella sala consiliare del comune di Rutigliano alle ore 20:00

di Gianni Nicastro*

E alla fine il responsabile del procedimento, ing. Piervito Lagioia, scrive al Prefetto, alla Questura, ai Carabinieri (ci sorprende che la lettera non l'abbia inviata anche all’esercito, ai marines e alla legione straniera). All’AQP non è piaciuta la manifestazione del 30 maggio scorso, quella indetta dal comitato cittadino che ha bloccato il cantiere del tubo interrato di scarico dei reflui di fogna del depuratore di Casamassima nel vallone Guidotti a Rutigliano.

“Si comunica -scrive l’ingegnere- che in data 30/05/2013 l’impresa appaltatrice è stata costretta a sospendere i lavori, per motivi di ordine pubblico, a causa di manifestazioni di cittadini di Rutigliano che hanno bloccato il passaggio dei mezzi della stessa impresa”. “I manifestanti -continua la lettera- contrari alla realizzazione dello scarico dell'impianto di depurazione di Casamassima in lama San Giorgio (…) potrebbero continuare il blocco dei lavori in oggetto anche nei prossimi giorni”. E allora? “Alla luce di quanto sopra, visto che ancora oggi è in atto un presidio che impedisce la prosecuzione degli scavi, si chiede l'intervento delle forze dell'ordine al fine di garantire l'ordine pubblico e la normale prosecuzione dei lavori”.

La lettera e stata indirizzata -per conoscenza- anche al comune di Rutigliano. Il messaggio è chiaro: fin’ora abbiamo scherzato, adesso facciamo sul serio. L’AQP ha, dunque, chiesto al Prefetto l’intervento della forza pubblica, il che significa che quando riapriranno il cantiere i pacifici cittadini di Rutigliano si troveranno di fronte i Carabinieri o, forse, la Polizia. E’ già successo.

Il 26 aprile del 2011 quel cantiere fu fermato la prima volta con una manifestazione organizzata dal comitato Salviamo Lama San Giorgio-vallone Guidotti, alla quale aderirono centinaia di cittadini. Ci fu un momento di tensione con le forze dell’ordine, nulla di grave grazie anche al sangue freddo mantenuto da una parte e dall’altra. Allora intervenne immediatamente un’ordinanza del sindaco di Rutigliano che intimò la sospensione di 15 giorni dei lavori perché l’AQP stava scavando su un’area di interesse archeologico senza autorizzazione della stessa Soprintendenza. Il cantiere, in realtà, è stato fermi due anni.

L’AQP ha ripreso a scavare il 24 maggio scorso e la reazione del comitato cittadino non si è fatta attendere: il 30 è tornato sul cantiere a manifestare contro lo scarico della fogna pseudo depurata nel vallone Guidotti.

Il governo qualche giorno fa ha prorogato l’emergenza ambientale in Puglia per quanto riguarda le acque e i depuratori riconfermando i poteri di commissario straordinario a Nichi Vendola fino al 31 dicembre 2013. Non ci meraviglierebbe se, sulla base di quei poteri, il commissario facesse un decreto che bypassi la questione della proprietà comunale dell’ultimo tratto dello scavo, che è il vero motivo per cui il cantiere è fermo.

Sul fronte della battaglia contro i reflui nella lama il comitato cittadino si riunisce in assemblea venerdì 28 giugno prossimo alle ore 20:00 nel luogo che ormai da due anni e mezzo si può dire sia la "sua" sede: la sala consiliare.

L’assemblea discuterà dell’organizzazione della conferenza stampa di denuncia dello scempio della lama San Giorgio già in atto a Sammichele e a Gioia del Colle e quello che si va profilando nella stessa lama a Rutigliano. La conferenza si terrà presso la sede del consiglio regionale sull’extramurale Capruzzi a Bari e sarà accompagnata da un pacifico e civile presidio sotto i portici, all’ingresso del palazzo della regione Puglia. La conferenza stampa è stata fissata per il 4 luglio 2013 alle ore 11:00. La sala dove si svolgerà sarà dal comitato comunicata a breve.

*Portavoce del comitato cittadino Salviamo Lama San Giorgio-vallone Guidotti Rutigliano